Come nasce questo blog? Da Claudio che invia regolarmente una e-mail ai suoi amici con brani acchiappati qua e la. Testi che aiutano a riflettere a farsi delle domande o a cercare delle risposte non banali, non conformiste, non retoriche. Al mio invito di raccoglierle in un blog, Claudio ha risposto più o meno...." se vuoi pensaci tu" E io ho raccolgo la sfida!
mercoledì, aprile 30, 2025
Diavoli
martedì, aprile 29, 2025
Pregiudizi
lunedì, aprile 28, 2025
domenica, aprile 27, 2025
devozioni
secondo le proprie tendenze
e la propria immaginazione.
Chi si consacra al digiuno,
penserà di essere devoto perché non mangia,
mentre ha il cuore pieno di rancore;
e mentre non se la sente
di bagnare la lingua nel vino
e neppure nell'acqua,
per amore della sobrietà,
non avrà alcuno scrupolo
nel tuffarla nel sangue del prossimo
con la maldicenza e la calunnia.
Un altro penserà di essere devoto
perché biascica tutto il giorno
una sfilza interminabile di preghiere;
e non darà peso alle parole cattive,
arroganti e ingiuriose che la sua lingua rifilerà,
per il resto della giornata, a domestici e vicini.
Qualche altro metterà mano volentieri al portafoglio
per fare l'elemosina ai poveri,
ma non riuscirà a cavare
un briciolo di dolcezza dal cuore
per perdonare i nemici;
ci sarà poi l'altro che perdonerà i nemici,
ma di pagare i debiti non gli passerà neanche per la testa;
ci vorrà il tribunale.
Tutta questa brava gente,
dall'opinione comune è considerata devota,
ma non lo è per niente.
San Francesco di Sales
sabato, aprile 26, 2025
venerdì, aprile 25, 2025
La Chiesa
giovedì, aprile 24, 2025
A un Uomo
che vive in me.
Un uomo che amava,
si commuoveva, piangeva,
invocava la pace,
rideva, baciava, abbracciava,
si emozionava ed emozionava,
spargeva calore.
L'amore della gente
di qualsiasi colore e ovunque
lo ringiovaniva.
L'ironia e lo spirito
lo rendevano saggio.
La sua umanità era contagiosa,
inteneriva anche le pietre.
Dalle malattie a guarirlo
era la sua fede sana
radicata nel cielo.
Edith Bruck
mercoledì, aprile 23, 2025
Fratello
Adesso che la cenere torna a prendere voce
e la Storia ricapitombola all'indietro
e nuovi faraoni sfidano puntando le stelle,
e adesso che le parole tornano a tagliare
i corpi come le terre in confini di grafite
e i mari in cimiteri senza nomi
da pregare,
e adesso Padre Francesco? Papa Fratello?
Quanti ne restano a vegliare le creature
per la sola grazia di amarle?
Ho paura per i miei figli.
Ho paura per tutti i figli.
Non ho Cristo fra i miei amici,
il tuo era il gregge dei volenterosi
di chi si amputa l'arma del giudizio
e accoglie e condivide e sorride,
perché il bene che si concede
è il pane dello spirito.
Padre Francesco, Papa Fratello,
l'ho già detto, ma è rigurgito d'animale.
Ho paura per i miei figli.
Ho paura per tutti i figli.
L'orizzonte muove ombre
affamate di profitto, di dominio
oltre ogni ragionevole,
e sperare, oggi, sperare,
è come ciglia di neonato
da osservare nel palmo della mano.
Sei nei cieli ora?
Ci guardi ancora?
Piangi per quello che siamo e non siamo?
Continui ad amarci, tenero uomo
di altri mondi, per come ci hai insegnato?
Daniele Mencarelli
martedì, aprile 22, 2025
Arrivederci amico mio
Tu sei nel mio cuore.
una predestinata separazione
un futuro incontro promette.
Arrivederci, amico mio,
senza strette di mano, senza parole,
non rattristarti e niente
malinconia sulle ciglia:
morire in questa vita non è nuovo,
ma più nuovo non è nemmeno vivere.
