martedì, novembre 01, 2022

Crollo dei riti

Nel nome della modernità e del progresso si confezionano alibi su misura. Crollano i riti poetici. Le devozioni abitudinarie non rispettano più il calendario perché quel giorno hai da fare o vorresti fare altro. Se la tua scala dei valori e perciò delle priorità si scompone e ricompone al canto di effimere sirene, non c'è davvero eredità d'affetti che tenga. Insomma, quando un dovere diventa una scelta, allora vuol dire che il rito è morto e sepolto. Il rispetto per i propri defunti presuppone l'affetto per gli stessi in vita. E al di là della fede, scialuppa di salvataggio per ogni anima travolta dai cicloni generazionali, almeno il senso dell'eternità dell'amore vero. Alessandra Zavoli, Avvenire

 

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