lunedì, ottobre 31, 2022

Il visibile e l'infinito

Come potremmo conoscere la meta se non ci fosse un continuo salpare di cose che vediamo navigare nel tempo e nello spazio e che poi non vediamo più? Il visibile rende credibile l'Infinito. Ecco perché dobbiamo prendere sul serio ogni cosa finita, perché senza di esse non sapremmo
niente dell'eterno.
Alessandro Deho'

domenica, ottobre 30, 2022

Ascoltare chi non ha parole

Si ascolta con gli occhi. Si parte da lì. Guardando. Guardare chi si ha di fronte, e accogliere quello che ci sta dicendo, ancora prima che abbia aperto bocca. Ascoltare la sua figura, quello che ci dice il suo corpo. Perché i corpi parlano infinite lingue. Infine, ascoltare la sua voce. La voce è un suono di carne. E se la carne, o lo spirito, di chi ci sta parlando è schiacciato dal peso del dolore, quel suono ne risente, si incurva, spesso sprofonda, altre volte diventa sottile come la punta di un ago. E dice. Racconta. Rivela. O mente. Fugge. Ascoltare chi non ha parole, chi ne urla all'infinito, chi ce le dice odiandoci, piangendo, chi scappando via. Il dono, senza l'ascolto, non è che un dare per annullare, senza nulla aver dato veramente. Daniele Mencarelli, "L'Osservatore di Strada", n°3, ottobre 2022

sabato, ottobre 29, 2022

venerdì, ottobre 28, 2022

Alba

Non per caso

L'alba di un nuovo giorno

Inizia col grido del gallo

Che fin dai tempi antichi indica

Un tradimento.

Bertolt Brecht

giovedì, ottobre 27, 2022

Uomini ordinari

In ogni sterminio ci sono dei sadici, come d'altronde in ogni società. Sono piuttosto gli atti commessi dalla maggioranza non sadica di esecutori nazisti che dobbiamo sforzarci di spiegare, gli atti di quelle centinaia di migliaia di tedeschi ordinari che uccisero milioni di esseri umani. Liquidare loro come sadici, o peggio come mostri, impedisce a tutti noi di capire perché gli esseri umani rischiano di sprofondare — e a volte sprofondano — in simili abissi. Alex J. Kay, "L'impero della distruzione"

mercoledì, ottobre 26, 2022

martedì, ottobre 25, 2022

Umanizzazione delle cure

È paradossale parlare di umanizzazione delle cure perché la cura implica in sé una dimensione umana senza interrogativi, ma se nel tempo che stiamo vivendo parliamo di umanizzazione della cura è perché si sta affermando sempre più la cultura dell'indifferenza, della negazione dell'altro soprattutto quando l'altro è diverso e ci pone in un atteggiamento di marginalizzazione. Francesco Savino

lunedì, ottobre 24, 2022

domenica, ottobre 23, 2022

Non credo

Non credo al diritto dei più forti, al linguaggio delle armi, alla potenza dei potenti.

Voglio credere ai diritti dell'uomo, alla mano aperta, alla potenza dei non-violenti.

Non credo alla razza o alla ricchezza, ai privilegi, all'ordine della forza e dell'ingiustizia: è un disordine.

Non credo di potermi disinteressare a ciò che accade lontano da qui.

Voglio credere che il mondo intero è la mia casa e il campo nel quale semino, e che tutti mietono ciò che hanno seminato.

Non credo di poter combattere altrove l'oppressione, se tollero l'ingiustizia qui.

Voglio credere che il diritto è uno, tanto qui che altrove, che non sono libero finche' un solo uomo è schiavo.

Non credo che la guerra e la fame siano inevitabili e la pace irraggiungibile.

Voglio credere all'azione semplice, all'amore a mani nude, alla pace sulla terra.

Non credo che ogni sofferenza sia vana.

Non credo che il sogno degli uomini resterà un sogno e che la morte sarà la fne.

Oso credere invece, sempre e nonostante tutto, all'uomo nuovo.

Oso credere al tuo sogno, o Dio, un cielo nuovo, una terra nuova dove abiterà la giustizia.

Dorothee Sölle – "Donne Chiesa Mondo", n°115, ottobre 2022

sabato, ottobre 22, 2022

Affare di tutti

Il carcere non è fuori dalla società, il carcere non è fuori di noi, il carcere è una parte del corpo sociale, il carcere è affare di tutti.

"Senza sbarre. Storia di un carcere aperto" (Einaudi, 2022, pagine 136, euro 15) di Cosima Buccoliero, direttrice della Casa circondariale Lorusso e Cutugno di Torino

venerdì, ottobre 21, 2022

Maschere

Ogni falsità è una maschera, e per quanto la maschera sia ben fatta, si arriva sempre, con un po' di attenzione, a distinguerla dal volto. Alexandre Dumas

giovedì, ottobre 20, 2022

Sono nera di pelle

Sono nera di pelle tra i bianchi,

E sono orgogliosa,

Orgogliosa di razza, orgogliosa di pelle.

