«Occhio per occhio e dente per dente». È la legge del taglione, comune nell'antichità come limitazione della vendetta selvaggia del più forte e ristabilimento di una certa parità. Si suppone il male, e si cerca di contenerlo con il terrore di una pena corrispondente, o addirittura maggiore. A noi sembra una forma di giustizia arretrata; ma se guardiamo come è trattato un ladro di polli e uno che ha rubato miliardi, vediamo bene che, per certi aspetti, è ancor oggi avveniristica! Silvano Fausti
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