lunedì, maggio 28, 2012

Il carcere

Il carcere è un grande contenitore dove la società nasconde i problemi con l'illusione di averli risolti. Agostino Zenere, cappellano del carcere di Vicenza

giovedì, maggio 24, 2012

Vita piena

Il mondo soffocherà nello slancio della tecnica, se in tutte le nostre società, nelle famiglie, nelle città, nei paesi, nelle scuole, nei sindacati, nelle chiese, negli stati e nell'universo, non saremo capaci di agire con volontà e lucidità, e di affermare convinti che si può essere felici solo nella felicità che diamo; che ogni vita è vita piena solo quando è dedicata al servizio della pienezza della vita di tutti, cominciando dai più deboli e dimenticati. Abbé Pierre


giovedì, maggio 17, 2012

Niente paura: tutto previsto

È un'esperienza che fanno in molti: dopo avere incontrato il Signore, dopo avere cambiato la nostra vita lasciandola illuminare dal Vangelo, dobbiamo fare conti con l'ostilità di chi ci sta accanto e non crede. A volte sono proprio famigliari o gli amici a non capire le nostre scelte, ci prendono in giro, sono perplessi dalle nostre manifestazioni di fede (che è sempre meglio tenere per sé), può succedere, addirittura, di essere umiliati o presi in giro. Niente paura: tutto previsto. il Signore sa bene che l'unico modo per cambiare idea è quello di incontrare Dio. Con lui o senza di lui è tutto diverso, ma solo incontrandolo convertendosi si riesce a capire questa cosa! Per molti la fede è un hobby, una moda, una tendenza: ci sono persone che amano il bridge o la musica classica e altri che hanno il "pallino" della fede. Non è così, e lo sappiamo bene: la fede è un'esperienza coinvolgente, che cambia la nostra prospettiva. Non pretendiamo, allora, di essere capiti, relazioniamoci con oculatezza e prudenza con chi disprezza la fede, per non gettare il prezioso tesoro del Vangelo in pasto chi non lo capisce. E sorridiamo: abbiamo Gesù come Maestro!  Paolo Curtaz

giovedì, maggio 10, 2012

LA FORESTA DELLA VITA

Non credere che la vita sia fatta

soltanto di gioie,

non credere che al tuo arrivo

gli ostacoli crollino

e tu possa calpestarli.

Non pensare neppure un attimo

che per te le porte

saranno sempre aperte

ad un mondo migliore;

tu sei un uomo,

e non è proprio dell'uomo

avere una vita facile.

Forse te ne sarai già accorto,

forse avrai già perso

tutta quella sicurezza

che avevi in partenza.

La vita non è un giardino

in cui potrai trovare

solo fiori, siepi ben potate,

niente erbacce.

La tua vita è una foresta intricata, misteriosa,

in cui se tu camminerai

"ad occhi chiusi"

ti graffierai tra i rovi,

inciamperai nei rami secchi,

nelle radici,

in cui ti spaventeranno

le grida degli uccelli,

il fruscio delle foglie.

Ma se tu saprai camminarvi,

potrai evitare di cadere, di spaventarti,

e se saprai cercare, vi troverai anche

verde, fiori,

e un raggio di sole

penetrato tra i rami degli alberi

ti illuminerà.

Non fermarti perciò

se troverai un ostacolo,

scavalcalo;

non sederti su di un sasso

a piangere sulla tua sorte

e a sperare inutilmente

che qualcuno ti aiuti,

vai sempre avanti

e non voltarti mai al passato,

c'è il futuro innanzi a te.

Anche se non ci riuscirai subito,

riprova e prova ancora,

la tua vita è difficile,

ma non impossibile;

e vedrai che se sarai tenace

anche per te sboccerà un fiore.

Non darti per vinto mai,

perché chi rinuncia non è più un uomo,

è l'ombra di un uomo.

Non potrai essere sempre felice,

ma una parte di felicità

spetta anche a te:

sappila trovare!

 

Federica Girani, Genova 1964-1984

Incontro Gruppo Giovani Tabernacolo - 8 gennaio 2012

L'abc del dialogo

Nell'epoca della comunicazione per antonomasia, si assiste di frequente ad un drammatico paradosso: quello di non mettere in atto, sopratutto nel difficile rapporto tra le generazioni, l'abc dell'arte del dialogo, e di non esercitarla di fatto, sopratutto nell'ambito dell'affettività all'interno della relazione di coppia.  Ina Siviglia Sammartino

giovedì, maggio 03, 2012

Ho un sogno

Ho un sogno che un giorno i bambini diventeranno bambini
in tutte le parti del mondo,
Ho un sogno che un giorno i bambini africani avranno
la possibilità di giocare e studiare come bambini,
Ho un sogno che un giorno loro deporranno le armi perché
non ne avranno più bisogno,
Ho un sogno che un giorno loro verranno ascoltati,
tollerati e che potranno anche decidere cosa fare da grandi.
Nel mio sogno vedo che i bambini africani non
moriranno più di fame, sete e malattie banali,
Nel mio sogno vedo che questi bambini andranno a scuola
la mattina anziché andare nei vari cantieri,
Nel mio sogno vedo che questi bambini lasceranno le grotte,
i tombini e le strade per andare a dormire
nelle case.
Ho un sogno che un giorno i bambini africani
lasceranno i campi profughi,
Ho un sogno che un giorno loro non avranno più
bisogno di camminare per chilometri in cerca d'acqua
sporca da bere,
Ho un sogno che un giorno i loro piedi saranno
protetti dalle scarpe e i loro corpi coperti dai vestiti.
Nel mio sogno vedo che i bambini africani avranno la
possibilità di vaccinarsi contro le malattie infantili,
Nel mio sogno vedo che i loro destini non saranno più
decisi dalle tragedie causate dai grandi,
Nel mio sogno vedo che i bambini africani avranno la
possibilità di riuscire un giorno a sognare!

Blessing Sunday Osuchukwu

mercoledì, maggio 02, 2012

Non violenza

La non violenza attiva non è pacifismo, è ben altra cosa. Ho cominciato leggendo Gandhi, Martini Luther King, Milani, Mazzolari, e questi mi hanno aiutato a capire che era stato Gesù a praticare per primo la nonviolenza in quella Galilea schiacciata dall'imperialismo romano. Vi vorrei pregare, con tutto il cuore, di avere il coraggio di una scelta radicale di nonviolenza. Questo sistema è violento per natura. Noi dobbiamo costruire un sistema non violento, una civiltà della tenerezza. Alex Zanotelli

martedì, maggio 01, 2012

Lottare per i sogni

Esistono le sconfitte.
Ma nessuno può sfuggirvi.
Perciò è meglio perdere alcuni combattimenti
nella lotta per i propri
sogni,
piuttosto che essere sconfitto
senza neppure conoscere
il motivo per cui si sta lottando.

Paulo Coelho