martedì, novembre 28, 2023

Inedita libertà

Oggi abbiamo acquisito una sensibilità nei confronti di quella che si chiama dignità della persona che non ha quasi più niente a che fare con l'anima, con la parte spirituale, ma ha a che fare con l'identità sessuale, con la forma sociale, con la libertà, un'inedita libertà di disporre di sé.

Pierangelo Sequeri


lunedì, novembre 27, 2023

"normale"

È tutta la vita che non mi sento normale e che incontro gente che non si sente normale. Come è una persona "normale"? E che ne so? Mai vista una. Fabio Rosini

domenica, novembre 26, 2023

Sul sagrato

Santa Maria, donna del riposo, donaci il gusto della domenica. Facci riscoprire la gioia antica di fermarci sul sagrato della chiesa, e conversare con gli amici senza guardare l'orologio. Frena le nostre sfibranti tabelle di marcia. Tienici lontani dall'agitazione di chi è in perenne lotta col tempo. Liberaci dall'affanno delle cose. Don Tonino Bello

sabato, novembre 25, 2023

Sinfonia

Sinfonia vuol dire accordo.

Un suono. Diversi strumenti suonano.

Diversi strumenti suonano insieme.

Una tromba basso non è un violoncello;

un violoncello non è un fagotto.

Il contrasto fra gli strumenti

deve essere il più netto possibile,

in modo che ciascuno mantenga

il suo timbro inconfondibile.

Il compositore deve scrivere la parte

in modo tale che il timbro di ogni strumento

raggiunga il suo massimo effetto.

Con la rivelazione, Dio sta suonando una sinfonia.

 

Hans Urs von Balthasar


venerdì, novembre 24, 2023

Vogliono la guerra

Sul muro c'era scritto col gesso:
vogliono la guerra.
Chi l'ha scritto
è già caduto

Bertolt Brecht

giovedì, novembre 23, 2023

Non dovranno temere

Invece quelli che credono, siano essi ebrei, cristiani o sabei, quelli che credono in Dio e nell'ultimo giorno e compiono le buone azioni avranno la loro ricompensa presso il loro Signore e non dovranno temere, non patiranno tristezza. Corano, 2:62

mercoledì, novembre 22, 2023

Uguaglianza fra i popoli

Il nemico mortale del fascismo è la consapevolezza dell'uguaglianza fra i popoli, l'idea della fratellanza e dell'unità tra i popoli del mondo. Vasilij Grossman, "Ucraina senza ebrei", Adelphi

martedì, novembre 21, 2023

Umanizzazione del conflitto

È difficile uccidere una persona che conosci, con cui hai parlato, che hai guardato negli occhi. Si chiama "umanizzazione" del conflitto: significa riscoprire nel tuo nemico una persona, un essere umano. È questo il punto di partenza. Paola Caridi, Pace e guerra (Feltrinelli Kids 2023)

lunedì, novembre 20, 2023

Il nemico

Al momento di marciare molti non sanno
che alla loro testa marcia il nemico.
La voce che li comanda
è la voce del loro nemico.
E chi parla del nemico
è lui stesso il nemico.


Bertolt Brecht

domenica, novembre 19, 2023

e amerai il tuo compagno come te stesso

Non ti è imposto di amare tutta l'umanità, però quella che sta nel tuo raggio, che inciampa un metro avanti: quella persona sì. Nel comandamento c'è un tu e c'è una persona da amare, perché l'amore avviene da uno a uno (…). L'ordine della frase "e amerai il tuo compagno come te stesso" dice: prima amerai il tuo compagno. Così conoscerai l'amore per te stesso. La quantità di amor proprio sarà quanto l'amore dato al prossimo. Lo amerai, così amerai te stesso. (…) Infine, c'è in questo comandamento la raccomandazione di amare anche se stesso. Amare. Amare l'altro non più di se stesso, ma come. Non si deve esagerare per entusiasmo, non si deve guastare il meccanismo sano dell'amore per il prossimo che poi rimbalza sopra se stessi. La persona è importante, non deve annullarsi per l'altro e per l'altrui. Devi tenerli in pari, l'amore per il prossimo e quello per te stesso. Non c'è in questa scrittura nessuna richiesta di sacrificio di sé dentro l'amore. C'è invece la formula di un aumento reciproco che cresce "fino a senza che basti". Erri De Luca, "Cercatori d'acqua" (Firenze , Giuntina, 2023, pagine 112, euro 12)

 

 

 

 

 

 

 

 

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sabato, novembre 18, 2023

Amatevi gli uni gli altri

Amatevi gli uni gli altri, che menzogna! Si dovrebbe dire uccidetevi gli uni gli altri! Eugene Ionesco

 

 

venerdì, novembre 17, 2023

Quando chi sta in alto

Quando chi sta in alto parla di pace
la gente comune sa
che ci sarà la guerra.

