venerdì, ottobre 14, 2016

Libertà, parità, fraternità

Caro Voltaire, hai curato la libertà,

ma trascurato parità e fraternità.

Libertà e relazione.

Se del relativo fai un assoluto, diventi idolatra.

È la morte tua e altrui.

Devi coniugare libertà con parità e fraternità.

Ma non solo nelle idee, che è già qualcosa.

Non ghigliottinarti:

la tua testa sia con il corpo, il tuo pensare con l'agire.

Non togliere all'umanesimo un Dio ignoto e sempre nuovo.

Questi apre l'uomo a libertà senza fine.

L'uomo è immagine di Dio.

Senza Dio diventa immagine di sé stesso.

Specchio che specchia sé stesso.

Nulla. O forse le cornici.

Eccoci al nodo:

Allora il Signore disse a Caino: Dov'è tuo fratello?

Egli rispose: Sono forse il responsabile di mio fratello? (Gn 4,9-10).

Il resto lo sai già.

Basta questo per capire la responsabilità.

Se ignoro l'altro come fratello,

crolla il castello di "libertà, parità, e fraternità".

Silvano Fausti, "Lettera a Voltaire. Contrappunti sulla libertà", Ed. Áncora


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