giovedì, ottobre 31, 2024

Ostinatamente presenti

Diceva che davvero bisogna amare i defunti

perché proprio loro sono ostinatamente presenti

non si addormentano

hanno il tempo tondo quindi non hanno fretta

tranquilli perché non hanno esaurito niente

neanche in caso d'incendio salterebbero in piedi

non mandano giù come noi il senso intimorito

non si fingono né migliori né peggiori

non pronunciamo su di loro migliaia di sentenze

sempre gli stessi come l'ontano verde fino all'ultimo

conoscono perfino l'indirizzo privato di Dio

non declamano sull'amore

ma aiutano a trovare gli oggetti smarriti

non invecchiano ringiovaniti dalla morte

non spaventano con un vuoto pieno di erudizione

non uniscono santità e appetito

più vicini di quando se ne andavano per un attimo

passando accanto con il corpo non visto

hanno salvato assai più di un'anima

 

Jan Twardowski

mercoledì, ottobre 30, 2024

Ora, adesso

Se lei (la morte) non ci fosse

probabilmente non concluderemmo niente

nella nostra vita,

perché tanto c'è sempre un domani.

La morte invece ci fa sapere

che non c'è sempre un domani,

che se vogliamo fare qualcosa,

il momento giusto è "ora"!

 

Sammy Basso

martedì, ottobre 29, 2024

I migliori

Nel lavoro, ma ancora di più nella vita,

sono sempre stato attratto dai migliori.

Quelli che hanno qualcosa da dire,

perché quasi sempre hanno anche qualcosa da dare.

Quelli che sono disposti a cambiare idea,

che preferiscono i dubbi alle certezze,

che parlano piano e pensano forte.

I migliori sono loro,

quelli che hanno il dono della sintesi,

perché l'emozione è sintesi,

e saperla provocare è la dote più bella del mondo.

Quelli che sanno piangere,

che non è un gesto che indica debolezza:

piangere - fin da quando nasci - è un segno che sei vivo.

I migliori sono quelli che non danno mai giudizi

se non conoscono a fondo quello di cui si parla.

E quelli che di fronte a un problema,

anziché accusare chi lo ha creato,

si domandano come possono impegnarsi a risolverlo

senza danneggiare gli altri.

Non sono pochi i migliori, ma è difficile trovarli.

Perché chi ha qualcosa in più,

di solito viaggia sottovento e non fa rumore.

Li ho cercati sempre i migliori,

per capire se potevo migliorare me stesso.

Non so se ci sono riuscito,

ma non ho sprecato comunque nemmeno un'ora

perché ho conosciuto persone belle,

e ho sentito parole affascinanti.

Cosa puoi chiedere di più al tuo tempo?

Nulla, credo.

Anche perché le persone belle,

spesso ti capitano per caso.

E per fortuna, qualche volta,

non ti lasciano più.


Alberto Caprotti, Avvenire

lunedì, ottobre 28, 2024

Il lavoro

Il lavoro

compiuto senza impegno,

senza interesse,

senza cura dei piccoli particolari,

non merita di essere umano.

 

Fernandez Carvajal

domenica, ottobre 27, 2024

Come un agnello

Non perché sei risorto dal sepolcro
non perché sei asceso al cielo
ma perché Ti hanno fatto lo sgambetto
Ti hanno spogliato nudo
perché in croce hai ripiegato il collo come un airone
perché sei morto come un Dio che non assomiglia a un Dio
senza medicine e panno molle sulla testa
perché i Tuoi occhi erano più grandi della guerra
come quelli dei caduti in trincea con il nontiscordardimé -
perché sporco di lacrime Ti alzo
sempre durante la Messa
come un agnello al quale tirano le orecchie.

 

Jan Twardowski

sabato, ottobre 26, 2024

La nostra parte

Il marciume che c'è negli altri

c'è anche in noi,

continuavo a predicare;

e non vedo nessun'altra soluzione,

veramente nessun'altra,

che quella di raccoglierci in noi stessi

e di strappar via il nostro marciume.

Non credo più

che si possa migliorare qualcosa

nel mondo esterno

senza aver fatto prima la nostra parte

dentro di noi.

È l'unica lezione di questa guerra:

dobbiamo cercare in noi stessi,

non altrove.

