sabato, dicembre 24, 2011

Buon Natale

Buon Natale, amico mio: non avere paura.
La speranza è stata seminata in te. Un giorno fiorirà. Anzi, uno stelo è già fiorito. E se ti guardi attorno, puoi vedere che anche nel cuore del tuo fratello, gelido come il tuo, è spuntato un ramoscello turgido di attese.
E in tutto il mondo, sopra la coltre di ghiaccio, si sono rizzati arboscelli carichi di gemme. E una foresta di speranze che sfida i venti densi di tempeste, e, pur incurvandosi ancora, resiste sotto le bufere portatrici di morte.
Non avere paura, amico mio.
Il Natale ti porta un lieto annunzio: Dio è sceso su questo mondo disperato. E sai che nome ha preso? Emmanuele, che vuol dire: Dio con noi.
Coraggio, verrà un giorno in cui le tue nevi si scioglieranno, le tue bufere si placheranno, e una primavera senza tramonto regnerà nel tuo giardino, dove Dio, nel pomeriggio, verrà a passeggiare con te.

Don Tonino Bello


venerdì, dicembre 23, 2011

giovedì, dicembre 22, 2011

mercoledì, dicembre 21, 2011

Natale

Onorerò il Natale nel mio cuore e cercherò di tenerlo con me tutto l'anno. Dickens

sabato, dicembre 17, 2011

Economia

L'economia dipende dagli economisti quanto il tempo dipende dai meteorologi. Kaufmann

 

 

Natale

Non vi è nulla di più triste che svegliarsi la mattina di Natale e scoprire di non essere bambino. Erma Bombeck


giovedì, dicembre 15, 2011

martedì, dicembre 13, 2011

martedì, dicembre 06, 2011

Interrogarsi

non conduce una vita umana chi non si interroga su di sé. platone "Apologia di socrate"

lunedì, dicembre 05, 2011

venerdì, dicembre 02, 2011

Il quotidiano

Ognuno brucia la propria vita nella ricerca del futuro, nella noia del presente. Ma colui che riesce ad usare per sé ogni ora del suo tempo, che gestisce ogni giorno come fosse una vita intera, nè desidera il futuro né lo teme. Seneca, nella traduzione di Valerio Diotto

lunedì, novembre 28, 2011

Gli altri

Spesso ci aspettiamo dagli altri più di quanto noi stessi siamo disposti a dare… dobbiamo imparare a valutare gli uomini più per quello che soffrono che per quello che fanno o non fanno.   Dietrich Bonhoeffer

giovedì, novembre 24, 2011

Comunità

Una comunità (un gruppo) funziona bene quando sfrutta tutte le risorse dei propri membri e quindi fa sì che ognuno sia sollecitato a dare il meglio di sé. Ognuno ha bisogno che gli altri abbiano bisogno di lui. Erikson

martedì, novembre 22, 2011

lunedì, novembre 21, 2011

Ipocrisia

Non c'è nome dietro il quale si nasconde tanta ipocrisia come il nome di Dio.   Henri De Lubac

venerdì, novembre 18, 2011

Buone maniere

Siate gentili con le persone che incontrate salendo, perché tornerete ad incontrarle scendendo. Wilson Mizner

mercoledì, novembre 16, 2011

O Dio mandaci dei matti

O Dio, mandaci dei matti,

di quelli che siano capaci di esporsi,

di quelli che siano capaci

di scordarsi di loro stessi,

di quelli che sappiano amare 

con opere  e non con parole,

di quelli che siano totalmente a disposizione del prossimo.

 

A noi mancano matti, o Signore,

mancano temerari, appassionati,

persone capaci di saltare nel vuoto insicuro,

sconosciuto e ogni giorno più profondo della povertà;

di quelli che sono capaci di guidare la gente

senza il desiderio di utilizzarla come sgabello per salire loro;

di quelli che non utilizzano il prossimo per i loro fini.

 

Ci mancano questi matti, o mio Dio !

