Domani, primo agosto 2024, ci sveglieremo nella consapevolezza di aver esaurito le risorse rinnovabili che il pianeta poteva assicurarci per l'intero 2024. Nessuno di noi però inizierà un digiuno di cinque mesi per dare all'ecosistema il tempo di rigenerarsi; piuttosto continueremo nel nostro dissennato sovrasfruttamento delle risorse naturali, e nel nostro iperconsumo, generando danni irreparabili alla natura e alla qualità della vita sulla terra. Pierluigi Sassi, L'Osservatore Romano, 29 luglio 2024
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