martedì, dicembre 07, 2010

Giustizia e carità

Il recente concilio l'ha ricordato: "Dio ha destinato la terra e tutto ciò che contiene all'uso di tutti gli uomini e di tutti i popoli, dimodoché i beni della creazione devono equamente affluire nelle mani di tutti, secondo la regola della giustizia, ch'è inseparabile dalla carità". Tutti gli altri diritti, di qualunque genere, ivi compresi quelli della proprietà e del libero commercio, sono subordinati ad essa: non devono quindi intralciare, bensì, al contrario, facilitarne la realizzazione, ed è un dovere sociale grave e urgente restituirli alla loro finalità originaria. Paolo VI - Populorum progressio – 26 marzo 1967 – S.Pasqua – par. 22

lunedì, novembre 22, 2010

La famiglia

Promuovere la famiglia significa sottolineare che si tratta di un'istituzione che ha una forza intrinseca, che non è data dall'esterno, o da chissà dove. La famiglia ha una sua forza e bisogna che questa forza sia messa in rilievo, che quindi appaia la bellezza, la nobiltà, l'utilità, la ricchezza, la pienezza di soddisfazioni di una vera vita di famiglia. Bisognerà che la gente la desideri, la gusti, la ami e faccia sacrifici per essa.  card. Martini - La Repubblica - 16 marzo 2007

sabato, novembre 20, 2010

giovedì, novembre 18, 2010

Il "si dice"

Ciò che si sa di qualcuno impedisce di conoscerlo. Ciò che se ne dice, credendo di sapere ciò che si dice, rende difficile vederlo. … Non si dice, si lascia dire. Si lasciano le parole venire, esse vengono in un ordine che non è il nostro, che è l'ordine della menzogna, della morte, della vita in società.                 Christian Bobin - Francesco e l'infinitamente piccolo

martedì, novembre 16, 2010

Semplice

Se c'è soluzione perché ti preoccupi?

Se non c'è soluzione perché ti preoccupi?    Aristotele

domenica, novembre 14, 2010

Un passo alla volta

Incominciate a fare le cose facili, poi passate a quelle possibili e finirete con il realizzare quelle impossibili   S. Francesco d'Assisi

venerdì, novembre 12, 2010

Libertà

L'uomo è condannato ad essere libero: condannato perché non si è creato da se stesso, e pur tuttavia libero, perché, una volta gettato nel mondo, è responsabile di tutto ciò che fa. Sartre

giovedì, novembre 11, 2010

Inascoltato

La viva inquietudine, che si è impadronita delle classi povere nei paesi in fase di industrializzazione, raggiunge ora quelli che hanno una economia quasi esclusivamente agricola: i contadini prendono coscienza, anch'essi, della loro "miseria immeritata". A ciò s'aggiunga lo scandalo di disuguaglianze clamorose, non solo nel godimento dei beni, ma più ancora nell'esercizio del potere. Mentre una oligarchia gode, in certe regioni, di una civiltà raffinata, il resto della popolazione, povera e dispersa, è "privata pressoché di ogni possibilità di iniziativa personale e di responsabilità, e spesso anche costretta a condizioni di vita e di lavoro indegne della persona umana".       Paolo VI - Populorum progressio – 26 marzo 1967 – S.Pasqua

 

giovedì, ottobre 28, 2010

Computer

La disumanità del computer sta nel fatto che, una volta programmato e messo in funzione, si comporta in maniera perfettamente onesta.
Isaac Asimov

giovedì, ottobre 07, 2010

Credere

Credere è riconoscere che la creazione non è terminata e noi ne siamo responsabili. E.Lévinas

venerdì, settembre 24, 2010

Testimoni

L'uomo contemporaneo ascolta più volentieri i testimoni che i maestri, o, se ascolta i maestri, lo fa perché sono dei testimoni. Paolo VI


 

lunedì, settembre 20, 2010

Uguaglianza

Non c'è niente di più ingiusto che fare parti uguali tra disuguali. Don Lorenzo Milani

 

 

venerdì, settembre 17, 2010

Accettarsi

Per molto tempo il mio corpo mi ha fatto sentire a disagio, poi ho fatto di lui un amico e adesso c'intendiamo bene. A ogni modo, le carte sono queste, le accetto senza cercare di guardare il gioco degli altri.

Gerard Depardieu


 

lunedì, settembre 13, 2010

Va oltre

Chi ti spianerà la via per raggiungere le sorgenti zampillanti?

Solo là e non altrove si sviluppano le forze vive del rischio.

Quando ti interroghi dicendo: "Come potrò realizzarmi?",

sai di aspirare ad un'esistenza di completezza

e non ad una vita inquadrata e senza rischi.

Non attardarti in situazioni senza via d'uscita

perché vi bruceresti energie vitali.

Niente compiacenze con te stesso.

