Noi non siamo cristiani perché amiamo Dio.
Siamo cristiani perché crediamo che Dio ci ama.
Paul Xardel
Come nasce questo blog? Da Claudio che invia regolarmente una e-mail ai suoi amici con brani acchiappati qua e la. Testi che aiutano a riflettere a farsi delle domande o a cercare delle risposte non banali, non conformiste, non retoriche. Al mio invito di raccoglierle in un blog, Claudio ha risposto più o meno...." se vuoi pensaci tu" E io ho raccolgo la sfida!
Noi non siamo cristiani perché amiamo Dio.
Siamo cristiani perché crediamo che Dio ci ama.
Paul Xardel
I giorni più luminosi della nostra vita,
che sono sempre troppo pochi,
sono quelli in cui ci siamo sentiti compresi e stimati
non per i nostri meriti e demeriti ma perché qualcuno,
una moglie, un fratello, una madre, un amico,
ci ha amati nelle nostre imperfezioni, nei nostri limiti,
nelle nostre ambivalenze e ambiguità;
perché, in un giorno diverso, quella persona
ha visto il nostro cuore e la nostra sincerità.
Luigino Bruni, "Profezia è storia. Commento ai Libri dei Re" (Edb, 2022)
Ognuno di noi è fatto di incontri.
Incontri con persone amate,
vissute,
meditate,
ma anche solo incrociate,
annusate,
sfiorate,
come può succederti con la palla in campo:
non la prendi,
ma il sibilo del suo passaggio
è destinato a non lasciarti più.
Persone che ascolti,
nelle quali cerchi qualcosa,
un appiglio che ti suggerisca
o addirittura ti spieghi aspetti
o sfumature di te stesso.
Annalena Benini, "Annalena" (Torino, Einaudi 2023, pagine 152, euro 17.50)
Siamo poco legati alla terra e al cielo:
nei supermercati non ci sono stagioni
e il nostro ritmo circadiano
(l'orologio biologico che regola
le funzioni del corpo in base alla luce)
è in tilt
(siamo sempre in jet-lag a prescindere dall'ora legale...).
Delle stagioni ci rimane solo un sentimento,
un capolavoro di Vivaldi o una pizza?
A che prezzo?
Alessandro D'Avenia
La vita spirituale non è scientificamente misurabile
ma per via empirica possiamo affermare
che la grandezza della nostra fede
è inversamente proporzionale
all'ingombro del nostro ego.
Alberto Ravagnani
L'uomo di questi tempi ha fatto molti guadagni,
ma ha fatto anche la perdita più grande:
quella della meraviglia.
Ha perso la capacità di fare «Oh» con la bocca
e il cuore che cerca di scappare fuori
come un uccello dalla gabbia.
Questa perdita è un segno di vecchiaia;
forse adesso si nasce vecchi.
Vittorio Giovanni Rossi
Ricordati che l'uomo
non vive altra vita
che quella che vive
in questo momento,
né perde altra vita che
quella che perde adesso.
Marco Aurelio
Un dato odierno, reso noto dalla FAO, mi pare vergognoso:
842 milioni di persone soffrono di denutrizione cronica.
Ci sono folti gruppi di denutriti
in paesi che si definiscono cristiani, musulmani, buddisti...
A che serve una religione,
se i suoi seguaci non sono sensibili, alla fame altrui?
Che significato può avere l'adorazione che riserviamo a Dio,
se voltiamo le spalle al prossimo che non ha cibo?
Frei Betto, da Nigrizia, marzo 2008
L'amore è prima di tutto pazienza,
lunga pazienza
e solo le ininterrotte fedeltà
generano
i grandi amori
e le grandi opere.
Primo Mazzolari
Sono venuta per vedere cos'è la fede,
perché io sono atea.
Voglio vedere Dio
nel volto di coloro che credono.
A scuola per anni
mi hanno insegnato che Dio non esiste,
e che ciò che conta
è il nostro grande Paese.
