La parola compagno e compagna apparteneva a tutti coloro che militavano per la giustizia sociale mentre oggi - pensate un po'! - la si usa solo come sostituti di marito e moglie, "regolari" o no non importa. Ho sentito La Pira chiamare «compagno» il comunista Bilenchi e Bilenchi il democristiano La Pira, e così persone di opposta visione e politicamente quasi nemiche come Lelio Basso e Ugo La Malfa. Era una parola che indicava una solidarietà di fondo, la scelta di campo primaria ed essenziale di stare dalla parte della giustizia sociale. Goffredo Fofi, "Compagno, una parola svilita dal benessere", Avvenire, 9 ottobre 2020
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