Va oltre, senza esitare.

E scoprirai che il tuo cuore s'allarga:

solo alla presenza di Dio l'uomo si realizza.

Frère Roger Schutz

 

giovedì, settembre 09, 2010

Non rubatemi

Per favore, non rubatemi
la mia serenità.
E la gioia che nessun tempio
ti contiene, o nessuna chiesa
t'incatena:
Cristo sparpagliato
per tutta la terra,
Dio vestito di umanità:
Cristo sei nell'ultimo di tutti
come nel più vero tabernacolo:
Cristo dei pubblicani,
delle osterie dei postriboli,
il tuo nome è colui
che-fiorisce-sotto-il-sole.

 

David Maria Turoldo

 

mercoledì, settembre 08, 2010

La morte

La morte non è
una luce che si spegne.
È mettere fuori la lampada
perché è arrivata l'alba.

 

Rabindranath Tagore

giovedì, settembre 02, 2010

PENSIERI E PAROLE

"Come spende il denaro (poco) che gli do? Se lo beve appena scende le scale? Gli serve per l'eroina o per un po' di neve bastarda, alla portata delle sue tasche? Neppure è improbabile che  l'elemosina  vada almeno in parte a dei figli bambini. Io una cosa so per certo: non posso fare domande. Ogni volta che qualcuno mi chiede l'elemosina ho davanti a me il mio povero: di quale povertà si tratti non mi riguarda. Non sono chiamato a premiarla né a punirla: non spetta a me dare voti agli affanni di una vita (che del resto non conosco)".

Salvatore Mannuzzu - Avvenire, 28 agosto 2010



http://www.deipensieriedelleparole.blogspot.com

lunedì, agosto 02, 2010

Chi spera

Chi spera cammina,
non fugge!
Si incarna nella storia!
Costruisce il futuro,
non lo attende soltanto!
Ha la grinta del lottatore,
non la rassegnazione
di chi disarma!
Ha la passione
del veggente,
non l'aria avvilita di chi
si lascia andare.
Cambia la storia,
non la subisce!

 

Don Tonino Bello

venerdì, luglio 23, 2010

Non fermarti mai

Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe, i capelli diventano bianchi, i giorni si trasformano in anni.
Però ciò che è importante non cambia; la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
Il tuo spirito è la colla di qualsiasi tela di ragno.
Dietro ogni linea di arrivo c'è una linea di partenza.
Dietro ogni successo c'è un'altra delusione.
Fino a quando sei vivo, sentiti vivo.
Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo.
Non vivere di foto ingiallite... insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni.
Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c'è in te.
Fai in modo che invece di compassione, ti portino rispetto.
Quando a causa degli anni non potrai correre, cammina veloce.
Quando non potrai camminare veloce, cammina.
Quando non potrai camminare, usa il bastone.
Però non fermarti mai.

 

Madre Teresa di Calcutta

martedì, luglio 20, 2010

Fede

Perché la fede abbia valore, deve saper sopravvivere alle prove più dure.
La vostra fede è un sepolcro imbiancato, se non è capace di resistere alle calunnie del mondo intero.
Mahatma Gandhi

 

 


 

lunedì, luglio 19, 2010

Qualcosa di più grande

Mai nulla di splendido è stato realizzato se non da chi ha osato credere che dentro di sè ci fosse qualcosa di più grande delle circostanze. Bruce Barton

 

sabato, luglio 17, 2010

giovedì, luglio 15, 2010

Siediti

Siediti ai bordi dell'aurora...
per te si leverà il sole.
Siediti ai bordi della notte...
per te scintilleranno le stelle.
Siediti ai bordi del torrente...
per te canterà l'usignolo.
Siediti ai bordi del silenzio...
Dio ti parlerà.

 

Vahira

lunedì, luglio 12, 2010

Siamo tutti nati per risplendere

La nostra paura più profonda
non è di essere inadeguati.
La nostra paura più profonda,
è di essere potenti oltre ogni limite.
E' la nostra luce, non la nostra ombra,
a spaventarci di più.
Ci domandiamo: " Chi sono io per essere brillante, pieno di talento, favoloso? "
In realtà chi sei tu per non esserlo?
Siamo figli di Dio.
Il nostro giocare in piccolo,
non serve al mondo.
Non c'è nulla di illuminato
nello sminuire se stessi cosicché gli altri
non si sentano insicuri intorno a noi.
Siamo tutti nati per risplendere,
come fanno i bambini.
Siamo nati per rendere manifesta
la gloria di Dio che è dentro di noi.
Non solo in alcuni di noi:
è in ognuno di noi.
E quando permettiamo alla nostra luce
di risplendere, inconsapevolmente diamo
agli altri la possibilità di fare lo stesso.
E quando ci liberiamo dalle nostre paure,
la nostra presenza
automaticamente libera gli altri.

