Non credo al diritto dei più forti, al linguaggio delle armi, alla potenza dei potenti.
Voglio credere ai diritti dell'uomo, alla mano aperta, alla potenza dei non-violenti.
Non credo alla razza o alla ricchezza, ai privilegi, all'ordine della forza e dell'ingiustizia: è un disordine.
Non credo di potermi disinteressare a ciò che accade lontano da qui.
Voglio credere che il mondo intero è la mia casa e il campo nel quale semino, e che tutti mietono ciò che hanno seminato.
Non credo di poter combattere altrove l'oppressione, se tollero l'ingiustizia qui.
Voglio credere che il diritto è uno, tanto qui che altrove, che non sono libero finche' un solo uomo è schiavo.
Non credo che la guerra e la fame siano inevitabili e la pace irraggiungibile.
Voglio credere all'azione semplice, all'amore a mani nude, alla pace sulla terra.
Non credo che ogni sofferenza sia vana.
Non credo che il sogno degli uomini resterà un sogno e che la morte sarà la fne.
Oso credere invece, sempre e nonostante tutto, all'uomo nuovo.
Oso credere al tuo sogno, o Dio, un cielo nuovo, una terra nuova dove abiterà la giustizia.
Dorothee Sölle – "Donne Chiesa Mondo", n°115, ottobre 2022
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