La sconfitta, anche se non mi piace,
la conosco bene.
Non mi piace perdere.
Ho sempre gareggiato nella ginnastica per vincere,
partecipare era meno importante.
Ma nella mia carriera sportiva
ho vissuto più sconfitte che vittorie.
Sì, sicuramente ho più perso che vinto.
Sono quello che sono grazie alle sconfitte:
le ho metabolizzate, studiate,
ho sempre saputo che avevo sbagliato io qualcosa
e non c'entrava la sfortuna o il destino.
Jury Chechi, il "signore degli anelli"
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