Se devo pensare a come sarà il giudizio mi viene in mente... un abbraccio. Il Signore mi stringerà e mi dirà: "Qui sei stato fedele, qui non molto; ma vieni, facciamo festa perché sei arrivato". Egli perdonerà gli sbagli che ho commesso — ne sono sicuro — perché ha un «difetto»; Dio è «difettoso», «zoppica»: non può non perdonare. È la «malattia» della misericordia. [...] A me piace pensare così. Io non penso al giudizio universale come a un bilancio. Papa Francesco, "Io credo, noi crediamo", Rizzoli, 208 pp. 16 €
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