Quando chi sta in alto maledice la guerra
le cartoline precetto sono già compilate.


 Bertolt Brecht


giovedì, novembre 16, 2023

Perché si fanno le guerre?

Da che mondo è mondo perché si fanno le guerre? Per assicurarsi la pace. È raro che si faccia una guerra per arrivare alla guerra. […] Se per assicurarsi la pace occorre fare la guerra, non sarebbe meglio rinunziare alla pace? Almeno non si farebbero le guerre. No! Perché se non si fanno le guerre che servono ad evitare le guerre, vengono le guerre. Achille Campanile

 

mercoledì, novembre 15, 2023

Pur che la pace venga mantenuta

Chi ha due vacche deve cederne una,

pur che la pace venga mantenuta.

È meglio avere una vacca in pace

che due in guerra.


Martin Lutero 

martedì, novembre 14, 2023

Quelli che stanno in alto

Quelli che stanno in alto
si sono riuniti in una stanza.
Uomo della strada
lascia ogni speranza.
I governi
firmano patti di non aggressione.
Uomo qualsiasi,
firma il tuo testamento.


Bertolt Brecht, Quelli che stanno in alto


lunedì, novembre 13, 2023

Crimini

Poiché abbiamo giustificato i crimini del passato, quei crimini prima o poi ritornano. È il dramma della coscienza storica europea. Antoine Arjakovsky

 

domenica, novembre 12, 2023

Non si fa questa domanda

Se tu hai una cultura diversa dalla mia, una lingua diversa, una religione diversa, bene, sia benedetto il Signore che non ci ha fatti tutti uguali. Anzi, ci ha fatti tutti diversi, perché il mondo sia un grande giardino, nel quale ognuno è un bellissimo fiore. Qual è il più bello? Non si fa mai questa domanda, perché tutti i fiori sono belli, come tutte le culture, come tutte le razze, come tutte le religioni. Giancarlo Bregantini

 

sabato, novembre 11, 2023

proverbi

La rabbia di una persona andrebbe rispettata
anche quando non è condivisa

la gioia di una persona andrebbe condivisa
anche se non è compresa

una persona dovrebbe essere compresa anche se
ha aggrottato le sopracciglia
per la rabbia è poi di colpo è scoppiata a ridere

una persona dovrebbe essere innamorata quasi
sempre questo è l'ultimo proverbio
e può essere imparato da ogni organo
capace di reazione corporea


Grace Paley 1922 – 2007, Proverbi

 

venerdì, novembre 10, 2023

Sulla bilancia

Se metti su una bilancia da una parte i vantaggi e dall'altra gli svantaggi, ti accorgi che una pace iniqua è molto meglio di una guerra equa.

Erasmo da Rotterdam

giovedì, novembre 09, 2023

Quando lasci le tue radici

Quando lasci le tue radici

capisci che nel mondo nessuno è proprietario.

Quando ti liberi da muri, pregiudizi, oggetti,

capisci che dovremmo concentrarci tutti su chi abbiamo davanti.

Non importano colore, status, vestito che indossi, la casa che abiti,

ma gli sguardi che incroci, la potenza dell'incontro.

Quando cadono queste barriere

vieni percepita con rispetto e sei libera di trasmettere e di comunicare.

Questo mi fa sentire a casa.


Alexandra Tercero, Progetto fotografico "La casa", Studio Kene, Roma, quartiere Esquilino

mercoledì, novembre 08, 2023

Adorazione della Pace

Datemi il denaro che è stato speso nelle guerre e vestirò ogni uomo, donna e bambino con un abbigliamento del quale re e regine saranno orgogliosi. Costruirò una scuola in ogni valle sull'intera terra. Incoronerò ogni pendio con un posto di adorazione consacrato alla pace. Charles Sumner

martedì, novembre 07, 2023

lunedì, novembre 06, 2023

Suicidio collettivo

Siamo l'unico mammifero, e l'unica specie animale che distrugge l'ambiente che gli dà da vivere. Come in una sorta di suicidio collettivo. Paola Caridi, Pace e guerra (Feltrinelli Kids 2023)

 

domenica, novembre 05, 2023

Intelligenza e sapienza

Nella nostra prassi religiosa cristiana siamo solitamente portati a distinguere tra l'intelligenza e la sapienza: l'intelligente è colui che usa le proprie capacità, mentre il sapiente è colui che unisce all'intelligenza la sua capacità di ragionamento, il cuore e l'amore. È colui che sa cogliere la profondità delle cose e che va oltre a ciò che è evidente o che la scienza o la ricerca possono individuare. Fra Marco Moroni

sabato, novembre 04, 2023

Per sempre

Dobbiamo uscire dalla paura di dire "eterno" e di dire "per sempre", quasi ne fossimo divenuti incapaci! Siamo già, impastati di eterno. Giovanni Roncari