Matti nel presente,

innamorati di una vita semplice,

liberatori del povero,

amanti della pace,

liberi da compromessi,

decisi a non tradire mai,

disprezzando le proprie comodità

o la propria vita,

totalmente decisi per l'abnegazione,

capaci di accettare tutti i tipi di incarichi,

di andare in qualsiasi luogo per ubbidienza,

e nel medesimo tempo liberi, obbedienti,

spontanei e tenaci, allegri, dolci e forti.

 

DACCI  QUESTO  TIPO  DI  MATTI, O MIO SIGNORE. !!!

 

Louis Joseph Lebret

 

martedì, novembre 15, 2011

Amare

Amare Cristo senza amare i fratelli sarebbe come baciarlo in fronte pestandogli i piedi.  S. Agostino: comm. a Gv 10,8

lunedì, novembre 14, 2011

Dio Padre

Io temo di quelli che credono solo in Dio! Mentre godo di tutti coloro che credono in Dio Padre!.

P. David M. Turoldo

lunedì, novembre 07, 2011

Progresso

Il vero progresso tende alla promozione di tutti gli uomini e di tutto l'uomo.

Se non è di tutto l'uomo e di tutti gli uomini, lo sviluppo non è sviluppo.   Paolo VI

sabato, novembre 05, 2011

venerdì, novembre 04, 2011

In memoria di Irena Sendler

Poco tempo fa è venuta a mancare una signora di 98 anni di nome Irena.
Durante la seconda guerra mondiale, Irena, ha ottenuto il permesso di lavorare nel ghetto di Varsavia, come idraulica specialista.
Aveva un "ulteriore motivo".
Era al corrente dei piani che i nazisti avevano per gli ebrei (essendo tedesca).
Irena portò in salvo migliaia di neonati nascondendoli nel fondo della sua cassetta degli attrezzi che portava nel retro del suo camion. 
I bambini più grandi li nascondeva in un sacco di iuta ...
Teneva anche un cane nel retro del camion, che aveva addestrato ad abbaiare quando i soldati nazisti 
entravano e uscivano dal ghetto.
I soldati, naturalmente, temevano il cane e il suo latrato copriva il pianto dei bambini.
Durante tutto questo tempo, è riuscita a salvare 2500 tra bambini e neonati.
Fu catturata, e i nazisti le ruppero entrambe le gambe e le braccia picchiandola selvaggiamente.
Irena tenne un registro dei nomi di tutti i ragazzi che clandestinamente aveva portato fuori dai confini 
e lo teneva in un barattolo di vetro, sepolto sotto un albero nel suo cortile.
Dopo la guerra, cercò di rintracciare tutti i genitori che potessero essere sopravvissuti per riunire le famiglie.
La maggior parte di loro erano stati gasati. Irena ha continuato a prendersi cura di questi ragazzi, mettendoli in case famiglia 
o trovando loro famiglie affidatarie o adottive.
L'anno scorso Irena è stata proposta per il Premio Nobel della Pace.
Non è stata nominata. 

giovedì, novembre 03, 2011

Eredità

Ciò che hai ereditato dai tuoi padri devi conquistarlo di nuovo per possederlo veramente.   Goethe

mercoledì, novembre 02, 2011

Deboli

Ogni comunità cristiana deve sapere che non solo i deboli hanno bisogno dei forti, ma anche i forti non possono fare a meno dei deboli. L'esclusione dei deboli è la morte della comunità!  Dietrich Bonhoeffer


martedì, novembre 01, 2011

Muri

Non c'è muro abbastanza alto da fermare la disperazione... Solo facendo cadere i nostri muri, lentamente, con assoluta gradualità, coniugando sempre, costantemente accoglienza e legalità fermeremo le nostre paure... Con i muri crescerà solo la solitudine, il male oscuro del secolo, e nelle case e nei cuori purtroppo farà sempre più freddo.  G.M.Ricciardi - Nuovo Progetto Sermig

 

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venerdì, ottobre 28, 2011

La miseria

Ciò che prova una persona in balia della povertà è il sentimento dell' "essere di troppo". Ecco il primo segno della povertà, il più profondo, il più intimo e il più distruttivo... La miseria giudica il mondo... La miseria è un attentato alla pace! Abbé Pierre

 

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venerdì, ottobre 21, 2011

Sto per sposarmi, ci vogliamo bene ma ho paura!!!

