lunedì, marzo 31, 2008

venerdì, marzo 28, 2008

La vita non è uno scherzo

La vita tu la prenderai sul serio
come fa uno scoiattolo, per esempio,
senza aspettarsi niente di fuori e d'aldilà.
Non dovrai fare nient'altro che vivere.
La vita non è uno scherzo,
la prenderai sul serio, ma sul serio a tal punto,
che addossato al muro, per esempio,
con le mani legate, o in un laboratorio,
con grandi occhiali,
tu morirai perché vivano gli uomini,
gli uomini di cui non avrai neppure visto il viso
e morirai, pur sapendo
che niente è più bello, niente è più vero che la vita.
Tu la prenderai sul serio, ma sul serio a tal punto
che a settanta anni, per esempio,
pianterai degli ulivi, non perché restino ai tuoi figli,
ma perché non crederai alla morte, pur temendola,
ma perché la vita peserà più forte sulla bilancia.

N. Hikmet

giovedì, marzo 27, 2008

Cambiare

Tutti gli uomini pensano di cambiare il mondo,
però nessuno pensa di cambiare se stesso.

Tolstoj

mercoledì, marzo 26, 2008

Sentinella

Il Profeta fa da sentinella:
vede l'ingiustizia,
la denuncia
e richiama il progetto originario di Dio

Ezechiele 3, 16-18

martedì, marzo 25, 2008

venerdì, marzo 21, 2008

Coraggio gente!

Coraggio, gente!
La Pasqua ci dice
che la nostra storia ha un senso,
e non è un mazzo di inutili sussulti.
Che quelli che stiamo percorrendo
non sono sentieri ininterrotti.
Che la nostra esistenza personale
non è sospesa nel vuoto
né consiste in uno spettacolo senza rete.
Precipitiamo in Dio.
In lui viviamo,
ci muoviamo ed esistiamo.
Coraggio, gente!
La Pasqua vi prosciughi
i ristagni di disperazione
sedimentati nel cuore.
E, insieme al coraggio di esistere,
vi ridia la voglia di camminare
Don Tonino Bello

giovedì, marzo 20, 2008

Catino d'acqua sporca

Se dovessi scegliere
una reliquia della tua Passione,
prenderei proprio quel catino
colmo d'acqua sporca.
Girare il mondo con quel recipiente
e ad ogni piede
cingermi dell'asciugatoio
e curvarmi giù in basso,
non alzando mai la testa oltre il polpaccio
per non distinguere
i nemici dagli amici,
e lavare i piedi del vagabondo,
dell'ateo, del drogato,
del carcerato, dell'omicida,
di chi non mi saluta più,
di quel compagno per cui non prego mai,
in silenzio,
finché tutti abbiano capito nel mio il tuo amore.

Madeleine Delbrel

mercoledì, marzo 19, 2008

Una Madre

Ho pensato a te, Maria,
e la mia solitudine si è fatta meno pesante.
Ho pensato alla tua vita in quegli anni,
quando sembrava che tutti
ti avessero dimenticata.
Anche tuo Figlio.
Sembrava che lui il mondo
lo stesse salvando da solo.
Invece tu eri presente ad ogni istante.
Eri presente nel suo cuore
quando parlava e quando taceva.
Quando pregava e quando agiva.
Quando ammaestrava e quando guariva...
Ho pensato a te, Maria.
E ho scoperto che una madre
non è mai tanto «sulla breccia»,
come quando si crede inutile.
Perché la sua missione esteriore finisce.
E comincia quella della presenza
silenziosa, discreta.
Che sa sparire per anni.
E ricomparire al momento in cui
tutti gli altri abbandonano... tradiscono.
Una presenza tanto più viva,
in quanto non chiede nulla per sé.
Né tempo, né attenzioni.
E neppure il ricordo.
Oggi ho pensato a te, Maria.
E ho capito il valore
di questa mia vita,
fatta di attese, di discrezione,
di apparente dimenticanza.
Una vita fatta solo d'amore.

  Annie Cagiati

martedì, marzo 18, 2008

Ci sono uomini

Ci sono uomini
che lottano un giorno,
e sono bravi.

 Ci sono uomini
che lottano un anno,
e sono più bravi.

 Ci sono uomini
che lottano molti anni,
e sono ancora più bravi.

 Però ci sono quelli
che lottano tutta la vita:
di essi non se ne può
fare a meno.

