martedì, giugno 18, 2013

La città

Mi spaventa il traffico cittadino, mi spaventa la metropoli che ha perduto ogni fisionomia di luogo abitativo. Al punto che chi è abituato alle sue accelerazioni è a disagio in vacanza, ciondola smarrito, senza un programma di condivisione col luogo, con le persone. Vivere in città è immolarsi a una divinità di cui non ho alcuna fisionomia giustificativa.
Non si riuscirà mai a rendere umana una metropoli, è come voler suonare il violino nelle officine dell'Ilva. Chi lo sentirebbe?
Ermanno Olmi

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