Paura di che? Perché sposarti ti fa paura? Bene, le ragioni possono essere diverse, ma facciamo un'ipotesi molto probabile: che sia la paura del per sempre. Angelo Scola, cardinale di Milano, in un suo articoletto, interessante fin dal titolo, Per sempre o finché dura? (Messaggero di S.Antonio, 4/3/2011), dice così: «Non c'è nessuno al mondo che non desideri essere definitivamente amato per poter, a sua volta, amare definitivamente. La misura con cui il Creatore ha "tarato" il cuore dell'uomo è infatti l'infinito». Vuol dire che l'attesa del per sempre è dentro, è originaria, e invece il finché dura è una riduzione dell'umano. Cioè, non è vero che la persona sia fatta per volare basso e che per questo abbia paura davanti al "di più". No, la persona è fatta per il per sempre, e per questo non è felice davanti al "di meno".  Gabriella Tripani - "Se vuoi" n°5/2011 pag.9

martedì, ottobre 18, 2011

La Legge

Puah!... Sei davvero un illuso se credi che quelle leggi che noi abbiamo sempre violato ci possano improvvisamente servire da scudo.  "Tex Willer" n° 35, pag.80

lunedì, ottobre 10, 2011

Un sorriso

La grandezza delle piccole cose come le domande di un bambino, l'efficacia dei gesti più semplici come la carezza del nonno sulle guance del nipote, la misteriosa sproporzione della goccia che cade nell'oceano che vive di innumerevoli gocce, l'intensità di un breve attimo che assapora l'eterno come lo sguardo della donna che ha preso il tuo cuore. Anche la pace è il coraggio di un semplice inizio. Da "SEGNIDIPACE" riflessioni frutto del confronto con gli studenti degli Istituti Superiori di Bergamo e provincia su alcuni temi riguardanti la pace

giovedì, ottobre 06, 2011

Sempre insieme

Facciamoci santi, così dopo essere stati insieme sulla terra, staremo sempre insieme in paradiso. Pensieri di padre Pio

mercoledì, ottobre 05, 2011

Costruzione - creazione

Tutta la differenza tra costruzione e creazione è esattamente questa: una cosa costruita si può amare solo dopo che è stata costruita, ma una cosa creata si ama prima di farla esistere.  Gilbert K. Chesterton (1874-1936) nella prefazione al romanzo Il circolo Pickwick

martedì, ottobre 04, 2011

Aprire gli occhi

Illusioni: di questo ancora viviamo e di questo ancora riempiamo notizie e informazioni. E tutto perché non guardiamo con attenzione o perché il nostro vedere è distorto dall'interesse oppure perché semplicemente non vogliamo guardare, così chiusi nella nostra cieca indifferenza. Non ci rimane che aprire gli occhi e smascherare l'inganno che si nasconde dietro ciò che ci appare ovvio e normale. Da "SEGNIDIPACE" riflessioni frutto del confronto con gli studenti degli Istituti Superiori di Bergamo e provincia su alcuni temi riguardanti la pace

venerdì, settembre 30, 2011

Guai a quelli

- che, in piatti raffinati, assaporano la dolcezza dello zucchero, ma non sanno percepire l'amarezza dell'haitiano che ne ha tagliato la canna;
- che ammirano la bellezza dei grandi edifici, ma non odono il grido degli uomini mal pagati che fuoriesce dalle pietre;
- che percorrono su automobili di lusso, i nuovi viali della città, ma non fanno caso alle famiglie sfrattate come rifiuti;
- che sfoggiano vestiti eleganti, ma non si preoccupano delle mani che hanno raccolto il cotone...
...perché hanno sulla vita lo sguardo superficiale del turista e non penetrano oltre la facciata con lo sguardo del profeta!
Benjamin Gonzales Buelta sacerdote gesuita

