giovedì, febbraio 26, 2009

Buonanotte, Papà

Buonanotte, Papà! Ho messo le mie mani nelle tue.
Il sonno, (o la morte), attraversa la notte breve.
Soffia appena, sulla bolla errante dei miei sogni
perché mi porti le rose del domani.

Buonanotte, Pap
à! Le tue dita hanno accarezzato le mie palpebre.
Il sonno, (o la morte), se ne viene a passi leggeri,
e verso mezzanotte spadroneggeranno i pericoli.
Io mi addormenter
ò senza paura, salmodiando le mie preghiere.

So che te ne stai seduto al capezzale del mio letto,
e se una qualche vertigine spaventa la mia anima,
tu mi prendi tra le braccia, come fa una mamma
col suo bambino, nel suo letto, dopo un brutto sogno.

Non sono un santo, o mio Dio, perché tu vegli
cullandomi tra le braccia per scacciare i miei brividi.
Non sono che un bambino, ho solo le mie cantilene
e non valgo certo pi
ù di un uccellino con le sue piume.

E non so perché mi ami... Ogni sentiero
mi porta a te, ma senza lotte, senza scosse.
Il sonno, (o la morte), scivola sulla notte dolce...
Buonanotte, Pap
à! Accogli la mia anima tra le tue mani.


Marie Noel, liberamente tradotta

mercoledì, febbraio 25, 2009

martedì, febbraio 24, 2009

Staccarsi dal mondo

Nella misura in cui abbiamo perduto le co­se che ci facevano dipendere da questo mondo, qualsiasi cosa «mondo» significhi – padre, madre, figli, carriera, successo o riconoscimenti –, ecco che possiamo dar vita a una comunità di fede in cui vi sia poco da difendere, ma molto da condividere. Affinché, come comunità di fede, prendiamo il mondo sul serio, ma mai troppo sul serio. In una comunità di que­sto tipo possiamo adottare un po' della mentalità di Papa Giovanni, un uomo ca­pace di ridere di se stesso. Quando un alto funzionario gli domandò: «Santo Padre, quante persone lavorano in Vaticano?», egli esitò un attimo e poi rispose: «Beh, suppongo circa la metà di loro».

H.J.M. Nouwen, "Meditazioni sulla vita cristiana", Queriniana, Brescia 1998

 


domenica, febbraio 22, 2009

Noi delle Aeriche

Sono convinta, e non solo per fede, ma perché vedo dei chiari indizi, che nel prossimo secolo le culture indigene, noi delle Americhe, lungi dallo scomparire, saremo degli interlocutori validi nel dialogo sociale.  Rigoberta Menchù

 

venerdì, febbraio 20, 2009

Ladroni

Guardate fratelli, i ladroni crocifissi con Cristo, per vedere l'altra realtà. Quante volte si vide in Roma crocifiggere un ladrone per avere rubato poca cosa e nello stesso giorno essere portato in trionfo un dittatore che con l'esercito e le legioni aveva spogliato e rubato la terra degli altri popoli. Chi ruba una barca è pirata, chi ruba un'armata è imperatore. Chi ruba terre è onorato latifondista, proprietario, commerciante; chi occupa un pezzetto di terra per sopravvivere è ladrone; mentre questi sottrae un palmo di suolo e resta soggetto a vivere in continuo rischio e pericolo di morte, i grandi rubano senza timore e senza pericolo. Se i poveri rubano sono impiccati; ma se sono i ricchi a rubare… essi rubano e impiccano. Il grande poliziotto uccide i ladroni per avere la libertà di poter rubare da solo. P.Ezechiele Ramin

giovedì, febbraio 19, 2009

Abbiate un sogno

Abbiate un bel sogno. Seguite soltanto un sogno. Il sogno di tutta la vita. La vita umana che ha un sogno é  lieta. Una vita che segue un sogno si rinnova di giorno in giorno. La vita umana che sembra lunga é corta. Sia il vostro un sogno che miri a rendere liete non soltanto tutte le persone, ma anche i loro discendenti. È bello sognare di rendere felice tutta l'umanità. P.Ezechiele Ramin

 

mercoledì, febbraio 18, 2009

Amicizia

La gente crede che l'amicizia consista nell'uguaglianza.

Sono troppo impazienti per attendere i bellissimi effetti che possono sorgere da due contrapposizioni sincere.

Peter Rosegger

 

martedì, febbraio 17, 2009

Strana umanità

Quando qualcuno si vergogna delle proprie radici o si sente superiore alle culture altrui, l'umanità fa un passo indietro.  Rigoberta Menchù

lunedì, febbraio 16, 2009

Al banco di prova

Per interessarsi della gente, dei suoi problemi, ci vuole un amore grande che ti possa dare la forza di non stancarti mai. Ed è difficile. Fino ad ora tutto è andato liscio, ma quando ci sarà della gente che ti imbroglierà, che ti userà violenza, allora sarai al banco di prova: non si può amare solo la gente che ci fa comodo… La forza di perseverare, se non hai approfondito i temi e i valori di questo fare, scomparirà. Mah! Io credo comunque alla gente anche quando so che mi imbroglia. È difficile vedere Cristo in questa gente, eppure c'è!! P.Ezechiele Ramin

 

 

venerdì, febbraio 13, 2009

L'escluso

è la condizione dell'escluso e non il suo cuore a costituire il luogo privilegiato della Bontà Divina. Il suo cuore può essere criminale e menzognero come ogni altro cuore umano. Anche lui può cercare il potere e darsi da fare per mascherare la sua povertà e, fatte le dovute proporzioni, può essere animato dalla stessa cupidigia del capitalista. Colui che mortifica il compagno, che fa a pugni per un posto all'uscita della chiesa o per una coperta, che si azzuffa perché si sente offeso, ruba..., si mette allo stesso livello degli oppressori.   È dunque a sua insaputa che il povero, l'escluso è rivelatore della vera umanità. Il vero servizio che ci rende è che ci umanizza, che ci manifesta che cos'è l'uomo. L'indigente ci manifesta che l'essere umano è piccolo, debole, fragile, peccatore e mortale. La società moderna cerca di cancellare tutto ciò, vuole illudere, fare in modo che l'uomo appaia ricco, potente, bello, immortale. L'escluso è invece la prova vivente che l'uomo non è Dio, anzi che ha bisogno di Dio, del Suo Amore, della Sua Misericordia.