Ora le cose sono cambiate,
molti ideali sono crollati
ed è rimasto il bisogno
di qualcosa di grande in cui credere.
Larissa, giovane ragazza bielorussa,
che partecipava al pellegrinaggio a piedi da Macerata a Loreto.
(Giorgio Paolucci su Avvenire)
Una metà del disastro dell'uomo moderno
consiste nel fatto che egli viene educato
a conoscere le lingue straniere
e a non capire gli stranieri.
Meglio oprando obliar,
senza indagarlo,
quest'enorme mister de l'universo.
Giosué Carducci
Chiunque,
di qualunque fede o anche di nessuna fede,
affronti la complessità dell'essere umano,
il processo dell'innamoramento,
la fatica di perdonare,
l'attraversamento di una crisi,
il tentativo di dare un senso alla propria vita,
è nostro alleato.
Se prestiamo attenzione
alla saggezza di questi nostri alleati,
c'è la possibilità di trovarli
aperti alla ricchezza della nostra fede.
Timothy Radcliffe, "Accendere l'immaginazione" (Emi)
Chissà perché
alla maggior parte della gente dà fastidio
che esista un misterioso creatore
che ha fatto qualsiasi cosa.
La maggior parte della gente
preferisce pensare che tutto c'è perché c'è,
senza farsi domanda alcuna,
anzi a volte gli viene da pensare
che si è fatta da sé e si inalbera,
si arrabbia, diventa violenta se per caso gli si fa notare
che bisognerebbe ringraziare di quello che siamo
e di quello che abbiamo.
Giacomo Poretti
L'Osservatore Romano, 11 novembre 2025
Questi adulti che denigrano i giovani
e intanto si vestono come loro,
li scimmiottano.
La mia convinzione è
che per amare la gioventù degli altri
bisogna aver amato la propria
quando era il momento.
Altrimenti è tutta una rivalsa,
una vendetta.
Kenobi Rikyu (Alessandro Zaccuri, Avvenire)
Le parole del "business" e le sue virtù stanno diventando
le buone parole e le virtù dell'intera vita sociale:
nella politica, nella sanità, nella scuola.
Merito, efficienza, competizione, leadership, innovazione
sono ormai le uniche parole buone di tutta la vita comune [...]
Ieri, oggi, sempre ci sono virtù essenziali
alla buona formazione del carattere delle persone,
che vengono prima delle virtù economiche e di quelle dell'impresa.
La mitezza, la lealtà, l'umiltà, la misericordia, l'ospitalità
sono virtù pre economiche, che quando sono presenti
consentono anche alle virtù economiche di funzionare.
Si può vivere senza essere efficienti e particolarmente competitivi,
ma si vive molto male, e spesso si muore,
senza generosità, senza speranza, senza mansuetudine.
Luigino Bruni
Ipocrisia,
questo sorriso che nasconde il pianto
Altro non è che maschera dipinta
Vorrei gridarlo che io sto fingendo
E che di gelosia io sto morendo.
Angela Luce, Ipocrisia
Il cristianesimo ringrazia per il dono dei nostri corpi,
vecchi o giovani, grassi o magri.
Il centro del nostro culto è l'Eucaristia,
il ringraziamento per il dono del corpo di Cristo.
I romanzieri possono educarci a questa gratitudine.
Amélie Nothomb, in un romanzo dal titolo Sete,
ci restituisce un Cristo umanissimo,
così umano che dobbiamo solo ringraziarla:
«Non lo ripeterò mai abbastanza;
avere un corpo è quanto di più bello possa mai capitare»
dice Gesù la vigilia della sua passione.
Timothy Radcliffe nella presentazione del libro di Lorenzo Fazzini "Dio è sempre fra le righe" (Ancora)
La farfalla non conta gli anni, ma gli istanti:
per questo il suo breve tempo le basta.