giovedì, settembre 29, 2011

Guai a quelli

- che vedono nel povero solo una mano che mendica, e non la dignità che cerca giustizia;
- che vedono nei numerosi bambini di strada una piaga, e non una speranza per tutti che va custodita;
- che sentono nel grido dei poveri, confusione e pericolo, e non odono la protesta di Dio contro i potenti;
- che ammirano solo ciò che è bello, sano e forte, e non accolgono la grandezza dei piccoli...
...perché non potranno godere la salvezza che viene da Gesù incarnato nell'umiltà!

Benjamin Gonzales Buelta sacerdote gesuita

mercoledì, settembre 28, 2011

Paura d'amare

Temere l'amore è temere la vita.

E chi teme la vita è già morto per tre quarti.

Bertrand Russell

martedì, settembre 27, 2011

Quando ami

Quando ami,

non dire:

"Ho Dio nel cuore",

ma

"Sono nel cuore di Dio"

E non pensare

di poter dirigere

i passi

dell'amore,

perché l'amore,

se ti ritiene

degno,

dirigerà i tuoi passi.

il profeta

lunedì, settembre 26, 2011

Tutti vi dicono

Tutti vi dicono: «Tenetevi cari i vostri amici, perché altrimenti potrete rimanere soli!» Ma io vi dico: «Fatevi sempre nuovi amici, così tanti non saranno più soli!»
Tutti vi dicono: «State attenti ai compagni cattivi, perché vi possono creare fastidi!» Ma io vi dico: «Createvi dei fastidi per i compagni cattivi. Il bene deve essere diffuso».
Tutti vi dicono: «Mettetevi insieme a quelli bravi, a quelli intelligenti, a quelli educati». Ma io vi dico: «State vicino a quelli più in difficoltà, ai più timidi, ai più poveri, a quelli presi in giro da tutti».
Tutti vi dicono: «Non andate con chi non conoscete». Ma io vi dico: «Fate che nessuno sia per voi uno sconosciuto». Solo così ci sarà più gioia.
    Tonino Lasconi

venerdì, settembre 23, 2011

Fiducia e serenità

Credo che dobbiamo amare Dio e avere fiducia in lui nella nostra vita e nel bene che ci dà, in una maniera tale che quando arriva il momento, ma veramente solo allora, andiamo a lui ugualmente con amore, fiducia e gioia. Ma, per dirla chiaramente, che un uomo nelle braccia di sua moglie può avere nostalgia dell'aldilà, è, a dir poco, una mancanza di gusto e comunque non è la volontà di Dio. Dobbiamo amare e trovare Dio precisamente in ciò che egli ci dà; se a Dio piace farci provare una travolgente felicità terrena non bisogna essere più pii di lui e guastare questa felicità con idee tracotanti e pretese provocatorie e con una fantasia religiosa incontrollata incapace di accontentarsi di ciò che Dio dà. Dio non farà mancare, a chi lo trova e lo ringrazia nella propria felicità terrena, i momenti in cui gli sarà ricordato che tutte le cose terrene sono qualcosa di provvisorio, e che è bene abituare il proprio cuore all'eternità, né infine mancheranno i momenti in cui potremo dire con sincerità: "Vorrei essere nella mia casa...". Ma tutto questo ha il suo tempo, e ciò che conta è tenere il passo con Dio, e non volerlo sempre precedere né d'altra parte stare indietro di qualche passo. È un atteggiamento tracotante voler avere tutto in una volta, la felicità terrena e la croce e la Gerusalemme celeste, nella quale non c'è né uomo né donna.  Dietrich Bonhoeffer

mercoledì, settembre 21, 2011

Aprire gli occhi

Ognuno dovrà rendere conto a Dio di tutte le cose buone viste nella vita e non godute. Dal Talmud palestinese

martedì, settembre 20, 2011

Menzogna e Verità

Menzogna e Verità sono i primi abitanti della terra. Verità è il fratello maggiore, ma siccome Menzogna è il più dotato, è lui che regge il mondo.

