domenica, aprile 10, 2022

Senza asinello né bue

Nel gelo del disamore…

senza asinello né bue…

Quanti, con le stesse sue

fragili membra, quanti

suoi simili, in tremore,

nascono ogni giorno in questa

Terra guasta! …

Soli

e indifesi, non basta

a salvarli il candore

del sorriso.

La Bestia

è spietata. Spietato

l'Erode ch'è in tutti noi.

Vedi tu, che puoi

avere ascolto. Vedi

almeno tu, in nome

del piccolo Salvatore

cui, così ardentemente, credi

d'invocare per loro

un grano di carità.

A che mai serve il pianto

– posticcio – del poeta?

Meno che a nulla. È soltanto

fatuo orpello. È viltà.

 Giorgio Caproni

 

 

 

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