Di corsa, inseguendo sé stessi,
la propria figura smarrita,
pensandosi in fondo lasciati
soltanto un poco più indietro.
E andando lanciati in avanti
metro su metro, in questo
spreco di sé nel mondo fuggendo,
intanto mutando in gara infinita
- intravista e perduta – la vita.
Paolo Ruffilli, "Le cose del mondo", Mondadori, 2020
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