Sono povera e rotta,

Vestita di stracci, caduti dalla schiena dell'uomo

bianco,

Ma non credete che mi vergogni.

Le lance non poterono competere con le pistole

e noi fummo dominati,

Ma ci sono cose che non poterono saccheggiare

e distruggere.

Noi fummo conquistati, ma mai sottomessi,

Noi fummo costretti, ma mai servili.

Non pensate che io m'inchini come i bianchi

s'inchinano ai bianchi.

Io sono orgogliosa,

Sebbene umile, e povera, e senza casa…

Uguale a Cristo.

Oodgeroo Noonuccal – "Donne Chiesa Mondo", n°115, ottobre 2022

mercoledì, ottobre 19, 2022

martedì, ottobre 18, 2022

Il Führer vi dirà

Il Führer vi dirà: la guerra

durerà quattro settimane. Quando verrà l'autunno

sarete di ritorno. Ma

verrà l'autunno e se ne andrà, e voi

non sarete di ritorno.

L'imbianchino vi dirà: le macchine

provvederanno per noi. Pochissimi

dovranno morire. Ma voi

morirete a centinaia di migliaia, tanti

quanti morire non se n'è mai veduti.

Quando sentirò dire che siete al Capo Nord

e in India e nel Transvaal, saprò soltanto

dove bisognerà cercare le vostre tombe.

 Bertolt Brecht

 

lunedì, ottobre 17, 2022

Piantare alberi

Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso. Confucio

domenica, ottobre 16, 2022

Esisterà sempre un metodo

Non c'è nel mondo un ragazzo veramente cattivo, e se è nato "storto" esisterà sempre un metodo — legittimo, edificante e salutare — atto a "raddrizzarlo". Filosofia di vita che ispira il racconto di Dore Schary ed Eleanore Griffin dal quale è stato tratto il celebre film La città dei ragazzi (1938)

sabato, ottobre 15, 2022

Preghiera

. Fatemi fuggire

da questo paese strano,
ve ne prego con le mani
giunte, fatemi
andare lontano.
.  Dove la gente parla
in modo buono e sereno,
dove nessuno mente,
dove nessuno trema.
.  In Islanda, forse,
o dove comincia il Polo,
il freddo terribile rende
gli uomini sereni e buoni.
.  Dove c'è il sole non posso,
non me la sento di stare,
e dove c'è folla non voglio,
non posso più abitare.
.  Tutte queste macchine atroci,
queste parole di minaccia,
queste scene di beffa,
questi patiboli in piazza.
.  L'uno a vedere come
muore l'altro. Dante vide
queste cose settecento
anni fa.
.  Era profeta, o grande
cronista del Futuro?

 

Anna Maria Ortese

venerdì, ottobre 14, 2022

giovedì, ottobre 13, 2022

Tra l'inferno e la ragione

Noi riassumeremo il nostro pensiero in una sola frase: la civiltà meccanica è appena giunta al suo ultimo grado di barbarie. Dovremo scegliere, in un futuro più o meno prossimo, tra il suicidio collettivo e l'impiego intelligente delle conquiste scientifiche. Davanti alle prospettive terrificanti che si aprono all'umanità, ci accorgiamo ancora di più che la pace è la sola battaglia che meriti di essere combattuta. Non è più una supplica ma un ordine che deve salire dai popoli ai governi, l'ordine di decidere definitivamente tra l'inferno e la ragione. Albert Camus, 8 agosto 1945, due giorni dopo lo sgancio di "Little Boy" su Hiroshima (6 agosto 1945), e un giorno prima che "Fat Man" distruggesse Nagasaki (9 agosto 1945)

mercoledì, ottobre 12, 2022

Solo tre cose

Alla fine solo tre cose contano: quanto hai amato, come gentilmente hai vissuto e con quanta grazia hai lasciato andare cose non destinate a te.  Buddha

martedì, ottobre 11, 2022

Terra che parla, terra che cammina

Come scriveva Anna Maria Ortese la terra è un corpo celeste: noi lo abitiamo e siamo fatti di lei. Per gli indiani d'America, noi siamo terra che parla, terra che cammina. Il nome stesso di Adamo nella Bibbia viene dalla terra, la Adamà. Più che vedere oltre penso sia decisivo vedere l'adesso, e forse questo fa la poesia. Mariangela Gualtieri – "Donne Chiesa Mondo", n°115, ottobre 2022

lunedì, ottobre 10, 2022

Promuovere la pace nel mondo

Cosa puoi fare per promuovere la pace nel mondo? Vai a casa e ama la tua famiglia. Madre Teresa Di Calcutta