Nelson Mandela

domenica, luglio 11, 2010

Il sacerdote

È l'uomo più amato e più incompreso;
il più cercato e il più rifiutato.

È la persona più criticata,
perché deve confermare con il suo esempio l'autenticità del messaggio.

È il fratello universale,
il cui mandato è solo quello di servire, senza nulla pretendere.

Se è santo, lo ignoriamo;
se è mediocre, lo disprezziamo.

Se è generoso, lo sfruttiamo;
se è "interessato", lo critichiamo.

Se siamo nel bisogno, lo assilliamo;

se vengono meno le necessità, lo dimentichiamo.

E solo quando ci sarà sottratto comprenderemo
quanto ci fosse indispensabile e caro.

 

Don Novello Pederzini

giovedì, luglio 01, 2010

Se tornassi a vivere

Potendo rivivere la mia vita, avrei parlato meno e ascoltato di più.
Non avrei rinunciato a invitare a cena gli amici soltanto perché il mio tappeto aveva qualche macchia e la fodera del divano era stinta.
Avrei mangiato briciolosi panini nel salotto buono e mi sarei preoccupata molto meno dello sporco prodotto dal caminetto acceso.
Avrei trovato il tempo di ascoltare il nonno quando rievocava gli anni della sua giovinezza.
Non avrei mai preteso, in un giorno d'estate, che i finestrini della macchina fossero alzati perché avevo appena fatto la messa in piega.
Non avrei lasciato che la candela a forma di rosa si sciogliesse, dimenticata nello sgabuzzino. L'avrei consumata io, a forza di accenderla.
Mi sarei stesa sul prato con i bambini senza badare alle macchie d'erba sui vestiti.
Avrei pianto e riso di meno guardando la televisione e di più osservando la vita.
Avrei condiviso maggiormente le responsabilità di mio marito.
Mi sarei messa a letto quando stavo male, invece di andare febbricitante al lavoro quasi che, mancando io dall'ufficio, il mondo si sarebbe fermato.
Invece di non veder l'ora che finissero i nove mesi della gravidanza, ne avrei amato ogni attimo, consapevole del fatto che la cosa stupenda che mi viveva dentro era la mia unica occasione di collaborare con Dio alla realizzazione di un miracolo.
A mio figlio che mi baciava con trasporto non avrei detto: «Su, su, basta. Va' a lavarti che la cena è pronta».
Avrei detto più spesso: «Ti voglio bene» e meno spesso «Mi dispiace»... ma sopratutto, potendo ricominciare tutto daccapo, mi impadronirei di ogni minuto...lo guarderei fino a vederlo veramente... lo vivrei... e non lo restituirei mai più.
         Erma Bombeck

 

martedì, giugno 29, 2010

Regala ciò che non hai

Occupati dei guai,
dei problemi del tuo prossimo.
Prenditi a cuore gli affanni,
le esigenze di chi ti sta vicino.
Regala agli altri la luce che non hai,
la forza che non possiedi,
la speranza che senti vacillare in te,
la fiducia di cui sei privo.
Illuminali dal tuo buio.
Arricchiscili con la tua povertà.
Regala un sorriso
quando hai voglia di piangere.
Produci serenità
dalla tempesta che hai dentro.
"Ecco, quello che non hai, te lo do".
Questo è il tuo paradosso.
Ti accorgerai che la gioia
a poco a poco entrerà in te,
invaderà il tuo essere,
diventerà veramente tua
nella misura in cui
l'avrai regalata agli altri.

Alessandro Manzoni

venerdì, giugno 25, 2010

Lo splendore delle verità

Il bisogno dell'altro, del confronto con il diverso non solo arricchisce umanamente, ma permette di verificare e rinsaldare le proprie convinzioni e di farle entrare in una dialettica vitale con quelle degli altri, così da tradurre in norme condivise i principi fondamentali di una vita umana e sociale degna di tal nome. Enzo Bianchi nella prefazione del libro di Barbara Spinelli "Una parola ha detto Dio, due ne ho udite. Lo splendore delle verità" - Laterza

martedì, giugno 22, 2010

Diversità

No, non è vero che la diversità
viene accettata spontaneamente.

Ci sono momenti in cui essa
mette a dura prova i nostri nervi,
ci sono frangenti in cui vorremmo
annullarla, come d'incanto,
per trovare tutti d'accordo con noi,
con gli stessi gusti e gli stessi desideri.

Tu ci hai fatti diversi:
lo vogliamo o no, questa è la realtà.

Una realtà scomoda,
per chi ama troppo l'ordine,
e la compattezza.

Una realtà colma di ricchezza,
per chi sa apprezzare le risorse
in qualunque persona.

Una realtà imbarazzante
per chi la avverte come un attentato
alle sue opinioni,
alla sua personalità.

Una realtà benefica,
per chi ama la propria e l'altrui libertà.

