martedì, giugno 10, 2025

Imperialismo coloniale

Che cosa ne è oggi di questi Negri

che per cinquecento anni il mondo ha depredato?

In difesa della schiavitù e del mercato degli schiavi,

e per mettere in piedi l'industria capitalistica

e l'imperialismo coloniale,

l'Africa e i Negri sono stati considerati

quasi al di fuori dei confini dell'umanità.

Con l'avvento del pensiero moderno

hanno perduto la propria storia e la propria cultura.

Tutto quello che in Africa c'era di umano

è stato attribuito all'Europa e all'Asia.


Sono queste le parole che William Edward Burghardt Du Bois

— pioniere della sociologia negli Stati Uniti, attivista per i diritti delle comunità nere, romanziere e poeta —

scrive all'indomani della Seconda guerra mondiale, in un capitolo del suo libro "The World and Africa" (1946),

emblematicamente intitolato "The Rape of Africa".

Il capitolo è ora uno dei testi inclusi nel volume "Sulla linea del colore. Razza e democrazia negli Stati Uniti e nel mondo",

che, dopo la prima uscita nel 2010, viene ora meritoriamente riproposto dal Mulino a cura del filosofo politico Sandro Mezzadra (Bologna, 2025, pagine 464, euro 18).

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