Proverbio africano
Al mondo che lascio vorrei dire: siate comprensivi,
anche con le persone che non conoscete,
e non sottovalutate la gravità della vulnerabilità psicologica,
anche se non è immediatamente visibile.
Ascoltate.
Ascoltate davvero.
E lasciate che le persone si esprimano,
senza giudicare immediatamente.
Ai curanti vorrei dire: abbiate il coraggio di mettervi in discussione.
E alle persone che si riconoscono in questa situazione
raccontate la vostra storia.
"Ultimo messaggio" di Siska De Ruysscher, 26 anni, fiamminga, morta domenica 5 novembre 2025 per eutanasia.
Sedendo una sera davanti alla porta della sua povera casa
dove ora ella vive da sola,
indicando le più grandi e le più piccole stelle sopra la sua testa,
disse queste parole:
"Il mondo è così bello, e io ho tanta pena di morire".
Non disse: "paura di morire ", ma "pena di morire",
come se la vita fatta di fatiche e sacrifici
ricevesse in quel momento, alla fine,
la grazia di un'ultima bellezza rivelata.
Era una casa come nessun'altra,
abitata da gente che sentiva pena
per dover lasciare la vita solo perché il mondo era bello.
José Saramago, citato da Giovanni Ricciardi, l'Osservatore Romano, 26 settembre 2025
Bisogna sentirli sempre,
ricordarli i tuoi morti,
perché sono alimento per la speranza.
Ti lega a loro una mutua appartenenza:
restare in rapporto con loro è essenziale
per alimentare la tua vita.
Se non ce la fai,
allora il peso della scomparsa dei tuoi cari
ti toglie la parola.
Poi, negli anni, ho visto la fatica passare di moda.
I genitori augurarsi che i figli ne fossero liberati o vaccinati,
come qualcosa da evitare, da rifuggire ogni volta che fosse possibile.
Ho visto la parola «fatica» assumere un significato solo negativo
e scomparire dal vocabolario quotidiano.
Tanto da chiedermi se ci sia mai stato davvero un tempo
in cui era interpretata in modo positivo.
Allora mi torna in mente mio zio Carlo che arriva in cima a un colle,
durante una gita in montagna.
È a torso nudo, ha dei pantaloni in velluto alla zuava,
una fascetta gialla sulla fronte e un asciugamano intorno al collo,
e tutto rosso in faccia dice: «Che bella fatica abbiamo fatto».
Mario Calabresi, "Alzarsi all'alba", Libri Mondadori
Il primo che vedo piangere
al mio funerale,
non gli rivolgo più la parola.
Stanlio (Stan Laurel - Arthur Stanley Jefferson ,16 giugno1890 – 23 febbraio 1965)
Ci sono persone che non sopportano l'idea di dover morire.
Provate a immaginare se un bel giorno
vi arrivasse un invito che stavate aspettando da moltissimo tempo,
da qualcuno che avevate tanto atteso di incontrare.
Una persona al fianco della quale avete tanto desiderato intrattenervi,
per stare a lungo tempo vicini a parlare.
Il giorno in cui quell'invito arrivasse,
quanto grande sarebbe la vostra gioia?
La morte è l'invito di Dio,
è con questa gioia in cuore che lo attendo.
So bene con quanta tenerezza Egli si prenda cura di me.
Per questo, quando finalmente riceverò il suo invito,
sarò felicissimo di accettarlo.
"Pensieri dal Nyokodö" di Paolo Takashi Nagai,
il medico che visse la devastazione della bomba atomica sulla città di Nagasaki
e diventò un punto di riferimento per la sua ricostruzione.
La mia fede mi dice
che Dio ha condiviso con il genere umano
la povertà, la sofferenza e la morte,
e questo può solo voler dire
che sono cose piene di dignità e di significato,
anche se crederlo
mette a dura prova la nostra fede.
Marilynne Robinson, "Lila" (Einaudi)