Come si fa a parlare di spiritualità in un mondo pieno di rumore e di chiasso; quando le nostre giornate sono dominate dalla fretta, dalla confusione, quando siamo continuamente sollecitati dalla responsabilità che ci domanda di agire; quando gli impegni incombono e sembra che il tempo non ci basti neanche per le cose che siamo abituati a considerare "necessarie"? Dobbiamo rassegnarci a pensare che la spiritualità è fatta per i monaci?
P. Bignardi
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