Piangere non è solo soffrire;
è anche rendere la propria sofferenza visibile,
conoscibile, accessibile agli altri.
È mostrarsi vulnerabili, e questo non ci piace molto:
è spesso da altre persone che, direttamente o indirettamente,
viene la nostra pena o il nostro dolore,
e non amiamo farglielo vedere.
Ma piangere è anche mostrarsi disponibili alla consolazione:
dagli altri non ci viene solo il dolore,
ma anche quelle consolazioni e incoraggiamenti
che sembrano così insignificanti quando siamo noi a dispensarli
e così preziosi quando li riceviamo.
Piangere significa credere che può arrivare una consolazione.
Piangere significa credere che può arrivare una consolazione.
Piangere significa avere fiducia.
Adrien Candiard
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