"La buona novella" (1970) cerca di raccontare l'uomo. Ho scritto quelle canzoni in pieno '68 e resto convinto che abbiano una carica rivoluzionaria. Ho voluto dire ai miei coetanei che le stesse nostre lotte le aveva sostenute Cristo, il più grande rivoluzionario della storia. Mi accusarono di essere anacronistico perché parlavo di Gesù nel mezzo della rivoluzione studentesca i cui obiettivi, per certi versi, non erano così lontani dal Vangelo: abolizione della classe sociale e dell'autoritarismo, creazione di un sistema egualitario. In più Lui ha combattuto per una libertà integrale, piena di perdono. Sì, perdono e non potere. Fabrizio De André, citato da Guido Harari in "Una goccia di splendore" (Milano, Rizzoli, 2022, pagine 420, euro 49)
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