Accogliere l'invito al perdono vuol dire rendersi disponibili alle novità della vita e quindi realizzare quelle strutture anche sociali che sono necessarie perché, ad esempio, le prigioni non siano più le attuali case di pena, ma diventino un ambito in cui la misericordia si esprime come forza educatrice. La ricchezza maggiore che diffonde il perdono è suscitare qualità nuove in coloro che hanno compiuto il male. Questa è la redenzione. Carlo Molari
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