Proverbio del Ruanda

giovedì, settembre 15, 2011

Consigli di bellezza

Per avere labbra attraenti, pronuncia parole gentili.
Per avere uno sguardo amorevole, cerca il lato buono delle persone.
Per avere un aspetto magro, condividi il tuo cibo con l'affamato.
Per avere capelli bellissimi, lascia che un bimbo li attraversi con le proprie dita una volta al giorno.
Ricorda, se mai avrai bisogno di una mano, le troverai alla fine di entrambe le tue braccia. Quando diventerai anziana, scoprirai di avere due mani, una per aiutare te stessa, la seconda per aiutare gli altri.
La bellezza di una donna aumenta con il passare degli anni.
La bellezza di una donna non risiede nell'estetica, ma la vera bellezza in una donna è riflessa nella propria anima. È la preoccupazione di donare con amore, la passione che essa mostra.

Audrey Hepburn

martedì, settembre 13, 2011

Chi è il mio nemico?

Se guardo negli occhi di questo uomo, se ne ascolto i pensieri, se non stravolgo le sue parole, se non nascondo il suo dolore e se guardo le sue lacrime, chi è il mio nemico? Se rileggo la sua storia, se comprendo la sua rabbia, chi è il mio nemico? Se riconosco i legittimi desideri di questo uomo, di qualunque uomo e donna che ho davanti, chi è il mio nemico? Se per un attimo mi fermo, se solo per un attimo mi rendo uomo e non bestia, se per un attimo mi vedo uomo, dov'è il mio nemico? Da "SEGNIDIPACE" riflessioni frutto del confronto con gli studenti degli Istituti Superiori di Bergamo e provincia su alcuni temi riguardanti la pace

 

domenica, settembre 11, 2011

Questione di dignità

Siamo così convinti che la nostra vita dipende dalla morte del nostro nemico? Siamo così convinti che dobbiamo uccidere per vivere? «Però dobbiamo difenderci dall'ingiusta aggressione e dall'odio: la morte dell'altro è per la nostra vita» si risponde. Ma la morte dell'altro, anche se nostro nemico, non è forse un po' la nostra morte e una ferita mortale per la dignità del nostro vivere? Da "SEGNIDIPACE" riflessioni frutto del confronto con gli studenti degli Istituti Superiori di Bergamo e provincia su alcuni temi riguardanti la pace


giovedì, settembre 08, 2011

Divieto assoluto

È vietato fare la guerra. Dire «no» alla guerra è la più sconfinata e radicale delle rivoluzioni. Non stiamo pensando al divieto dell'uso, del commercio e della produzione delle armi. Stiamo pensando all'obbligo di cercare altre strade, percorsi e soluzioni; all'obbligo di ripensare la logica che regge il mondo e i rapporti tra i popoli e le nazioni. Significa ripensare di nuovo il mondo e ribaltarlo. Da "SEGNIDIPACE" riflessioni frutto del confronto con gli studenti degli Istituti Superiori di Bergamo e provincia su alcuni temi riguardanti la pace

 

mercoledì, settembre 07, 2011

Il linguaggio

Le trappole del linguaggio sono meno innocenti di quanto sembri, e chi ha l'astuzia di appropriarsi del valore simbolico delle parole ha in mano un potere enorme. Smascherare queste appropriazioni indebite mi sembra un compito culturale di prim'ordine. Achille Rossi, "Il mito del mercato"

martedì, settembre 06, 2011

Vigilare

Dobbiamo sempre vigilare per essere pronti a chiamare con il loro nome ciò che riteniamo buono e ciò che non lo è. Annelise Grobély, "Il tempo delle parole sottovoce"

lunedì, settembre 05, 2011

Schiavi

Sono schiavi quelli che temono di parlare

per il caduto e per il debole;

sono schiavi quelli che non scelgono

odio, scherno ed oltraggio

piuttosto che indietreggiare in silenzio

dalle verità che necessariamente devono accettare;

sono schiavi quelli che non osano essere

dalla parte giusta solo con due o tre.

