Perdono a coloro che mi giustiziano perché non sanno quello che fanno e non pensano che l'uccidersi tra fratelli non produrrà mai la concordia. Giancarlo Puecher, la notte del 21 dicembre 1943, poco prima di essere fucilato dai fascisti a Erba, condannato a morte al termine di un processo farsa presieduto dal tenente colonnello Biagio Sallusti, scrisse queste righe.
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