Oltre al bene grande e minaccioso,
esiste la bontà di tutti i giorni.
La bontà della vecchia
che porta un pezzo di pane a un prigioniero,
la bontà del soldato
che fa be
re dalla sua borraccia un nemico ferito,
la bontà della gioventù
che ha pietà della vecchiaia,
la bontà del contadino
che nasconde un vecchio ebreo nel fienile.
È la bontà dell'uomo per l'altro uomo,
una bontà senza testimoni, piccola, senza grandi teorie.
La bontà illogica, potremmo chiamarla.
In quest'epoca tremenda, un'epoca di follie
commesse nel nome della gloria di Stati e nazioni
o del bene universale,
in quest'epoca di terrore e follia insensata,
la bontà spicciola,
granello radioattivo sbriciolato nella vita,
non è scomparsa.
Vasilij Semënovič Grossman, "Vita e destino"
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