James Russell Lowell

sabato, settembre 03, 2011

Pecore

Da nulla bisogna guardarsi meglio che dal seguire, come fanno le pecore, il gregge che ci cammina davanti, dirigendoci non dove si deve andare, ma dove tutti vanno. E niente ci tira addosso i mali peggiori come l'andar dietro alle chiacchiere della gente, convinti che le cose accettate per generale consenso siano le migliori e che, dal momento che gli esempi che abbiamo sono molti, sia meglio vivere non secondo ragione, ma per imitazione.   Lucio Anneo Seneca, I secolo d.C.

domenica, agosto 28, 2011

Domande di vita e di senso

Vediamo senza vedere, udiamo senza ascoltare, ci muoviamo senza riflettere! Si accettano slogan, modi di dire, comportamenti, credendo magari di essere nell'onda del tempo, mentre invece si è succubi, schiavi del tempo e immersi nella distrazione, nella dissipazione, come si vivessimo in una specie di sonno generale... Quasi nell'incapacità di porsi fondamentali domande di vita e di senso... di confrontare ciò che si fa e si dice con le ragioni più profonde. É importante quindi ogni tanto fermarsi e rimettere continuamente a fuoco la nostra vita di fede.   Rolando Palazzeschi

venerdì, agosto 26, 2011

Per star meglio

Chi è tormentato in ogni momento dalla tristezza, dalla disperazione o da un'altra sofferenza interiore in cui c'è un verme che gli strazia la coscienza, si afferri prima di tutto alla consolazione della parola di Dio, poi mangi e beva, cerchi la compagnia e la conversazione di persone pie e di cristiani: starà meglio. Martin Lutero, "La passione di Dio"

martedì, agosto 09, 2011

Tiepido

Così parla l'Amen, il Testimone fedele e verace, il Principio della creazione di Dio: Conosco le tue opere: tu non sei né freddo né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo! Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca. Apocalisse 3, 14-16

 

 

 

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lunedì, agosto 01, 2011

mercoledì, luglio 13, 2011

Essere vivo

Essere vivo

richiede uno sforzo

di gran lunga maggiore

del semplice fatto di respirare

Pablo Neruda

martedì, luglio 12, 2011

Chi guida?

Chi sta guidando la macchina della tua vita?

Sei proprio tu o altri si alternano al volante e ti stanno conducendo dove non pensi e non vuoi? Beppe Roggia

lunedì, luglio 11, 2011

Soltanto tu

Se un uomo viene a chiederti aiuto e assistenza, non dirgli "Abbi fede in Dio". Fa' come se Dio non esistesse e come se  sulla terra, ci fossi soltanto tu a poterlo aiutare".  Rabbi Moshe Lev di Sasov

sabato, luglio 09, 2011

La carità

La carità è un assoluto e non può essere mai abbandonata di fronte a risultati deludenti. Pier Giordano Cabra

venerdì, luglio 08, 2011

Cammino

Il cammino di ogni vita è fiancheggiato da persone. Non è un cammino nel deserto. È un cammino fra esseri umani e lo si percorre ignorando il più delle volte le loro ricchezze nascoste. A volte, grazie a Dio, si coglie un frutto inatteso. E si sa, sempre grazie a Dio, di essere colti a nostra volta da più di una persona, anche sconosciuta. Fino al giorno in cui sarà Dio a cogliere il suo fiore prima che esso non sfiorisca troppo. Abbé Pierre (Henri Grouès) - "Testamento"

giovedì, luglio 07, 2011

Il dono

Un dono esiste solamente quando è in "comunione" col donatore. Qualsiasi dono esistente al di fuori della relazione con la persona che lo offre perde il suo significato; può continuare ad esistere come una cosa, ma non è più un dono. Ioannis Ziziulas (teologo greco-ortodosso), "Abitare insieme la terra"

mercoledì, luglio 06, 2011

Senza fiducia...

