venerdì, luglio 17, 2020

Scritture

Mi piace che indichiamo la Bibbia con il termine "Scritture". Da un lato, rende giustizia al plurale della biblioteca che la parola Bibbia racchiude, dicendo che questo libro è una raccolta di libri e che ci sono mille voci che frusciano senza dubbio stupite dall'acustica singolare che la moltitudine dà a ciascuno. D'altra parte, dire "scritture" piuttosto che "libro" sottolinea il gesto più che l'oggetto. Sull'intenzione più che sul risultato. Dire "le Scritture" significa dire un processo ancora in atto, un movimento perpetuo. Mi sembra l'ospitalità sensibile al Vangelo, l'ospitalità per il lettore, una parte interessata al movimento perpetuo delle Scritture, un invito al gesto di scrivere questa folle storia che è incredibilmente nostra. Marion Muller-Colard

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