venerdì, settembre 21, 2012

Il mistero cristiano

I cristiani né per regione, né per voce, né per costumi sono da distinguere dagli altri uomini. Infatti, non abitano città proprie, né usano un gergo che si differenzia, né conducono un genere di vita speciale. La loro dottrina non è nella scoperta del pensiero di uomini multiformi, né essi aderiscono ad una corrente filosofica umana, come fanno gli altri. 

Vivendo in città greche e barbare, come a ciascuno è capitato, e adeguandosi ai costumi del luogo nel vestito, nel cibo e nel resto, testimoniano un metodo di vita sociale mirabile e indubbiamente paradossale. Vivono nella loro patria, ma come forestieri; partecipano a tutto come cittadini e da tutto sono distaccati come stranieri. Ogni patria straniera è patria loro, e ogni patria è straniera. 

Si sposano come tutti e generano figli, ma non gettano i neonati.Mettono in comune la mensa, ma non il letto. Sono nella carne, ma non vivono secondo la carne. Dimorano nella terra, ma hanno la loro cittadinanza nel cielo. Obbediscono alle leggi stabilite, e con la loro vita superano le leggi.

Amano tutti, e da tutti vengono perseguitati. Non sono conosciuti, e vengono condannati. Sono uccisi, e riprendono a vivere. Sono poveri, e fanno ricchi molti; mancano di tutto, e di tutto abbondano. Sono disprezzati, e nei disprezzi hanno gloria. Sono oltraggiati e proclamati giusti. Sono ingiuriati e benedicono; sono maltrattati ed onorano. Facendo del bene vengono puniti come malfattori; condannati gioiscono come se ricevessero la vita. Dai giudei sono combattuti come stranieri, e dai greci perseguitati, e coloro che li odiano non saprebbero dire il motivo dell'odio.

A dirla in breve, come è l'anima nel corpo, così nel mondo sono i cristiani.

Frasi tratte dalla "Lettera a Diogneto", II Secolo d.C.

domenica, settembre 16, 2012

Fede e opere

Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprov­visti del cibo quotidiano e uno di voi dice loro: «Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi», ma non date loro il necessario per il corpo, a che cosa serve? Così anche la fede: se non è seguita dalle opere, in se stessa è morta. Gc 2, 15-17

venerdì, settembre 14, 2012

Voler il bene

Non sempre è facile "voler bene" ad ogni persona. Ma è sempre possibile, giusto e bello "volere il suo bene". E adoperarsi per quello.     P.Angelo Grande

 

mercoledì, settembre 12, 2012

Verità e intolleranza

"L'idea di verità e di intolleranza oggi sono quasi completamente fuse tra loro, e così non possiamo più credere affatto alla verità o parlare della verità (…). Nessuno può dire: ho la verità – questa è l'obiezione che si muove  - e, giustamente , nessuno può avere la verità. È la verità che ci possiede, è qualcosa di vivente! Noi non siamo suoi possessori, bensì siamo afferrati da lei (…). Come nessuno può dire: ho dei figli – non sono un nostro possesso, sono un dono di Dio ci sono dati per un compito – così non possiamo dire. Ho la verità, ma la verità è venuta verso di noi e ci spinge. Dobbiamo imparare a farci muovere da lei, a farci condurre da lei. E allora brillerà di nuovo: se essa stessa ci conduce e ci compenetra".             Benedetto XVI: 2 sett.2012

Dio con noi

«A lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa Dio con noi. Egli viene dove volete, dove vi piace, avendo preso dimora con voi: in casa vostra, in fabbrica, in piazza. Ovunque andiate, Egli vi segue: anzi, ci ha preceduto. Egli occupa ogni cosa nostra, e ogni nostra abitazione, da quando si è fatto uomo per stare con noi. Rispetto a lui niente è conclusivo, niente vano, anche il più vuoto camminare, anche il più smarrito. Egli ci attende e ci raggiunge, ci rampogna e ci consola, sta all'avanguardia e alla retroguardia, a seconda del nostro camminare a ritroso o in armonia con noi stessi. Egli cammina con ognuno su tutte le nostre strade.          Don Primo Mazzolari, Il compagno Cristo; Impegno con Cristo.

lunedì, settembre 10, 2012

Gli uomini dopo la venuta di Cristo

Attraverso la Passione e il Sacrificio salvati a dispetto del loro essere negativo; bestiali come sempre, carnali, egoisti come sempre, interessati e ottusi come sempre lo furono prima, eppure sempre in lotta, sempre a riaffermare, sempre a riprendere la loro marcia sulla via illuminata dalla Luce; spesso sostando, perdendo tempo, sviandosi, attardandosi, tornando, eppure mai seguendo un'altra via. T.S.Eliot, Cori da "La Rocca"

domenica, settembre 09, 2012

Tu siediti qui, comodamente

Supponiamo che, in una delle vostre riunioni, entri qualcuno con un anello d'oro al dito, vestito lussuosamente, ed entri anche un povero con un vestito logoro. Se guardate colui che è vestito lussuosamente e gli dite: «Tu siediti qui, comodamente», e al povero dite: «Tu mettiti là, in piedi», oppure: «Siediti qui ai piedi del mio sgabello», non fate forse discriminazioni e non siete giudici dai giudizi perversi? Gc 2, 2-4