È una malattia che serpeggia in tutto il Novecento. Di qualcosa si parla, di qualcosa non si parla. Una cosa è all'ordine del giorno, è su tutti i giornali, si ripete, si approfondisce, un'altra cosa a lato è taciuta, per pregiudiziali ideologiche o politiche. E questa è una malattia, e come tale è pericolosa. Antonia Arslan, «Gli armeni: dal genocidio alla speranza»
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