Un giorno Paolo VI si rivolse al suo amico Giuseppe Prezzolini per avere un consiglio sui modi migliori per entrare in dialogo con i lontani e per rendere credibile la Chiesa ai suoi contemporanei. Lo scrittore toscano gli rispose: “Santità, non c’è che un mezzo. Gli uomini di Chiesa devono essere soprattutto buoni e mirare a uno scopo soltanto: creare degli uomini buoni. Di gente intelligente il mondo è pieno, quel che ci manca è la gente buona. Formarla è il compito della Chiesa: per attirare nuovamente gli uomini al Vangelo, tutto il resto è secondario”.
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