sabato, giugno 30, 2012

Satana

Satana è molto spirituale. La sua natura è la stessa di un puro spirito. In lui non vi è neppure un'oncia di materia. Non ha propensione per il materialismo banale. E quindi – ci si può scommettere – la spiritualità è il suo stratagemma.

Ci si potrà sorprendere, ma è difficile contestare queste righe del libro La fede dei demoni (Marietti 1820, 2010) del filosofo francese Fabrice Hadjadj, nato nel 1971, di origine ebraica, convertito dall'ateismo al cattolicesimo. Satana, come insegna la dottrina tradizionale, è «puro spirito»; perciò, non è così ingenuo da affidarsi al materialismo greve per convertire a sé le persone più avvedute. No, sceglie spesso un'altra via, quella dello spiritualismo etereo, magico, esoterico che colma ormai intere biblioteche specializzate e si vende persino su eBay. Egli, allora, propone una sua fede, lasciando da parte gli attrezzi arrugginiti di un certo ateismo alla "Unione Atei Agnostici Razionalistici" che sa tanto di vecchia congrega miscredente e gaudente («Dio non c'è: goditi la vita!»). Satana predilige, invece, una spiritualità individualistica, egoistica, snob e detesta la "carnalità" cristiana che costringe a sporcarsi le mani nel curare malati, a varcare soglie di carcere rovinandosi la reputazione interessandosi ai colpevoli, a impantanarsi negli spazi fangosi riservati ai nomadi, a curare vecchi bavosi, servendo a mensa brutti ceffi affamati. Eppure, il Dio cristiano del Natale si nasconde proprio lì, nella carne degli ultimi della terra, lui che ha scelto di finire sull'equivalente di allora della sedia elettrica. Aveva ragione un altro filosofo più celebre, l'austriaco Ludwig Wittgenstein: «Il cristianesimo non è una dottrina, né una teoria sull'anima umana. È la descrizione di un evento reale nella vita dell'uomo».        Da Il Mattutino di Gianfranco Ravasi (Avvenire, 13.12.11)


giovedì, giugno 28, 2012

Ai laici

Scegliete le strade del nascondimento, ma anche quelle della chiarezza. Praticate lo stile della semplicità, ma astenetevi dal "semplificare" i problemi.

Fate luce alla terra, ma senza pretendere di fare scintille.

Aggregate la gente attorno alla Parola di Dio, senza la smania di compattarla attorno alle parole effimere dell'uomo.

Amate e servite la vostra Chiesa non per inseguirne la gloria, ma perché essa sia serva fedele del Regno.

Portate la tuta da lavoro in chiesa, ma nei cantieri di lavoro portate la veste battesimale.

È il mondo lo spazio in cui ci giochiamo la nostra identità.

Il mondo, non la parrocchia.

Quale mondo?

Quello della scuola, della fabbrica, dell'ufficio, dei campi...

e poi gli ambienti, la spiaggia quest'estate, il bar questa sera, la villa, la piazza...

E se vi dicono che afferrate le nuvole, che battete l'aria, che non siete pratici, prendetelo come un complimento!

Non fate riduzione ai sogni.

Non praticate sconti all'utopia.

Se dentro vi canta un grande amore per Gesù Cristo e vi date da fare per vivere il Vangelo, la gente si chiederà:"Ma che cosa si cela negli occhi così pieni di stupore di costoro?"

Il Signore vi dia il gusto delle cose essenziali

Vi renda ministri della felicità della gente. 

don Tonino Bello

domenica, giugno 24, 2012

L'aforisma

[...] Ogni motto è come un contenitore, talora pieno solo a metà di verità, altre volte debordante nell'eccesso, in entrambi i casi imperfetto e talvolta anche custode solo di appassiti luoghi comuni.

Eppure, la frase essenziale e incisiva spesso lascia un'eco nella mente e nel cuore molto di più di quanto accada con un lungo argomentare. Ma il mio ricorso alla citazione icastica ha un'altra ragione. La confesso citando (appunto) Montaigne: "Faccio dire agli altri quello che non so dire bene io, sia per debolezza del mio linguaggio, sia per la debolezza della mia intelligenza". "Breviaro" di Gianfranco Ravasi, Domenica de Il Sole 24 ore, 24 giugno 2012


venerdì, giugno 22, 2012

Ho un sogno

Sì, è vero, io stesso sono vittima di sogni svaniti, di speranze rovinate, ma nonostante tutto voglio concludere dicendo che ho ancora dei sogni, perché so che nella vita non bisogna mai cedere.
Se perdete la speranza, perdete anche quella vitalità che rende degna la vita, quel coraggio di essere voi stessi, quella forza che vi fa continuare nonostante tutto.