Da "Clochard"di Michel e Colette Collard Gambiez. marito e moglie che hanno scelto di vivere la loro vita insieme ai barboni

giovedì, febbraio 12, 2009

Assurdità

Non affliggerti per chi muore.

Quale assurdo: credere in un paradiso eterno,

e poi compatire chi ci va!

San Giovanni Crisostomo


 

mercoledì, febbraio 11, 2009

Matrimonio e Famiglia

Il matrimonio e la famiglia sono il cuore stesso di una civiltà, lì è custodito il nucleo più intimo di una cultura e di una tradizione che fa tutt'uno con la nostra identità collettiva. La doverosa, cordiale apertura al pluralismo delle culture e dei modelli familiari deve convivere con la cura di custodire principi e valori di portata universalistica, retaggio della nostra tradizione europea e occidentale. Solo l'esercizio di tale discernimento, dentro la società multiculturale che sarà sempre più la nostra, può metterci al riparo per un verso dal relativismo-sincretismo, per altro verso dalle derive dello Stato etico.  "Famiglia e Politica" di Carlo Maria Martini.

martedì, febbraio 10, 2009

A Te, Signore

Quando la freccia giungerà a colpire
gli attimi del mondo
e non saranno pi
ù
calici i monti
né giacigli i mari,
andremo insieme a celebrare notti di plenilunio.
A Te, Signore, il dono delle lacrime
prima che si pieghi la candela
al tempo assorto a consumarla.

Luciana Frassati, "Mio fratello Pier Giorgio"

domenica, febbraio 08, 2009

Pace

Una pace futura potrà essere veramente tale solo se prima sarà stata trovata da ognuno in se stesso, se ogni uomo si sarà liberato dall'odio contro il prossimo, di qualunque razza o popolo, se avrà superato quest'odio e lo avrà trasformato in qualcosa di diverso, forse alla lunga in amore se non sarà chiedere troppo. È l'unica soluzione possibile.

Etty Hillesum, Diario 1941-1943

venerdì, febbraio 06, 2009

Fame e opulenza

I popoli della fame interpellano oggi in maniera drammatica i popoli dell'opulenza.
La chiesa trasale davanti a questo grido d'angoscia e chiama ognuno a rispondere con amore al proprio fratello.
Paolo VI - Populorum progressio – 26 marzo 1967 – S.Pasqua

giovedì, febbraio 05, 2009

La morte non è niente

La morte non è niente.
Sono soltanto nascosto nella stanza accanto.
Io sono sempre io e tu sei sempre tu.
Ciò che eravamo prima l'uno per l'altro,
lo siamo ancora.
Chiamami col mio vecchio nome,
che ti è familiare;
parlami nello stesso modo affettuoso
che hai sempre usato.
Non cambiare il tono di voce,
non assumere un'aria di tristezza.
Ridi come sempre facevi ai piccoli scherzi
che tanto ci piacevano
quando eravamo insieme.
Prega, sorridi, pensami!...
Il mio nome sia sempre
la stessa parola familiare di prima:
pronuncialo senza traccia di tristezza.
La vita conserva tutto il significato
che ha sempre avuto.
È la stessa di prima,
c'è una continuità che non si spezza.
Perché dovrei essere fuori dalla tua mente,
solo perché sono fuori dalla tua vista?
Ti sto aspettando, solo per un attimo,
in un posto qui vicino,
proprio dietro l'angolo.
Il tuo sorriso è la mia pace.

Henry Scott Holland

mercoledì, febbraio 04, 2009

Il rispetto

Sappi che ogni faccia è un miracolo. È unica. Non potrai mai trovare due facce assolutamente identiche. Non hanno importanza bellezza o bruttezza: sono cose relative. Ogni faccia è simbolo della vita, e ogni vita merita rispetto. Nessuno ha il diritto di umiliare un'altra persona. Ciascuno ha diritto alla sua dignità. Con il rispetto di ciascuno si rende omaggio alla vita in tutto ciò che ha di bello, di meraviglioso, di diverso e di inatteso. Si dà testimonianza del rispetto per se stessi trattando gli altri con dignità.  Tahar Ben Jelloun, Il razzismo spiegato a mia figlia 

lunedì, febbraio 02, 2009

La modernità

La modernità non è una cosa astratta. In verità ci siamo dentro, ciascuno di noi è moderno se vive autenticamente ciò che vive. Non è questione di tempi. Il problema è essere realmente presenti alle situazioni in cui si vive, essere in ascolto, lasciare risuonare le parole degli altri dentro di sé e valutarle alla luce del Vangelo.
card. Martini - La Repubblica - 16 marzo 2007

La buona strada

Non basta essere sulla buona strada;

se infatti ve ne starete seduti ai margini

non vi porterà mai alla meta.

   Proverbio russo