martedì, agosto 26, 2025

coprifuoco

Tutte le luci spente:

quelle dei piroscafi come quelle delle strade,

i lumi da notte dei malati come i ceri da chiesa.

E le lampade, le poche, che ancora bruciano,

tremano di paura all'orizzonte.

In questo buio totale,

dove per noi si tratta di morire il meno possibile,

ritrovare a tentoni, umilmente, la forma delle cose eterne

sarà il nostro compito.

Ecco! Un coltello può uccidere o recidere corde.

Ecco! Un pezzo di pane, che si può comunque masticare.

Ecco! Un cadavere tanto più freddo, più pesante,

più tranquillo di come ci immaginavamo i morti.

Ecco! Questo non so che di profumato che mi si disfa tra le mani è una rosa…

E tutti i significati della rosa impallidiscono davanti alla realtà delle rose.


Marguerite Yourcenar, 

"Carnet di appunti, 1942-1948", all'interno di "Pellegrina e straniera"

(Einaudi, 1990, traduzione di Elena Giovanelli)


(L'Osservatore Romano, 12 agosto 2025)

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