martedì, marzo 31, 2009

Ascoltare

Dio ci ha dato due orecchie, ma soltanto una bocca, proprio per ascoltare il doppio e parlare la metà. Epitteto

domenica, marzo 29, 2009

Il cammino

Ho bisogno dello zaino e della pazienza del cammino.
Ho bisogno di avere sete e qualche volta di avere fame.
Ho bisogno che tutto questo mi strappi fuori dalle comodità in cui ogni giorno mi adagio.
Ho bisogno che tutto questo mi liberi dal dormiveglia e mi ridoni il gusto della vita.
Ho bisogno del silenzio, dei pezzi di strada senza parole,
per accorgermi che non devo avere paura di niente,
neanche della mia debolezza, perché c'è un amore che mi ama sempre.

giovedì, marzo 26, 2009

Anche colpa nostra

Quando questa vita finirà Dio ci potrà chiedere: "Che ne hai fatto di tuo fratello?". Non vorrei che solo allora qualcuno scoprisse il suo egoismo e di non aver saputo amare. Se questa gente muore è anche colpa nostra, non possiamo più mandare al denominatore comune le nostre responsabilità che ormai hanno nelle nostre coscienze un nome ed un cognome. Se non avremo nutrito chi ha fame, lo avremo ucciso. P.Ezechiele Ramin

martedì, marzo 24, 2009

E il cuore se ne va a pezzi

Non ci fidiamo più l'uno dell'altro. Vediamo agguati dappertutto. Il sospetto è divenuto organico nei rapporti col prossimo. Il terrore di essere ingannati ha preso il sopravvento sugli istinti di solidarietà che pure ci portiamo dentro. E il cuore se ne va a pezzi dietro i cancelli dei nostri recinti.      Don Tonino Bello

venerdì, marzo 20, 2009

Santa Collera

Qual è il compito del predicatore oggi? Dovrei rispondere Fede, Speranza, Carità. Sembra una bella risposta, ma vorrei dire piuttosto: Coraggio. Ma no, neppure questo è abbastanza provocatorio per costituire l'intera verità. Il nostro compito oggi è la Temerarietà, perché ciò di cui noi come Chiesa manchiamo non é certamente né di psicologia né di letteratura. Quello che a noi manca è una santa Collera, una santa Collera! La temerarietà che scaturisce dalla conoscenza di Dio e dell'umanità, la capacità di indignarsi quando la giustizia giace prostrata sulle strade e quando la menzogna furoreggia sulla faccia della Terra; una santa collera contro tutto ciò che nel mondo è ingiusto. La collera contro il saccheggio della Terra del Signore e la distruzione del mondo di Dio, la collera per l'indulgenza di tanti verso la Chiesa, che non si avvede di poter vivere solo grazie alla verità e ignora che la nostra paura sarà la morte di tutti noi. Quello che ci è necessario è di perseguire senza sosta quella temerarietà che saprà lanciare la sua sfida e di cercare di cambiare la storia umana fino a che essa giunga a conformarsi alle norme del Regno. Kaj Munk (pastore protestante danese, ucciso nel 1944)

 

 

 

giovedì, marzo 19, 2009

Pelagianesimo della carità

Dobbiamo liberarci dell'equivoco che la carità sia frutto del nostro "buon cuore", della nostra bontà, elaborazione delle nostre virtù, merito da vantare davanti a Dio. La carità non è qualcosa per cui Dio debba ringraziarci, ma un qualcosa per cui noi dobbiamo ringraziare Dio. Bisogna evitare il pelagianesimo della carità.

Don Tonino Bello – "Con viscere di misericordia", Ed. Insieme

mercoledì, marzo 18, 2009

Accoglienza

Accogliere non è per prima cosa aprire la porta della propria casa, ma aprire le porte del proprio cuore e perciò diventare vulnerabili. È uno spirito, un atteggiamento interiore. È prendere l'altro all'interno di se, anche se è sempre un rischio che disturba e toglie sicurezza: è preoccuparsi di lui, essere attenti, aiutarlo a trovare il suo posto...  Jean Vanier

martedì, marzo 17, 2009

Scrivimi

Se mi ami scrivimi.

E se non sai cosa dirmi,

scrivimi lo stesso

anche solo per dirmi

che non hai niente da dirmi,

ma scrivimi!

 

S.Gregorio da Nissa

lunedì, marzo 16, 2009

Opinione di Dio

É meglio non avere alcuna opinione di Dio,

piuttosto che averne una indegna di lui.

Francis Bacon

venerdì, marzo 13, 2009

La marionetta

Se per un istante Dio si dimenticasse che sono una marionetta di stracci e mi regalasse un tozzo di vita, probabilmente non direi tutto ciò che penso, però, in definitiva, penserei comunque tutto ciò che dico.

Darei valore alle cose, non per ciò che valgono, ma per ciò che significano.