 Bertold Brecht

lunedì, marzo 17, 2008

Nei suoi mocassini

Non condannerò mai un mio fratello fino a quando avrò camminato per un miglio nei suoi mocassini
detto indiano

venerdì, marzo 14, 2008

Giovani, pensateci!

Giovani, pensateci!
Voi siete destinati, che lo vogliate o no,
ad essere la più infelice di tutte le generazioni umane,
o la più felice di tutte.
Sarete i più infelici se, stupidi come in così larga misura
siamo stati noi prima di voi,
contribuirete a lasciarvi trascinare nell'insulsaggine
e nella vergogna dell'idolatria di voi stessi,
a credere che la gioia di vivere sia: Io, Io, Io,
la Mia camera, la Mia fortuna, i Miei soldi...
Guai a voi se vi trovaste ancora
in questo accecamento, in questo abominio!
Guai a voi, perché se fino a ieri
qualcuno ha potuto credere di poter conservare
il proprio benessere materiale pensando solo a sé,
per voi - ed è la vostra fortuna - questo è finito.
Ma voi potrete essere i più felici
tra i figli dell'uomo, tra i figli di Dio,
se finalmente capirete che la felicità di vivere
sta nel cercare la propria gioia
mettendosi al servizio della gioia di tutti.
Se finalmente capirete che il modo di impegnare la vita
è AMARE il prossimo come se stessi,
vale a dire servirlo prima di me,
se è meno felice di me.

  Abbè Pierre

giovedì, marzo 13, 2008

Fiducia

Sii con Dio come l'uccello che sente tremare il ramo e continua a cantare, perché sa di avere le ali.

martedì, marzo 11, 2008

Buone maniere

Il compito più difficile per i bambini
è imparare le buone maniere, senza vederle applicate.

Ed. Domenicana italiana

lunedì, marzo 10, 2008

Non so come dipingerti

Sono tuo figlio
in terra
e cammino con fatica.

Tu m'hai riempito le mani
di colori, di pennelli
ed io non so
     come dipingerti…

 Forse sarai Tu a fare
che il mio quadro
s'illumini.

 Marc Chagall

venerdì, marzo 07, 2008

Cattedrale tra le sbarre

Ogni volta che posso faccio visita ai prigionieri, ai detenuti.
Li sento come fratelli.
Dico loro molto sinceramente che avrei potuto essere al loro posto e loro al mio…
Io sono sempre stata molto fortunata
e mi chiedo come avrei potuto commettere un crimine
– non potevo, ero protetta –
mentre altri sono stati quasi preparati al crimine;
è ciò che dico loro quando arrivo e li guardo,
li abbraccio tutti prima di andarmene.
Li abbraccio tutti, dicendo loro che mi sento come una buona vecchia nonna.
Anch'essi mi abbracciano.
Ed è molto bello.
Quando lascio una prigione
è come se lasciassi una cattedrale
in cui ho pregato veramente
tuffandomi nella bellezza in modo profondo.

Suor Emmanuel Cinquin

giovedì, marzo 06, 2008

Vivere

Dobbiamo imparare a declinare per intero il verbo vivere:
"io vivo", ma anche: "tu vivi, egli vive… essi vivono"

mercoledì, marzo 05, 2008

Un quarto d'ora di ritardo

A Emmaus la Provvidenza ci ha sempre dato ciò che è veramente necessario…
con un quarto d'ora di ritardo…
per non trasformarci in bambini viziati.

Abbé Pierre

martedì, marzo 04, 2008

L'esperienza

L'esperienza non è ciò che accade a una persona, ma ciò che una persona decide di fare con ciò che le accade.
Aldous L. Huxley

lunedì, marzo 03, 2008

Agli occhi di Dio

Anche se scrivete solo una lettera ad un cieco, o se vi sedete ad ascoltare una persona, o imbucate la sua corrispondenza, o fate visita a qualcuno o gli portate un fiore o gli lavate la biancheria o gli pulite la casa: piccole cose, ma agli occhi di Dio tutto è grande. La povertà più grande che c'è nel mondo non è la mancanza di cibo ma quella d'amore. C'è la povertà della gente che non è soddisfatta da ciò che ha, che non è capace di soffrire, che si abbandona alla disperazione. La povertà di cuore spesso è più difficile da combattere e sconfiggere.     Madre Teresa