La società ha trovato nella discriminazione il grande strumento sociale di morte che permette di uccidere le persone senza spargimento di sangue; i passaporti e i certificati di nascita, talvolta persino le dichiarazioni dei redditi, anziché essere documenti amministrativi, diventano mezzi di differenziazione sociale. A scrivere queste parole è, nel gennaio del 1943, Hannah Arendt in un breve ma densissimo articolo dal titolo We Refugees, apparso su «The Menorah Journal» e ora riproposto in versione italiana (Noi rifugiati, Torino, Einaudi, 2022, pagine 112, euro 12)
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