Ecco perché io ho ancora un sogno…

Ho il sogno che un giorno gli uomini si rizzeranno in piedi e si renderanno conto che sono stati creati per vivere insieme come fratelli.

Questa mattina ho ancora il sogno che un giorno ogni nero della nostra patria, ogni uomo di colore di tutto il mondo, sarà giudicato sulla base del suo carattere piuttosto che su quella del colore della sua pelle, e ogni uomo rispetterà la dignità e il valore della personalità umana.

Ho ancora il sogno che un giorno la giustizia scorrerà come acqua e la rettitudine come una corrente poderosa.

Ho ancora il sogno che un giorno la guerra cesserà, che gli uomini muteranno le loro spade in aratri e che le nazioni non insorgeranno più contro le nazioni, e la guerra non sarà neppure oggetto di studio.
Ho ancora il sogno ogni valle sarà innalzata e ogni montagna sarà spianata.

Con questa fede noi saremo capaci di affrettare il giorno in cui vi sarà la pace sulla terra.           

Martin Luther King

lunedì, giugno 18, 2012

Sparlare

Nella vita associativa e professionale ho avuto a che fare con preti, professori universitari, e da ultimo anche magistrati; a volte mi chiedo in quale dei tre gruppi accada più rapidamente che, quando qualcuno si allontana, gli altri comincino a parlar male di lui.

Il segreto per non parlar male degli altri è semplice: basta non pensar male degli altri. Basta ammettere onestamente che in analoghe condizioni ci comportiamo spesso nello stesso modo, e a volte peggio. Vittorio Bachelet 1926-1980


mercoledì, giugno 13, 2012

Digiuno

Il nostro vero digiuno non sta nella sola astensione dal cibo; non vi è merito a sottrarre alimento al corpo se il cuore non rinuncia all'ingiustizia e se la lingua non si astiene dalla calunnia. Leone Magno


 

lunedì, giugno 11, 2012

La famiglia

Quando i miei figli erano piccoli, facevo un gioco con loro. Gli davo un rametto ciascuno e dicevo loro di spezzarlo. Non era certo un'impresa difficile. Poi dicevo loro di legare insieme i rametti, e gli dicevo di provare con il mazzetto. Ovviamente non ci riuscivano. " Quel mazzetto - gli dicevo - quello è la famiglia".   da "Una storia vera" di David Lynch


 

sabato, giugno 09, 2012

Profezia di falsi profeti...

Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, pur di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo i propri capricci, rifiutando di dare ascolto alla verità per perdersi dietro alle favole.  2 Tm 4, 3-4


martedì, giugno 05, 2012

Salvare il mondo

Se quando si immerge la mano nel catino dell'acqua,

se quando si attizza il fuoco col soffietto,

se quando si allineano interminabili colonne di numeri

al proprio tavolo di contabile,

se quando, scottati dal sole, si è immersi nella melma della risaia,

non si realizza la stessa vita religiosa

di quando ci si trova in preghiera in un monastero,

il mondo non sarà mai salvo.

Gandhi

lunedì, giugno 04, 2012

Primo passo

Tutto dipende dal primo passo... esso è qualitativamente diverso da tutti gli altri. Dietrich Bonhoeffer

domenica, giugno 03, 2012

La donna

State molto attenti a far piangere una donna perché Dio conta le sue lacrime! La donna è uscita dalla costola dell'uomo, non dai piedi perché dovesse essere pestata, né dalla testa per essere superiore, ma dal fianco per essere uguale, un po' più in basso del braccio per essere protetta, e dal lato del cuore per essere amata. Talmud


venerdì, giugno 01, 2012

Lavoro

Noi siamo sfidati da ogni parte a lavorare instancabilmente per raggiungere l'eccellenza nel nostro lavoro. Non tutti gli uomini sono chiamati a lavori specializzati o professionali; anche meno sono quelli che si elevano alle altezze del genio nelle arti e nelle scienze: la maggior parte è chiamata a lavorare nei campi, nelle fabbriche o sulle strade. Ma nessun lavoro è insignificante. Ogni lavoro che fa crescere l'umanità ha la sua dignità e la sua importanza, e dovrebbe essere intrapreso con diligenza e perfezione. Se un uomo è chiamato ad essere uno spazzino, egli dovrebbe pulire le strade proprio come Michelangelo dipingeva, o Beethoven componeva musica, o Shakespeare scriveva poesia. Dovrebbe pulire le strade così bene che tutte le legioni del cielo e della terra dovrebbero fermarsi per dire: qui è vissuto un grande spazzino, che faceva bene il suo lavoro. Martin Luther King