 

Etty Hillesum (giovedì pomeriggio, 19 febbraio 1942, ore due)

venerdì, ottobre 25, 2024

giovedì, ottobre 24, 2024

La propria strada

Noi che siamo stati nei campi
di concentramento
ricordiamo gli uomini che andavano
da una baracca all'altra confortando
i compagni e regalando l'ultima
crosta di pane.
Forse non erano molti, ma bastavano
a ricordarci che tutto si può portare
via a un uomo tranne una cosa:

l'ultima delle libertà umane,

che è quella di decidere
la propria linea di comportamento

in qualunque circostanza

e di seguire la propria strada.


Viktor Frankl

mercoledì, ottobre 23, 2024

In silenzio

Il filosofo Pascal era convinto

che le nostre vere disgrazie

derivano dal non essere capaci

di stare in silenzio in una stanza

a riflettere almeno qualche minuto

ogni giorno.

 

Leonardo Sapienza

martedì, ottobre 22, 2024

Morire con garbo

Morite pure, va bene, ma non lo fate

proprio quando è iniziata l'estate!

Perché allora ognuno pensa alle vacanze:

a Mombasa, a Majorca o in Provance.

Se proprio allora io muoio, con certezza

sarebbe una vera e propria sgarbatezza!

Bisogna morire con garbo. Chi è garbato

non muore certo in autunno inoltrato.

Non vorrei che al funerale quelli arrivati

mi mandassero al diavolo tutti inzuppati,

che si prendessero un solenne raffreddore,

per avermi compianto un paio d'ore.

Morire con tatto! Sarebbe un bel guaio

Se il funerale si svolgesse a gennaio.

O a febbraio, quando il freddo più si sente,

e all'idea del funerale trema la gente.

Non voglio che le persone commosse,

abbiano per questo le orecchie tutte rosse.

A primavera è il momento più adatto,

perché un malato grave muoia con tatto,

il vento di primavera il verde accarezza

e spazza via il lutto e la tristezza.

E la morte sembra un'inezia. Con coraggio

cercherò di rinviarla a metà maggio.

 

Jan Brzechwa, "Morire con tatto" tradotto da Paolo Statuti

lunedì, ottobre 21, 2024

Sta tranquilla!

Il disagio di quando non siamo neanche liberi di soffrire in pace, costretti ad una forzata serenità dall'imperativo "Sta' tranquillo!" scandito da parenti e amici. Una frase apparentemente innocua ma violentissima. La ribellione allo "Sta tranquilla!" è progressivamente sempre più consapevole. Che succede quando non solo non posso, ma neanche voglio stare tranquilla? Quando accetto di affondare negli strati più profondi di me, in zone di inconsapevolezza in cui ho paura, ma anche desiderio, di avventurarmi?  Chandra Livia Candiani, "I visitatori celesti" (Torino, Einaudi, 2024)

domenica, ottobre 20, 2024

Se non sai aspettare

Quando preghi devi aspettare

ogni cosa ha il suo tempo

lo sanno i profeti

continua a chiedere e lascia ogni aspettativa

l'inesaudito matura nel futuro

l'inavverato

è lì per accadere

il Signore sa già tutto anche in piena notte

dove corrono frenetiche le formiche

l'amore crederà l'amicizia comprenderà

non pregare se non sai aspettare.

 

Jan Twardowski

 

sabato, ottobre 19, 2024

Speranza

Sognare qualcosa di improbabile
ha un proprio nome.
Lo chiamiamo speranza.

Jostein Gaarder

venerdì, ottobre 18, 2024

Chi si contenta...

Invece è sempre valida e forte la convinzione che sia meglio la delusione rispetto al rimpianto, se non altro perché regala la consolazione di averci provato. E la consapevolezza di sapere che chi si accontenta forse gode, ma solo un po'. Quando chiedevano a Madre Teresa perché fosse rimasta a Calcutta, lei rispondeva: c'è sempre un posto dove puoi essere straordinario. Ecco, se ognuno pensasse di poter davvero lasciare un segno del proprio passaggio, anche piccolo se non straordinario, forse nel mondo ci sarebbero più bellezza e meno squallore.

