Si condivide ciò che si ha e si è,
ma si condivide soprattutto
ciò che non si ha e non si è;
si condivide la propria pochezza,
il proprio limite, la propria ferita.
Si condividono la gioia, i propri talenti,
facendo così l'esperienza paradossale e miracolosa
della moltiplicazione.
Solo condividendo si moltiplica a favore di tutti.
La comunità si genera
(si desidera, si mette al mondo,
ce ne si prende cura, si trasforma)
nella condivisione.
Johnny Dotti - Mario Aldegani
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