Dormirei poco, farei correre di più la voce, capisco ora che per ogni minuto in cui chiudiamo gli occhi, perdiamo 60 secondi di luce.

Proseguirei dove gli altri si fermano, mi alzerei quando gli altri dormono.
Ascolterei quando gli altri parlano, e come gusterei un buon gelato di cioccolato.

Se Dio mi ossequiasse di un tozzo di vita, vestirei semplicemente, mi butterei sotto il sole, lasciando scoperto non solo il mio corpo ma anche la mia anima.
Dio mio, se io avessi un cuore, scriverei il mio odio sul ghiaccio, e attenderei che sparisca al sole.

Disegnerei con un sogno di Van Gogh sulle stelle un poema di Benedetti, ed una canzone di Serrat, sarebbe la serenata che offrirei alla luna.

Bagnerei con le mie lacrime le rose, per sentire il dolore delle loro spine, e il rosso bacio dei loro petali…

Dio mio se io avessi un tozzo di vita…

Non lascerei passare nemmeno un istante di vita senza dire alla gente che amo, che l'amo.
Convincerei ogni donna e uomo che sono i miei preferiti e vivrei innamorato dell'amore.
Agli uomini dimostrerei quanto si sbagliano: smettono di innamorarsi quando invecchiano, senza sapere che invecchiano quando smettono di innamorarsi.
A un bimbo darei ali, però lascerei che da solo impari a volare.

Ai vecchi insegnerei loro che la morte non arriva con la vecchiaia, ma con l'oblio.
Tante cose ho imparato da voi uomini…

Ho imparato che tutto il mondo vuole vivere sulla cima della montagna, senza sapere che la vera felicità sta nel modo di scalare la scarpata.

Ho imparato che quando un bimbo appena nato stringe con il piccolo pugno, per la prima volta, il dito di suo padre, lo coglie per sempre.

Ho imparato che un uomo solo ha il diritto a guardare ad un altro verso il basso quando deve aiutarlo a sollevarsi.

Sono tante cose che ho potuto imparare da voi, però alla fine non serviranno molto, perché quando guarderete dentro questo zaino, sfortunatamente starò morendo.

Di sempre ciò che senti e fai ciò che pensi.

Se sapessi che oggi sarà l'ultimo giorno in cui ti vedrò dormire, ti abbraccerei forte e pregherei il Signore affinché possa essere il guardiano della tua anima.

Se sapessi che questa è l'ultima volta che ti vedo uscire dalla porta, ti abbraccerei, ti bacerei, e ti richiamerei per dartene ancora.

Se sapessi che questa è l'ultima volta che ascolterò la tua voce, registrerei ogni tua parola per poter riascoltarla una ed un'altra volta all'infinito.

Se sapessi che questi sono gli ultimi minuti in cui ti vedo ti direi "ti amo" e non darei scioccamente per scontato che "già lo sai".

C'è sempre un domani e la vita ci da un'altra possibilità per fare bene le cose, ma se sbaglio e oggi e tutto ciò che mi resta, mi piacerebbe dirti che ti voglio bene, e che mai ti dimenticherò. Il domani non è assicurato a nessuno, giovane o vecchio. Oggi può essere l'ultimo giorno che vedi coloro che ami. Perciò non aspettare più, fallo oggi, perché se il domani non dovesse mai arrivare, sicuramente lamenterai il giorno che non hai preso tempo per un sorriso, un abbraccio, un bacio, e che sarai stato troppo occupato per concedere loro un ultimo desiderio. Mantieni coloro che ami vicini a te, di loro all'orecchio quanto ne hai bisogno, amali e trattali bene, prenditi tempo per dirgli "mi dispiace", "perdonami", "per piacere", "grazie", e tutte le parole d'amore che conosci.Nessuno ti ricorderà per i tuoi pensieri segreti.

Chiedi al Signore la forza e la saggezza per saperli esprimere; e dimostra ai tuoi amici quanto t'importano."

John Welch  "Lo Que Me Ha Enseñado la Vida"

giovedì, marzo 12, 2009

Superlativi

In questo mondo tutto teso al raggiungi­mento del successo, le nostre vite soggiac­ciono sempre più alla tirannia dei superla­tivi. Decantiamo il grattacielo più alto, il corridore più veloce, l'uomo più alto, il ponte più lungo, lo studente più brillante. (Noi, in Olanda, ci vantiamo dell'opposto: abbiamo la cittadina più piccola, la stradi­na più stretta, la casetta più piccola... e le scarpe più scomode). H.J.M. Nouwen

mercoledì, marzo 11, 2009

Sedere

Anche sul trono più elevato del mondo si é pur sempre seduti sul proprio sedere.   Montaigne

 