 

Alberto Caprotti

giovedì, ottobre 17, 2024

Né, l'uno né l'altro

Invece ci sono persone che non hanno mai voglia di niente, e purtroppo non sono poche. Non sanno da che parte girarsi, non sanno che farsene neppure del tempo. Non sono mai contente di nulla, che poi è una delle più grandi povertà del mondo. Galleggiano nel limbo, vivono in grigio, ormai non sanno più se ridere o piangere, e nel dubbio non fanno né l'uno né l'altro. Non rischiano, vegetano. Confondono la felicità con quello che desiderano senza apprezzare il bello e il buono che hanno a portata di mano ogni giorno. Alberto Caprotti


martedì, ottobre 15, 2024

Disuguaglianze

La vita dei ricchi diviene sempre più fisicamente e socialmente separata

da quella del ceto medio e dei poveri. I ricchi dell'America Latina o dell'Africa

- che vivono in quartieri e compound rigidamente chiusi e spesso militarmente presidiati -

possono trovarsi su un pianeta diverso da quello in cui vive la "gente normale".

Ma anche dove i quartieri dei ricchi e quelli degli "altri" sono separati

solo dall'incerto confine di una strada o di un giardino,

i mondi degli uni e degli altri possono essere tra loro alieni.

Gli invisibili confini della disuguaglianza, non meno di quelli visibili,

rendono più difficile il coinvolgimento dei ricchi nelle politiche di aiuto ai poveri.

La disuguaglianza può ispessire lo schermo che permette di non vedere la povertà

e conduce a non curarsene senza troppi rimorsi di coscienza.


Andrea Boitani

lunedì, ottobre 14, 2024

Fraternità

Se si definisce la fraternità nei suoi effetti occorre subito dire che essa è la resistenza alla crudeltà del mondo. Perché da quando c'è l'umanità Polemos, il demone della guerra, è presente e si manifesta nella rivalità che giunge alla negazione, all'uccisione dell'altro come rivela il fratricidio di Abele da parte di Caino. Dalla prefazione di Papa Francesco al libro di Enzo Bianchi "Fraternità" (Einaudi, collana Frontiere, 2024).

domenica, ottobre 13, 2024

Aspirazione primordiale

Chi si mette in ricerca, vuol dire che si sente distante, vive una profonda nostalgia verso un luogo, una dimensione che gli manca. La vita terrena è caduca, c'è la malattia, c'è la morte. Anche inconsapevolmente, ognuno aspira a tornare verso l'origine, quella sorgente da cui tutto proviene. Antonella Lumini, "Monachesimo interiorizzato. Tempo di crisi, tempo di risveglio" (Paoline, 2021)

sabato, ottobre 12, 2024

Un po' qui, un po' là

Quindici secondi di purezza lì,

altri dieci secondi là:

con un po' di fortuna nella mia vita,

quando la lascerò,

ci sarà abbastanza purezza

da costituire un'ora.


Christian Bobin

venerdì, ottobre 11, 2024

Abbraccio più grande

Un uomo e una donna non reggono da soli a volersi bene a lungo, se non fanno esperienza di un abbraccio più grande, di una compagnia più grande, di una cerchia di amici che sorregge e conforta. Franco Nembrini

giovedì, ottobre 10, 2024

Incarnare l'amore

Le coppie di sposi mi colpiscono – lo dico sinceramente – per il loro coraggio e mi stanno insegnando cosa vuol dire dare la vita per un altro. Resto sempre meravigliato del loro desiderio di giocarsi la propria vita sulla vita di un altro: un altro che può sempre cambiare, tradire, venire meno. Sposarsi vuol dire limitare la propria vita: lasciare che l'altro diventi un confine per me. Vuol dire ritrarsi e fare spazio a un altro. Vuol dire accettare di essere tirati fuori ogni giorno dal proprio egoismo radicale. In altre parole, sposarsi vuol dire incarnare l'amore! Gaetano Piccolo

mercoledì, ottobre 09, 2024

Pazienza

Come può una società - che si fonda su sughi pronti, ricette di torte veloci, cene surgelate e fotocamere istantanee - insegnare la pazienza ai suoi giovani? Paul Sweeney


martedì, ottobre 08, 2024

Misericordia

Si condannano persone senza colpa ogni volta che l'amore non viene prima, quando pensiamo solo alla nostra rivalsa e alla nostra vittoria, quando l'egoismo viene prima. La giustizia è un grido che si eleva per amore, le leggi custodiscono l'amore e si deve lottare sempre per esse, anche pagandone il prezzo, però tutto e sempre per custodire il primato della misericordia. https://www.missionaridellavia.net/#/

lunedì, ottobre 07, 2024

Chi vuoi essere

Innanzitutto dì a te stesso chi vuoi essere;

poi fa' ogni cosa di conseguenza. 