 

venerdì, novembre 03, 2023

Stavo per scrivere una poesia invece ho fatto una torta

Stavo per scrivere una poesia
invece ho fatto una torta ci è voluto
più o meno lo stesso tempo
chiaro la torta era una stesura
definitiva una poesia avrebbe avuto
un po' di strada da fare giorni e settimane e
parecchi fogli stropicciati

la torta aveva già una sua piccola
platea ciarlante che ruzzolava tra
camioncini e un'autopompa sul
pavimento della cucina

questa torta piacerà a tutti
avrà dentro mele e mirtilli rossi
albicocche secche tanti amici
diranno ma perché diavolo
ne hai fatta una sola

questo non succede con le poesie

a causa di una inesprimibile
tristezza ho deciso di
dedicare la mattinata a un pubblico
ricettivo non voglio
aspettare una settimana un anno una
generazione che si presenta il
consumatore giusto.


Grace Paley 1922 – 2007, da "Ricominciare: raccolta di poesie"

giovedì, novembre 02, 2023

Il senso

Quando morirò vedrò la fodera del mondo.

L'altra parte, dietro l'uccello, la montagna, il tramonto.

Il vero significato che vorrà essere letto.

Ciò ch'era inconciliabile si concilierà.

E sarà compreso ciò ch'era incomprensibile.

– Ma se non c'è una fodera del mondo?

se il tordo sul ramo non è affatto un segno

ma solo un tordo sul ramo, se il giorno e la notte

si susseguono senza badare a un senso

e non c'è nulla sulla terra, oltre questa terra?

Se così fosse, resterebbe ancora la parola

suscitata una volta da effimere labbra,

che corre e corre, messaggero instancabile,

nei campi interstellati, nei vortici galattici

e protesta, chiama, grida.

 Czesław Miłosz, "Il senso"

 

mercoledì, novembre 01, 2023

E adesso come stai? Raccontami

Il 2 novembre è il giorno di chi non lo sa. In questo giorno i cimiteri si riempiono di due tipi di visitatori; i credenti che vanno a trovare i propri defunti e quelli che non sanno perché sono lì. Ma ci sono. Si aggirano timidi, quasi spiazzati, in un luogo che offre loro il silenzio che improvvisamente imparano a riconoscere e a distinguere dal nulla. La visita di chi non sa come mai lo stia facendo è quella che più mi colpisce, quando la testa si fa un riposino ed è il sangue a prendere il volante. Una madre ti chiama dalle vene. «Lì c'è mia madre» ha detto un uomo lo scorso anno a pochi passi da me. Era da solo. Avete mai sentito un uomo indicare a sé stesso la propria madre? Trovarla. Ci vanno per «convenzione» si dice. E se anche fosse? Basta sostituire la parola "convenzione" con "ricorrenza" e avrete immediatamente l'idea di un appuntamento disertato per anni, forse per una vita intera, al quale all'improvviso decidiamo di presentarci. Nessuno vi chiederà conto delle assenze passate, i morti adorano i ritardatari, lasciate che si meraviglino di vedervi lì. «Che ci fai qua?» è la frase che li fa più felici pronunciare. La sentite la felicità dei morti? È quella che provano mentre prendete la vostra vita in mano, tra la fatica quotidiana e il baluginare dei sogni improvvisamente più vicini del previsto. Quando siete vivi in vita. Ma soprattutto la loro gioia sta in quei minuti nei quali vi vedono cercarli, orientandovi fra le indicazioni del cimitero e le fotografie sulle lapidi. Qualcuno sta cercando il loro nome, finché questo accadrà nessuno andrà perduto. Non vergognatevi di fare un tentativo, anche se non credete, tanto più che a fine mattina potrete sempre riconsegnare alla biologia le vostre ragioni. I morti non intendono convincervi, da padri e madri che sono il saluto col quale vi accoglieranno è sempre lo stesso: «E adesso come stai? Raccontami». Il 2 novembre può esser il primo giorno nel quale iniziate a raccontare loro quello che sanno già ma è dalla vostra voce, anche quella trattenuta nel petto, che vogliono sentirla quella storia. Risponderanno. Lasciate che con le loro fotografie strambe e in pose improbabili vincano le ragioni del tempo con gli argomenti dell'infinito. Che quegli sguardi sbruffoni, rubati, distratti incontrino il vostro, che quelle foto non siano ricordi bensì porte. Accettate che anche i morti, nel silenzio di quei porticati, fra l'imprevisto sole di novembre e i ricordi, vi raggiungano con le loro faccende. Distinguete nel frastuono del silenzio quel sibilo di una madre che rovista in cucina, un padre fischiettare per le scale rientrando a casa o anche solo il borbottio di uno che nella vita sembrava sempre arrabbiato. Che anche loro abbiano un giorno per poter chiacchierare, confidare nel futuro e vedervi arrivare. Magari per mano a qualcuno. Cristiano Governa