martedì, settembre 16, 2025

Gaza

Non riporta in vita i morti,

ma restituisce i loro nomi,

i loro volti e i piccoli sogni a loro rubati.

In un mondo che cerca di cancellare i palestinesi,

la poesia emerge per rimodellarli come esseri umani.

La poesia da sola non basta, ma è essenziale.

È il filo sottile tra l'oblio e il ricordo,

tra la resa e la resistenza.

È la testimonianza che non può essere cancellata,

anche se i massacri continuano

e le case crollano sui loro abitanti.

La poesia non salva le anime,

ma le rende immortali.


Hend Joudah

"Il loro grido è la mia voce. Poesie da Gaza" (Fazi editore, pagg. 156, € 12)

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