Grazie, Signore, per tutte le differenze
di pelle, di cultura, di tradizioni.

Grazie per averci salvati
dall'omologazione e dall'appiattimento,
dalla clonazione e dalla massificazione.

Grazie per tutti quelli che ci obbligano
a prendere atto del loro pensiero,
del loro temperamento, delle loro abitudini
così diversi dai nostri.


Roberto Laurita


 

 

lunedì, giugno 21, 2010

La vita è una cosa seria

La vita tu la prenderai sul serio
come fa uno scoiattolo, per esempio,
senza aspettarsi niente di fuori e dall'aldilà.
Non dovrai fare nient'altro che vivere.
La vita non è uno scherzo,
la prenderai sul serio
ma sul serio a tal punto,
che addossato al muro, per esempio,
con le mani legate, o in un laboratorio,
con grandi occhiali,
tu morirai perché vivano gli uomini,
gli uomini di cui non avrai neppure visto il viso
e morirai, pur sapendo che niente è più bello,
niente è più vero che la vita.
Tu la prenderai sul serio
ma sul serio a tal punto
che a settant'anni, per esempio,
pianterai gli ulivi
non perché restino ai tuoi figli,
ma perché non crederai alla morte, pur temendola,
perché la vita peserà più forte sulla bilancia.

 

Nazim Hikmet

sabato, giugno 19, 2010

Con Dio o senza Dio tutto cambia?

Sì, ma non usiamo questa affermazione contro quanti non credono, non affatichiamoli con eccessi di apologia e con imposizioni, non arrocchiamoci in posizioni difensive, finendo così per narrare un Dio "contro" l'uomo. Crediamo con serenità nel Dio narratoci da Gesù, nel Dio il cui Nome non può esser pronunciato senza porvi accanto l'uomo: il Dio-uomo che è stato ed è Gesù Cristo, «Con Dio o senza Dio tutto cambia»: sì, ma se questo Dio è il Dio di Gesù Cristo, per il credente niente cambia a livello della sua prassi nella compagnia degli uomini, anche non credenti. Anzi, anche la presenza di chi non crede può attestare la fede come scelta d libertà.       Enzo Bianchi - Jesus Giugno 2010

 

giovedì, giugno 17, 2010

Se si ama...

Il cammino attraverso la foresta
non è lungo
se si ama
la persona che si va a trovare.

 

Proverbio zairese

mercoledì, giugno 16, 2010

Le cose difficili

È difficile fare le cose difficili:
parlare al sordo, mostrare la rosa al cieco.
Bambini, imparate a fare le cose difficili:
dare la mano al cieco, cantare per il sordo,
liberare gli schiavi che si credono liberi.

G. Rodari - Lettera ai bambini

lunedì, giugno 14, 2010

Cielo e terra

È bello tutto ciò che unisce
cielo e terra: l'arcobaleno,
la stella cadente, la rugiada,
i fiocchi di neve;
la cosa più bella però
è il sorriso
di un bambino
che non ha ancora dimenticato
i prati del cielo.

Zenta Maurina Raudive

mercoledì, giugno 09, 2010

Lo splendore della felicità

Quando si è visto
una volta sola
lo splendore della felicità
sul viso di una persona
che si ama,
si sa che per un uomo
non ci può essere
altra vocazione
che suscitare questa luce
sui visi che lo circondano.

 Albert Camus

lunedì, giugno 07, 2010

L'educazione

I bambini sono formidabili imitatori: si comportano come i genitori,

 nonostante tutti gli sforzi per insegnare loro le buone maniere.

 

Adolfo L'Arco

 

venerdì, giugno 04, 2010

Ah, questa Chiesa!

Un giornalista parlava con Madre Teresa di Calcutta: "Ma insomma... questa Chiesa va così male, non crede anche lei? Cosa possiamo fare per migliorarla?". E Madre Teresa: "Ah, guardi, semplicissimo: cominciamo da me e da lei!".

giovedì, giugno 03, 2010

Dialogare alla pari

Nella Chiesa nessuno è nostro oggetto, un caso o un paziente da curare, tanto meno i giovani. Perciò non ha senso sedere a tavolino e riflettere su come conquistarli o su come creare fiducia: deve essere un dono. Sono soggetti che stanno di fronte a noi, con cui cerchiamo una collaborazione e uno scambio. I giovani hanno qualcosa da dirci. Essi sono Chiesa, a prescindere dal fatto che concordino o meno con il nostro pensiero e le nostre idee o con i precetti ecclesiastici. Questo dialogo alla pari, e non da superiore a inferiore o viceversa, garantisce dinamismo alla Chiesa: in tal modo l'affannosa ricerca di risposte ai problemi dell'uomo moderno si svolge al cuore della Chiesa. Card. Martini "Conversazioni notturne a Gerusalemme", pag. 47.

