venerdì, marzo 07, 2008

Cattedrale tra le sbarre

Ogni volta che posso faccio visita ai prigionieri, ai detenuti.
Li sento come fratelli.
Dico loro molto sinceramente che avrei potuto essere al loro posto e loro al mio…
Io sono sempre stata molto fortunata
e mi chiedo come avrei potuto commettere un crimine
– non potevo, ero protetta –
mentre altri sono stati quasi preparati al crimine;
è ciò che dico loro quando arrivo e li guardo,
li abbraccio tutti prima di andarmene.
Li abbraccio tutti, dicendo loro che mi sento come una buona vecchia nonna.
Anch'essi mi abbracciano.
Ed è molto bello.
Quando lascio una prigione
è come se lasciassi una cattedrale
in cui ho pregato veramente
tuffandomi nella bellezza in modo profondo.

Suor Emmanuel Cinquin

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