 

Epitteto

domenica, ottobre 06, 2024

Giustizia

Se tutti avessero

quattro mele ciascuno

se tutti fossero forti come cavalli

se tutti fossero egualmente inermi

in amore

se ognuno avesse le stesse cose

nessuno sarebbe utile a nessuno

 

Grazie perché la Tua giustizia

è ineguaglianza

quello che ho e quello che non ho

persino quello che non ho

a chi dare

è sempre utile a qualcuno

 

è notte perché poi sia giorno

buio perché splenda una stella

c'è l'ultimo incontro e la prima

separazione

 

preghiamo perché altri

non pregano

crediamo perché altri non credono

moriamo per coloro

che non vogliono morire

amiamo perché ad altri

si è raffreddato il cuore

 

una lettera avvicina perché un'altra allontana

gli ineguali hanno bisogno

gli uni degli altri

è più facile per loro capire

che ognuno è per tutti

e cogliere l'insieme.


Jan Twardowski

sabato, ottobre 05, 2024

Ce ne sarà abbastanza per tutti

Siamo al paradosso,

l'unguento miracoloso che unirà

finalmente davvero l'Europa non saranno i diritti,

le lezioni dei padri fondatori, vincoli fiscali, legali, educativi:

sarà l'integrazione del complesso militar-industriale,

nemico fuori portata di tutti i volenterosi pacifismi.
È tutta una faccenda di soldi, di arraffare un gigantesco affare.

Mentre si chiudono le catene di montaggio delle automobili

e si raddoppiano quelle dei Leopard corrazzati,

il manager sintetizza siccitoso: «Ce ne sarà abbastanza per tutti».


Domenico Quirico, La Stampa, 16 settembre 2023

venerdì, ottobre 04, 2024

Palcoscenico

Tutto il mondo è un palcoscenico.
E tutti, uomini e donne, non sono che attori.
Hanno le loro entrate e le loro uscite;
ciascuno nella sua vita recita diverse parti.


William Shakespeare

giovedì, ottobre 03, 2024

Bomba intelligente

Carissima bomba, ti prego, lasciaci in pace.

Carissimo razzo, non esplodere.

Non obbedite alla mano dell'odio.

Vi esorto perché le altre orecchie si sono tappate,

e i cuori dei responsabili si sono induriti,

e la brutalità nel trattare tra le persone si è diffusa,

quindi, ascoltatemi voi vi supplico.

Vi chiamano bombe intelligenti,

siate più intelligenti di quelli che vi stanno usando.

Non è rimasto chi ammazzare.


Padre Toufic, guardiano del convento francescano di Tiro,

nel sud del Libano, la struttura attualmente ospita un centinaio di rifugiati.

(L'Osservatore Romano, 30 settembre 2020)

mercoledì, ottobre 02, 2024

Angeli

Angeli,
che chiudete le porte del sogno,
angeli,
che aprite le nostre speranze,
angeli
che non avete terra né riposo mai
in quanto l'amore
è il lungo riposo del sogno.
Angeli,
che riposate in Dio
e siete la dinamica del suo pensiero,
ascoltate il sollievo della terra
e il respiro della materia,
l'ombra della luce,
il colpo della dura disperazione.

Angeli
che portate ovunque il pane celeste
e le cui labbra non sono mai
state baciate
nemmeno dal pensiero.
Voi non avete labbra né cuore
eppure siete un sogno
del purissimo amore.
Il vostro mistero è nel volo.
Ogni volta che Dio pensa
crea un angelo e lo deforma
a seconda del suo pensiero.
Noi uomini della terra
siamo deformati da voi,
siamo gobbi, storpi, silenziosi amanti,
non avremo mai il vostro distacco
dalla terra e dal cielo.

 

Alda Merini, in Magnificat

martedì, ottobre 01, 2024

Coesistiamo

Il dialogo non è la trasmissione di un contenuto, né tantomeno la definizione sempre più specialistica di termini che informano su qualcosa; è la qualità della nostra relazione con l'altro e quindi del nostro essere nel mondo, del nostro essere inter-indipendenti. Noi, esseri viventi che siamo "mancanza d'essere", esistiamo perché coesistiamo, perché dialoghiamo. Johnny Dotti - Mario Aldegani