giovedì, maggio 20, 2010

Il povero

Soltanto per l'amore con cui glielo darai il povero ti perdonerà il piatto di minestra che gli porgerai.    S.Vincenzo de Paoli

martedì, maggio 11, 2010

Amore

L'amore non è possedere ma accogliere l'altro, rispettandone il mistero e l'inacessibilità. Franco Cagnasso, missionario in Bangladesh

lunedì, maggio 10, 2010

Ho trovato Dio

Ho trovato Dio nelle pozzanghere d'acqua, nel profumo del caprifoglio, nella purezza di certi libri e persino in certi atei. Non l'ho quasi mai trovato presso coloro il cui mestiere consiste nel parlarne.  Christian Bobin

 

sabato, maggio 08, 2010

Alzatevi e pregate

...Così Pietro ha paura dell'angoscia di Gesù e non sa trovare le parole giuste: preferisce restare lontano, cancellare la scena che si rifiuta di assorbire e lasciarsi andare al sonno della tristezza, di cui parla Luca (22,45). Tutti sappiamo per esperienza che è difficile sopportare il dolore di una persona cara quando siamo impotenti ad aiutarla; forse lo sopportiamo finché ci sentiamo utili e importanti, ma allorché la sofferenza ci rivela la nostra incapacità e inadeguatezza, preferiamo ritirarci, temiamo di essere travolti da sentimenti ed emozioni che non riusciamo a dominare. ...Perché dormite? Alzatevi e pregate per non entrare in tentazione.

Carlo Maria Martini "Incontro al Signore risorto".

 


giovedì, maggio 06, 2010

Il mio prossimo

Non c'è in un'intera vita cosa più importante da fare che chinarsi perché un altro, cingendoti il collo, possa rialzarsi.  Luigi Pintor

mercoledì, maggio 05, 2010

Tornare alle radici

Gli ebrei decidono di non essere più ebrei, perché ne sono stanchi. Così dicono al Padre Eterno: "Non vogliamo più essere ebrei, vogliamo essere un popolo qualsiasi, siamo stufi, ne abbiamo passate troppe". Il Padre Eterno, con molta comprensione, risponde: "va bene, va bene come dite voi; però almeno restituitemi quello che vi ho dato". Così partono verso il cielo milioni di vagoni con tonnellate di libri, di fogli, di discorsi, di carte, finché esce la mano dell'Eterno a bloccare il carico e la sua voce ironica spiega: "Eh no, ragazzi! Un momento. Io di libri uno ve ne ho dato. Tutto il resto tenetevelo voi.  Storiella raccontata da Moni Ovadia

lunedì, maggio 03, 2010

La verità degli altri

Credo in Dio, ma non pretendo di possedere quel Dio. Non si possiede Dio. Non si possiede la verità e io ho bisogno della verità degli altri". Pierre Claverie

Solo noi

Siamo in paradiso, S. Pietro è guardiano alla porta. Arrivano dei buddisti. Dice: "non preoccupatevi, c'è posto anche per voi, poi vi porto a vedere". Arrivano dei valdesi, stesse parole, arrivano musulmani, ebrei, induisti, ecc. stessa accoglienza. E così via. Si forma un gruppo, e allora dice loro: "venite, che vi faccio vedere", e passano in rassegna il paradiso. Ma ecco che arrivano a un muro, alto, incombente, e san Pietro dice loro: " Adesso giù la voce. Passate in silenzio, perché di là ci sono i cattolici e pensano di essere solo loro in paradiso". Storiella raccontata da mons. Luigi Bettazzi

giovedì, aprile 29, 2010

Scegliere da che parte stare

Quando si tratta della Chiesa, le parole di vittoria e di disfatta non hanno più il loro senso abituale. Mai la sentiamo così inerme come nei suoi trionfi nè così potente come nelle sue umiliazioni. Fino alla consumazione dei secoli vi saranno intorno alla croce lo stesso tumulto, lo stesso fermento d'insulti e di scherni, soprattutto la stessa indifferenza di Pilato, lo stesso colpo di lancia nel Cuore di Cristo inferto da una mano qualunque; ma vi saranno anche la stessa supplica del ladrone pentito, le stesse lacrime della Maddalena, e dinanzi al Cristo agonizzante l'atto di fede del centurione pentito e l'amore silenzioso del discepolo prediletto. A ciascuno di noi conoscere la parte che vuole fare in questo dramma eterno. A nessuno è concesso di non prendervi parte. Rifiutare di scegliere vuol dire aver già scelto. François Mauriac

mercoledì, aprile 28, 2010

Il giudizio degli altri

È la paura del giudizio degli altri che impedisce  di decidere con la propria testa.  Sergio Bambarén