Sergej Esenin
lunedì, aprile 21, 2025
Abele e Caino
I fratelli sedettero in terra, accesero un fuoco e mangiarono.
Tacevano, come fa la gente stanca quando declina il giorno.
Nel cielo spuntava qualche stella, che non aveva ancora ricevuto il suo nome.
Jorge Luis Borges, citato da Papa Francesco in "Spera. L'autobiografia" (A cura di Carlo Musso, Mondadori, 400 pagine, 22 euro)
domenica, aprile 20, 2025
porta aperta
Missionari della Via
sabato, aprile 19, 2025
La madre
Elsa Morante
venerdì, aprile 18, 2025
La croce
La croce,
non sta a me staccarmene.
«Se tu sei il figlio di Dio»
diceva chi insultava Gesù crocifisso,
«scendi dunque dalla tua croce… ».
L'avrebbe potuto, se l'avesse voluto.
Ma niente potrà staccare noi, sue creature,
da quel patibolo su cui siamo nati,
che è cresciuto insieme al nostro corpo,
e si è allungato con le nostre membra.
Da giovani lo sentivamo appena;
ma il corpo si sviluppa, si fa pesante,
la carne si appesantisce e pesa sui chiodi.
Di quanto tempo abbiamo bisogno
per accorgerci che siamo nati crocifissi!
François Mauriac
giovedì, aprile 17, 2025
Cristianesimo e morale
c'è una sola via, la via di Dio all'uomo.
Così, la religione e la morale
possono diventare il nemico più pericoloso
della venuta di Dio all'uomo,
ossia della buona notizia cristiana;
quindi il messaggio cristiano è
fondamentalmente amorale e areligioso,
per quanto ciò possa suonare paradossale.
Etica, religione e Chiesa si dispongono
nella direzione dell'uomo a Dio,
ma Cristo parla solo ed esclusivamente
della direzione di Dio all'uomo,
non di una via umana a Dio,
ma della via di Dio all'uomo.
Per questo è fondamentalmente errato
cercare una morale nel cristianesimo.
Dietrich Bonhoeffer (conferenza dell'11.12.1928).
mercoledì, aprile 16, 2025
Ateo incoerente
martedì, aprile 15, 2025
Coscienza e reputazione
Charlie Chaplin
lunedì, aprile 14, 2025
ricerca
domenica, aprile 13, 2025
Solo Cristo
Vincent van Gogh, Lettera a Emile Bernard, n. 632, del 26 giugno 1888
sabato, aprile 12, 2025
per sempre
"Per sempre" noi ce lo dicevamo impunemente
Pupi Avati
venerdì, aprile 11, 2025
giovedì, aprile 10, 2025
Paura
mercoledì, aprile 09, 2025
Parole
Nel luglio 1938 si tenne a Berlino il congresso internazionale degli editori a cui partecipò anche lui.
https://www.missionaridellavia.net
martedì, aprile 08, 2025
Esilio
lunedì, aprile 07, 2025
Mai fermata
domenica, aprile 06, 2025
un Dio da pregare
Maria Mattei
sabato, aprile 05, 2025
giustizia
venerdì, aprile 04, 2025
megalomani
giovedì, aprile 03, 2025
regalo prezioso
mercoledì, aprile 02, 2025
domande
martedì, aprile 01, 2025
Lasciali
con lo stesso amore con cui ti hanno fatto crescere…
lasciali parlare
e raccontare ripetutamente storie
con la stessa pazienza e interesse
con cui hanno ascoltato le tue quando eri bambino…
lasciali vincere,
come tante volte loro ti hanno lasciato vincere…
lasciali godere dei loro amici,
delle chiacchiere con i loro nipoti…
lasciali godere vivendo tra gli oggetti
che li hanno accompagnati per molto tempo,
perché soffrono sentendo che gli strappi pezzi della loro vita…
lasciali sbagliare,
come tante volte ti sei sbagliato tu…
Lasciali vivere e cerca di renderli felici
nell'ultimo tratto del cammino che gli manca da percorrere,
allo stesso modo in cui loro
ti hanno dato la loro mano quando iniziavi il tuo.
Poesia attribuita a Pablo Neruda