 

martedì, marzo 10, 2009

Se sei una brava persona

Se sei una brava persona, «come si deve», se la virtù ti riesce facile, stai in guardia! Molto ci si aspetta da coloro a cui molto è stato dato. Se scambi per tuoi meriti quelli che sono in realtà doni ricevuti da Dio tramite la natura, e se ti accontenti di essere semplicemente una brava persona, sei ancora un ribelle, e tutti quei doni non faranno che rendere la tua caduta ancora più terribile, la tua corruzione più intricata, il tuo cattivo esempio più disastroso. Il Diavolo un tempo era un arcangelo: le sue doti naturali erano superiori alle tue quanto le tue sono superiori a quelle di uno scimpanzé.   C.S. Lewis, Il cristianesimo così com'è, Adelphi, Milano 1997

lunedì, marzo 09, 2009

Il denaro

Il denaro è come il letame che non serve se non è sparso.

Francis Bacon

venerdì, marzo 06, 2009

Microcredito

Pensate al mondo ingiusto che abbiamo creato: ci vivono 6 miliardi di abitanti e possiamo dire con sicurezza che la metà non ha accesso ai servizi finanziari. Anche più della metà. E non bisogna andare in Bangladesh per rendersene conto. Guardatevi intorno in Italia: quante persone non hanno accesso ai servizi finanziari? È un problema di cui la religione si occupa da sempre, parlando dell'usura e del potere che ha di distruggere la vita delle persone. Lo dice chiaramente il Cristianesimo e ne parla anche l'Islam che condanna l'interesse perché è uno strumento di sfruttamento.

Ma mentre le religioni si preoccupano dell'usura, cos'hanno fatto le istituzioni finanziarie tradizionali e i governi?[…]

In un mondo in cui non puoi iniziare niente di nuovo senza soldi, dire che una persona non può avere credito è come condannarla a morte.[…]

Ma allora, perché non possiamo pensare di creare un mondo completamente libero dalla povertà? L'unica cosa che dobbiamo fare è aiutare le persone povere a tirare fuori le potenzialità e la creatività che hanno dentro.

A questo servono i piccoli prestiti.    Muhammad Yunus (Vita n°13 del 29-03-2002)

giovedì, marzo 05, 2009

Successo

Quando cominciamo ad attribuire troppo peso ai risultati del nostro lavoro, poco a poco maturiamo l'erronea convinzione che la vita sia una sorta di tabellone su cui qualcuno va elencando i nostri punti per poi decretare il nostro valore. E prima d'essercene resi conto appieno, abbiamo venduto le nostre anime ai tanti arbitri sempre pronti a fissarci un punteggio. Con ciò, ecco che non siamo più solo nel mon­do, ma anche del mondo. E diveniamo ciò che siamo per il mondo. Siamo intelligenti perché qualcuno ci attribuisce un quozien­te elevato. Utili perché qualcuno ci dice grazie. Simpatici perché piacciamo a qual­cuno. E importanti perché qualcuno ci re­puta indispensabili. In breve: valiamo per­ché abbiamo successo. E più permettiamo che i nostri traguardi – i risultati delle no­stre azioni – divengano i criteri della no­stra auto-stima, più finiamo per nuocerci sotto il profilo mentale e spirituale, sempre a chiederci se sapremo restare all'altezza delle aspettative che abbiamo creato con i nostri ultimi successi. Nella vita di molte persone si innesca così una sorta di circolo vizioso: le loro ansie crescono in modo direttamente proporzionale ai loro successi.

H.J.M. Nouwen, "Meditazioni sulla vita cristiana", Queriniana, Brescia 1998

mercoledì, marzo 04, 2009

La preghiera

Chi prega riceve grandi doni dalla preghiera,

prima ancora di ricevere quello che chiede.

La preghiera calma i turbamenti dell'anima,

assopisce la collera,

scaccia la gelosia,

spegne la cupidigia,

diminuisce e inaridisce

l'attaccamento ai beni di questa terra,

procura allo spirito una pace profonda.

Giovanni Crisostomo

martedì, marzo 03, 2009

Imparare a donare

Bisogna amarsi in casa,

spartire l'amore in casa

per imparare a donare agli altri.

E poi imparare a dare deve costare,

deve farci male perché valga!

La rinuncia a qualcosa che vogliamo avere...

questo è amore!

Madre Teresa di Calcutta

domenica, marzo 01, 2009

Calmati

Se senti vacillare la fede per la violenza della tempesta, calmati: Dio ti guarda.
Se ogni cosa che passa cade nel nulla, senza più ritornare, calmati: Dio rimane.
Se il tuo cuore è agitato e in preda alla tristezza, calmati: Dio perdona.
Se la morte ti spaventa, e temi il mistero e l'ombra del sonno notturno, calmati: Dio risveglia.
Dio ci ascolta, quando nulla ci risponde; è con noi, quando ci crediamo soli; ci ama, anche quando sembra che ci abbandoni.

S.Agostino