lunedì, aprile 26, 2010

La vendetta

La vendetta agisce come l'alcool: stordisce e avvelena dando l'illusione della liberazione e del benessere. É come una pozione magica preparata da uno spirito maligno.   Godfried Danneeels

lunedì, aprile 19, 2010

Umiltà

L'umile gode di una pace ininterrotta; invece nel cuore dell'orgoglioso c'è continuamente invidia e rancore.                           Imitazione di Cristo: lib I, cap VII/3

mercoledì, aprile 14, 2010

Negazioni d'amore

Quando le promesse sono fiori secchi

e le attese speranze vane di sempreverdi,

quando chi dice di amare

a questo non fa seguire i fatti,

quando il sogno d'Amore Assoluto

svanisce e si perde tutto,

quando il "noi" è un camminare diritti

verso l'abisso dell'Assenza

per un capriccio,

di fronte ad ogni scelta egoista

in cui la coscienza è emarginata dall'azione,

quando nell'altro trovi

un viandante distratto, un vagabondo

disonesto, un maratoneta nella corsa al Nulla

ricorda

che solo Uno

ci Avvolgeva prima d'essere creati

quando eravamo solo un'idea,

ci Ha Consegnato i nostri doni

Ha Accompagnato i nostri passi

Sostenuto in tutte le prove,

Uno solo Ha Risposto alle nostre preghiere,

Era presente quando eravamo ammalati

ricorda

che Uno solo, Il Meravigliante, è l'Amore.

 

Quando tuo padre e tua madre ti abbandonano,

quando il tuo migliore amico

con le parole tradisce le sue intenzioni,

quando il tuo affidamento si tramuta in errore,

quando la bocca di una donna

non disseta ma avvelena,

quando i fatti sono ridotti a interpretazione

e la coda d'una cometa è solo

il miraggio di un'aspettativa

rispondi

che soltanto Una ci Ama

Una soltanto ci Ha Amato prima del Tempo,

la Meridiana d'Amore

che, ad ogni ora,

Lenisce le nostre pene

Consola le nostre lacrime

Scandisce il tempo dell'Amore.

 

Quando la cultura dominante non pone limiti

alla libertà e la responsabilità personale

non è in relazione alle conseguenze di ogni scelta,

quando la verità è un uccello che non canta,

quando libertà e respiro

sono negati per ignoranza e debolezza,

quando fai ciò che non vuoi e vuoi

ciò che non puoi avere,

quando prometti "di non farlo più"

e lo fai di nuovo,

quando resti solo,

quando nulla ti è rimasto

ripeti a te stesso

che solo Uno

è il Medico dell'anima,

Il Plenilunio che Fa Luce in ogni buio,

nella disperazione

ripeti a te stesso

che Uno solo è l'Amore

che da quel Legno ci Tende la mano

che ci Solleva oltre ogni dolore

e ci Ricorda che il nostro compito è VIVERE.

 

Deborah D'Agostino

Fa lo stesso

Preferirei morire nel mio letto circondato da donne in lacrime,

ma se domani un pazzo mi uccide per strada, pazienza.

Averroé

venerdì, aprile 09, 2010

La ragione

L'ultimo passo della ragione sta nel riconoscere che c'è un infinità di cose che la superano. Essa (la ragione) è debole se non arriva a capire questo. Blaise Pascal

giovedì, aprile 08, 2010

Fede, speranza e carità

Siete credenti per la FEDE

Sarete credibili per la SPERANZA

Ma sarete creduti soltanto per la CARITÀ che dimostrate.

Don Tonino Bello

 

mercoledì, aprile 07, 2010

Superficialità

Non lasciarti contaminare dalla superficialità.

Questa malattia causa la morte graduale della volontà.

I suoi sintomi sono un continuo cambiamento di opinione e attività.

Che la tua vita non diventi un cimitero di progetti non realizzati.

F. X. Nguyen Van Thuan

martedì, aprile 06, 2010

Paura

La paura picchiò alla porta. La fede andò ad aprire. Non c'era nessuno.  Luigi Santucci

venerdì, aprile 02, 2010

Giustizia

Dio ci ripete spesso: "Non accetto la tua preghiera a motivo della tua mancanza di giustizia", mai e poi mai lo abbiamo sentito dire: "Rifiuto la tua giustizia a causa della mancanza di preghiera."

G.Piero Gambaro - "L'ultima settimana di Gesù" De Ferrari ed. pag 54

giovedì, aprile 01, 2010

Digiuno

Quanto è splendido il digiuno
che si adorna dell'amore
spezza generoso il tuo pane con chi ha fame
altrimenti il tuo non è digiuno, ma risparmio.

