Il quotidiano, con la sua semplice sacralità, ricomincia. E gli occhi, e la mente, e il cuore si rimettono i vestiti ordinari. Lentamente le luminarie del Natale andranno spegnendosi e ci rimarrà la normalità: nel cielo il sole di giorno e le stelle con la luna di notte, sulla terra noi... la gratitudine si inchini fino ai nostri piedi, da lì si ricominci a dire il più piccolo dei grazie a questa vita che ci è donata, ad ogni passo che faremo, al balzo in avanti leggero tanto al pesante passo da formica che ci toccherà fare, sapendo per certo che il naufragio peggiore è quello di chi non ha nemmeno lasciato il porto. Fra Giorgio Boriati
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