Solo Cristo - tra tutti i filosofi, i maghi, eccetera -
Vincent van Gogh, Lettera a Emile Bernard, n. 632, del 26 giugno 1888
affermava come principale certezza la vita eterna,
l'infinità del tempo, il nulla della morte,
la necessità e la ragion d'essere della serenità e della devozione.
Viveva serenamente, come un artista più grande di tutti gli artisti,
incurante dei marmi o dell'argilla e dei colori, lavorava nella carne.
Così questo artista sconosciuto, che difficilmente possiamo immaginare
con quell'ottuso strumento che sono i nostri moderni cervelli agitati e cattivi,
non ha fatto né statue, né dipinti, né libri:
egli afferma risolutamente di aver fatto uomini vivi e immortali.
Vincent van Gogh, Lettera a Emile Bernard, n. 632, del 26 giugno 1888
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