Liturgia maronita

 


mercoledì, marzo 31, 2010

Prima di tutto la giustizia

Io detesto, respingo le vostre feste e non gradisco le vostre riunioni; anche se voi mi offrite olocausti, io non gradisco i vostri doni e le vittime grasse come pacificazione io  non le guardo. Lontano da me il frastuono dei tuoi canti: il suono delle tue arpe non posso sentirlo! Piuttosto scorra come acqua il diritto e la giustizia come un torrente perenne.   Am 5,21-24

martedì, marzo 30, 2010

L'umorismo

L'umorismo è prova di fede.

Prova che nonostante tutto,

con Dio andrà tutto bene.

Charles M. Schultz

lunedì, marzo 29, 2010

La crisi

Solo una terra ben lavorata può diventare terra propizia, ci dicono i contadini. Per questo paradossalmente un tempo di difficoltà e sconvolgimenti può rivelarsi come il tempo più adatto a una nuova nascita: ogni parto è preceduto dalle doglie, ogni nuova illuminazione e crescita sconta la propria stagione dell'inferno, ogni passaggio di iniziazione è scandito dal ritmo di notti scure.
E mi piace pensare che ogni crisi abbia l'effetto dei sassi di Pollicino che, nel folto del bosco, riescono sempre a indicare la strada. Ogni crisi ci permette allora di elevarci al di sopra della superficie del mondo, per scorgere le cime inviolate che la nebbia nasconde a coloro che vivono nella pianura. Viene un giorno in cui, dentro la tua penombra o nel tuo labirinto, si apre un varco inaspettato che ti indica il sentiero dentro il non senso. Nel profondo della notte, nel buio della crisi, c'è sempre una luce verso cui andiamo, o che viene verso di noi.

Don Luigi Verdi

venerdì, marzo 26, 2010

Ne valse la pena

Se non ottenni frutti, ne valse la pena per i fiori. Se non ottenni fiori, ne valse la pena per l' ombra. Se non ottenni ombra, ne valse la pena per la volontà di seminare. Frase scritta a mano, su un foglio appeso in un centro comunitario di una sperduta e povera zona rurale dell' Argentina.

giovedì, marzo 25, 2010

Carta dei giovani

Voglio trovare il senso per la mia vita, che è unica ed irripetibile, per viverla senza guerra, violenza, paura e sperare nel futuro.
Mi impegno perché ogni uomo e donna possa valorizzare le proprie potenzialità e perché nessuno sia sfruttato.
Voglio capire cosa è il bene e cosa è il male, voglio vivere in un mondo dove esiste il perdono e dove la vendetta sia abolita.
Mi impegno a cambiare vita se ho sbagliato.
Voglio lottare contro le schiavitù che ci hanno proposto come libertà e che hanno ucciso troppi ragazzi e ragazze.
Mi impegno perché tutti abbiano accesso agli strumenti per comunicare e l'informazione sia al servizio della persona.
Voglio amare e capire, nella libertà, che cosa è la verità.
Mi impegno perché il lavoro possa essere un bene per tutta l'umanità.
Voglio avere la libertà di coscienza e di professare la mia fede in ogni parte del mondo.
Mi impegno perché tutte le risorse e le ricchezze siano usate ed equamente distribuite per contribuire a costruire un mondo migliore, e voglio che la terra sia rispettata.

Sermig , Fraternità della Speranza

mercoledì, marzo 24, 2010

Figli

I vostri figli non sono i vostri figli.
Sono i figli e le figlie dell'ardore che la vita ha per se stessa.
Essi vengono attraverso di voi, ma non da voi,
e benché vivano con voi non vi appartengono.
Potete dar loro il vostro amore ma non i vostri pensieri,
poiché essi hanno i loro propri pensieri.
Potete custodire i loro corpi ma non le loro anime,
poiché le loro anime dimorano nella casa del domani,

che neppure in sogno vi è concesso di visitare.
Potete sforzarvi di essere simili a loro,

ma non cercate di rendere loro simili a voi.
Poiché la vita non va indietro né indugia con l'ieri.
Voi siete gli archi da cui i vostri figli come frecce vive sono scoccate.
L'Arciere vede il bersaglio sul sentiero dell'infinito,

e vi piega e vi flette con la sua forza perché le sue frecce vadano veloci e lontane.
Fate che sia gioioso e lieto questo esser piegati dalla mano dell'Arciere:
poiché come ama la freccia che scaglia,

così Egli ama anche l'arco che è saldo.

Kahlil Gibran

martedì, marzo 23, 2010

Invisibili

Senza terremoti siamo invisibili.

El Roto ("El Pais" 16/1) commentando il disastro di Haiti e le tragedie che colpiscono i poveri del mondo

lunedì, marzo 22, 2010

Sbagliare treno

Se sali sul treno sbagliato,

è inutile correre lungo il corridoio in direzione opposta.