La storia dell'umanità è la storia della fiducia; senza fiducia gli uomini non avrebbero mai costruito nulla, né case né dighe né sentieri né piramidi... perché non ci si impegna a costruire qualcosa, all'infuori di fortezze e di trincee, se non ci si fida di nessuno. Senza la fiducia gli uomini non avrebbero mai piantato un albero. Giuseppe Colombero

martedì, luglio 05, 2011

Preghiera di un ateo

Uno sconosciuto è il mio amico
uno sconosciuto che io non conosco.
Uno sconosciuto lontano lontano.
Per lui il mio cuore è pieno di nostalgia.
Perché egli non è presso di me.
Perché egli forse non esiste affatto?
Chi sei tu che colmi il mio cuore della tua assenza?
Che colmi tutta la terra con la tua assenza?

Par Lagerkvist

 

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venerdì, luglio 01, 2011

Nave in tempesta

Non si deve abbandonare la nave in mezzo alle tempeste solo perché non si possono estinguere i venti: si deve operare, invece, nel modo più adatto per cercare di rendere se non altro minore quel male che non si è in grado di volgere al bene. Tommaso Moro, da "Utopia" -1516

mercoledì, giugno 29, 2011

Povertà e Carità

La povertà è un valore solo se è scelta, altrimenti diventa miseria. E a una persona che vive la miseria non puoi permetterti di dire che la povertà è una virtù. Oggi ai poveri, soprattutto ai ragazzi, non puoi dare abiti usati: devi dare i soldi per comprare abiti nuovi. E cerchi di educarli a ragionare su come usano i soldi. Il modo di vivere la povertà oggi è soprattutto l'umiltà. Umiltà viene da humus, terra, è la capacità di restare agganciati alla realtà. E per noi francescani la realtà è sempre buona, nonostante tutto. Quindi la povertà oggi è la capacità di lodare Dio nonostante tutto. La carità resta un buon modo per entrare in contatto con il fratello, per condividere. Però ci sono tante forme nuove di condivisione: tentare di costruire città con meno barriere individuali e più spazi di socialità e aggregazione; guardare all'altra sponda del Mediterraneo con maggiore apertura; tentare di costruire ponti tra pubblico e privato, senza fare convegni e teorie, ma nel silenzio delle opere quotidiane. La nostra povertà è uno strumento, non un fine: Francesco insegna a non giudicare nessuno, a non guardare con disprezzo chi vive nel lusso. La nostra tradizione è quella della riconciliazione. Padre Giampiero Gambaro, cappuccino, da un'intervista a"Vita"

lunedì, giugno 27, 2011

La scienza

La scienza, di questo e non altro è capace, può scoprire la composizione e la struttura dell'opera di Dio. E quest'opera può anche imitarla e talvolta perfino perturbarne sconsideratamente l'armonia, con pericolo per la sopravvivenza stessa dell'umanità. Ma la sua essenza, il segreto della creazione della vita, solo Dio li conosce. Amadou Hampaté Bà, "Gesù visto da un musulmano" - Bollati Boringhieri, 2000

 

giovedì, giugno 23, 2011

Comprenderci

Il grande compito della nostra vita è comprenderci a vicenda. Quando parlo con qualcuno e mi accorgo che non mi capisce, me ne resto in silenzio e l'ascolto a lungo. Se mai mi riuscirà di capirlo, saprò perché lui non ha capito me.  Tierno Bokar

martedì, giugno 21, 2011

domenica, giugno 19, 2011

Pazzia

Abba Antonio disse:

«Viene un tempo in cui gli uomini impazziranno e, vedendo uno che non è pazzo, lo assaliranno dicendogli: "Sei pazzo!", per il solo fatto che non è come loro».