domenica, ottobre 09, 2022

Africa

Sentivo di avere un debito da regolare, accumulato da cinquecento anni, da quando gli europei hanno cominciato a circumnavigare il continente nero, stringendolo nella stretta mortale dei loro interessi. Io ne ero l'erede, facevo parte di questo sistema. Volevo sdoganarmi, diventare povera come i poveri d'Africa e, così, annullare il debito. Ero al colmo della gioia. Vivendo fra loro, vivendo come loro, avrei fatto quel che dovevo fare, saldare il conto. Le cose si misero subito male. Ero fra loro, ma in una casa di mattoni e cemento; erano attorno a me, ma io mangiavo tre volte al giorno. La differenza che mi inquietava in Italia era, ora, quotidianamente sotto i miei occhi. Temevo di uscire, di sentirmi rinfacciare differenza e ingiustizia. Finalmente, un giorno andai da Maria, una nostra vicina vedova, nella sua piccola e fragile abitazione. Come mi vide da lontano, lanciò un grido di gioia. Chiamò un nipotino e lo mandò a cercare uno sgabello comodo, a un altro diede i soldi per comprarmi una bibita. Mi fece sentire la felicità e l'onore che le dava la mia visita. Uscii strabiliata. Mama Maria mi insegnò che la vita non si gioca sulla pretesa di giustizia ma sulla misericordia. Teresina Caffi, missionaria di Maria saveriana


sabato, ottobre 08, 2022

Perché ci sia pace

Perché ci sia pace nel mondo, è necessario che le nazioni vivano in pace.
Perché ci sia pace fra le nazioni, le città non devono battersi le une con le altre.
Perché ci sia pace fra le città, i vicini devono andare d'accordo.
Perché ci sia pace fra i vicini, è indispensabile che nelle case regni l'armonia.
Perché nelle case ci sia pace, bisogna trovarla nel proprio cuore.

Lao Tse

venerdì, ottobre 07, 2022

Mi contraddico?

Mi contraddico? Certo che mi contraddico! Sono grande, contengo moltitudini.  Walt Whitman

mercoledì, ottobre 05, 2022

Strumento di morte

La società ha trovato nella discriminazione il grande strumento sociale di morte che permette di uccidere le persone senza spargimento di sangue; i passaporti e i certificati di nascita, talvolta persino le dichiarazioni dei redditi, anziché essere documenti amministrativi, diventano mezzi di differenziazione sociale. A scrivere queste parole è, nel gennaio del 1943, Hannah Arendt in un breve ma densissimo articolo dal titolo We Refugees, apparso su «The Menorah Journal» e ora riproposto in versione italiana (Noi rifugiati, Torino, Einaudi, 2022, pagine 112, euro 12)

martedì, ottobre 04, 2022

Dio ti ringrazierà

Continua a tormentarmi una grande domanda, che in realtà è l'espressione di un vuoto: il gioco vale davvero la candela? Vale la pena combattere? Non bisognerebbe semplicemente prendere ciò che la vita ha da offrire e basta? Probabilmente dietro c'è una domanda ancora più banale: chi ti ringrazierà per aver lottato o, senza mezzi termini, a chi importerà? A Dio, senza dubbio, e queste parole che sgorgano improvvise dalla mia piccola stilografica mi riempiono di umile forza. Forse queste parole – Dio ti ringrazierà – saranno la mia salvezza.

 "Etty Hillesum. Il coraggio della scrittura" di Annalisa Consolo (edizioni Ares, pagine 160, euro 15,00).

lunedì, ottobre 03, 2022

Nuova economia

Una nuova economia chi può pensarla? Chi sta più male. Perché ne vede da vicino le distorsioni, le paga sulla sua pelle. Chi sta bene non si rende conto; non per cattiveria, semplicemente è troppo abituato allo status quo per pensare ad altre alternative possibili. Padre Marco Asselle, vice economo provinciale dell'Ordine dei frati minori

domenica, ottobre 02, 2022

Negarsi sempre

Mi sembra che l'anima più libera sia quella che più dimentica sé stessa; se mi si domandasse il segreto della felicità, direi che sta nel non tener conto di sé, nel negarsi sempre. Ecco un buon modo per far morire l'orgoglio: prenderlo per fame! Elisabetta della Trinità

sabato, ottobre 01, 2022

Valori diversi

Non mangiano abbastanza, non si lavano, puzzano e poi li vedi tutti e venti solfeggiare incantati Beethoven davanti a una macchina di loro invenzione che svolge uno spartito sotto i loro occhi mentre il grammofono suona. E si sente che lì tutti i valori sono diversi dai nostri.

Alice Weiss, mamma di don Milani in "Storie di madri" di  Stefania Di Pasquale,  (Società editrice fiorentina)