Dietrich Bonhoeffer

venerdì, marzo 19, 2010

Dare la vita per l'uomo

Quando tutte le religioni saranno capaci di dare la vita per l'uomo - mi sembra un'idea folgorante questa - allora scompariranno le loro contrapposizioni. Quando le Chiese saranno disponibili a questa oblatività completa, scompariranno anche le loro contraddizioni.        Don Tonino Bello

giovedì, marzo 18, 2010

Tu

Quello che tu sei rimbomba così forte che m'impedisce di sentire quello che tu dici.  Emerson

mercoledì, marzo 17, 2010

Adolescenza

Ho capito che potevo fare completamente a meno della mamma, una constatazione dolorosa, ma la cosa che mi ha colpito ancora più forte è stato accorgermi che papà non sarebbe mai diventato il mio confidente. Di nessuno mi fidavo più che di me stessa.  Anna Frank, Diario

martedì, marzo 16, 2010

La cultura dell'indecisione

Oggi viviamo in una cultura dell'indecisione: a vari livelli sono tantissimi gli esempi di adulti (genitori, insegnanti, politici, fors'anche preti ed educatori...) che sembra preferiscano vivere in un perenne stato d'incertezza, di non compromissione personale, di permanenza in una situazione aperta a tante (tutte?) possibilità, di avvertenza a lasciarsi sempre una porta aperta, in qualsiasi caso, in qualsiasi scelta, correndo così il rischio di non prendere mai una decisione libera e responsabile, per non doverne pagare le conseguenze...      Amedeo Cencini

giovedì, marzo 11, 2010

In ascolto del futuro

Non ci sappiamo più indignare per tanti soprusi, tante ingiustizie, tante violenze... Come comunità cristiana che cosa dobbiamo fare? La risposta è semplice: PROGETTARE. Non possiamo andare avanti con metodi scontati, con improvvisazioni pastorali, con ritmi di puro contenimento. È NECESSARIO METTERSI IN ASCOLTO DEL FUTURO.    Tonino Bello

mercoledì, marzo 10, 2010

La fine della civiltà

L'ora ultima arriverà quando due grandi imperi si combatteranno, e si scatenerà fra di loro una grande guerra. Entrambi predicheranno la stessa cosa. Arriverà quando appariranno circa trenta falsi anticristi, che pretenderanno tutti d'essere l'inviato di Dio. Arriverà quando la scienza sarà disgiunta dalla Fede, quando i torbidi si moltiplicheranno, quando la vita durante il giorno si sarà avvicinata a quella durante la notte, e i torbidi si manifesteranno tanto che l'assassinio diverrà frequente, le tasse esorbitanti, l'integralismo intollerabile. Arriverà quando la ricchezza, divenuta grandissima fra pochi di voi, deborderà al punto che non si troverà più nessuno che accetterà l'elemosina con umiltà. Arriverà quando la gente costruirà edifici di un'altezza esagerata, e quando la gente, passando accanto a una tomba, dirà: "Piacesse al cielo che fossi io quello sepolto lì".    Detto del profeta Maometto, riportato da Bukhàri, XCII, 25 (2)

martedì, marzo 09, 2010

La comunicazione

La comunicazione e i suoi mezzi decidono le sorti delle democrazie, dei mercati, degli spostamenti di uomini e capitali, dei sentimenti e delle decisioni personali. O ci si attrezza, o si è sempre vittime dell'ultimo fotogramma, magari montato ad arte.    Domenico Sigalini

lunedì, marzo 08, 2010

Gioia

Chi è colmo di gioia

predica senza predicare.

Madre Teresa di Calcutta

giovedì, marzo 04, 2010

Rischiare

Ridere, è rischiare di apparire matti...
Piangere, è rischiare di apparire sentimentali...
Tendere la mano, significa rischiare di impegnarsi...
Mostrare i sentimenti, è rischiare di esporsi...
Far conoscere le proprie idee ed i propri sogni,

è rischiare di essere respinti...
Amare, è rischiare di non essere contraccambiati...
Vivere, è rischiare di morire...
Sperare, è rischiare di disperare...
Tentare , è rischiare di fallire...
Ma noi dobbiamo correre il rischio!
Il più grande pericolo nella vita
è quello di non rischiare.
Colui che non rischia niente...
non fa niente... non ha niente...
non è niente!
Rudyard Kipling

mercoledì, marzo 03, 2010

Un nuovo modo di sentire la vita

Tanto dilagheranno violenza e materialismo,

che ne verrà stanchezza e disgusto;

e dalle gocce di sangue che colano dai ceppi della decapitazione

salirà l'ansia di sottrarre l'anima

ad ogni collaborazione con quell'errore,

e di instaurare subito, a cominciare dal proprio animo

(che è il primo progresso),

un nuovo modo di sentire la vita:

il sentimento che il mondo ci è estraneo se ci si deve stare senza amore,

senza un'apertura infinita dell'uno verso l'altro,

senza una unione di sopra a tante differenze e tanto soffrire.

Questo è il varco attuale della storia.

Aldo Capitini