I nazisti erano persone normali che sognavano e speravano come tutti e che si trasformarono progressivamente in assassini di massa, dissociandosi da crimini che non percepivano come tali. In questo consiste l'orrore. La questione non è come sia stato possibile che persone comuni abbiano potuto agire così, ma il fatto che tutti noi siamo molto simili a loro. Ciascuno di noi può diventare un carnefice, vittime e persecutori si assomigliano in modo sconcertante. Jonathan Glazer, regista de "La zona d'interesse", film premiato con il Grand Prix a Cannes
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