Detti editi e inediti dei padri del deserto - Qiqajon 2002 (Monastero di Bose)


 

lunedì, giugno 13, 2011

Ripartire ogni girono

Sii come quelle navi che non hanno mai finito di ripartire di nuovo ogni giorno. Sempre pronte a spiegare le loro ali giganti poiché hanno il cuore grande come l'oceano. Jaques Brel

lunedì, giugno 06, 2011

Analisi

«Non cambia nulla: i poveri? Traditi»

Intervista a Oscar Rodriguez Maradiaga

 

«Obama? Una delusione. La guerra in Libia? Si stanno commettendo gli stessi errori dell'lrak». Il cardinale Oscar Rodriguez Maradiaga, arcivescovo di Tegucigalpa (Honduras), presidente della Caritas internazionale ed ex osservatore della Santa Sede al Fondo monetario internazionale e alla Banca mondiale, parla della crisi e delle rivolte arabe. «Il mondo non ha imparato nulla dalla lezione di Angelo Roncalli, della Mater et magistra e della Pacem in terris».
Dopo 50 anni, nessun miglioramento?

«Quante guerre abbiamo intrapreso? Quanti poveri abbiamo salvato dalla morte? I numeri sono tutti contro di noi. E non ci sono solo le differenze nell'accumulo della ricchezza e nella distribuzione delle risorse. Oggi sono spaventosamente squilibrate anche le opportunità tra i popoli».
La crisi non ha innovato politiche e idee?

«No. La globalizzazione non ha portato vantaggi e la crisi non ci ha fatto riflettere. Oggi il mondo è tornato a praticare la speculazione finanziaria e lo fa con la stessa frenesia di prima. È una speculazione senza limiti, coinvolge cibo e acqua, beni primari che dovrebbero essere difesi dalle autorità internazionali. La lezione di Giovanni XXIII, Paolo VI e Giovanni Paolo Il non è stata accolta. Preferiamo scommettere sulla precarietà, che riempie le tasche di pochi».
Cosa manca, eminenza?
«Un progetto politico mondiale per lo sviluppo, che i Pontefici chiedono da 50 anni. Basta prendere le encicliche.
È già tutto scritto. Benedetto XVI lo ha spiegato nella Caritas in ventate, riproponendo la stupenda analisi della Populorum progressio di Paolo VI».
E chi lo porrebbe fare?
«Qui sta il punto. Mancano leader. Nella maggior parte dei Paesi non si può votare per il migliore, ma per il meno peggio. Si costruiscono politiche alla luce del "si salvi chi può". E di solito si salvano i ricchi».
E Barack Obama?
«Per me è un fallimento. Ha proposto visioni interessanti, ma non è riuscito a costruire alcuna politica alternativa».
Qualche esempio?
«Il narcotraffico. In campagna elettorale era uno dei temi principali. Ma poi è diventato solo un problema di sicurezza interna. Oggi nell'America centromeridionale assistiamo alla vittoria della narcopolitica. Il Messico è controllato dai cartelli della droga, il narcotraffico orienta molte economie e sposta capitali enormi. Ma la questione è sparita dall'agenda del mondo e del Governo americano. La stessa cosa vale per l'immigrazione. L'unica preoccupazione è proteggere le frontiere e lasciare interi popoli alla deriva».
Obama non s'è meritato il Nobel per la pace?

«Tutti speravamo che quel Nobel preventivo inducesse la Casa Bianca a cambiare molte sue politiche. Non è stato così. Secondo me, comunque, quel Nobel è stato un errore: non dimentichiamo che gli Usa hanno iniziato due guerre in questo primo scorcio del terzo Millennio. E sono passati solo 11 anni».
Adesso si
combatte in Libia e le tensioni percorrono il mondo arabo...
«Le piazze arabe pongono questioni serie. È una svolta epocale, come fu quella del '68. Quando chi non ha voce decide di riprendersela, quando chi non ha libertà decide che è il bene più importante, non si può stare a guardare. Siamo stati tutti presi alla sprovvista, ma non possiamo evitare di aiutare chi chiede libertà e democrazia».
L'Occidente sembra temere le rivolte per paura del fondamentalismo islamico...
«L'Occidente ha paura, è inutile negarlo. E tende a imporre la propria democrazia, che non è l'unica. Invece occorrono pazienza e dialogo. Per quanto riguarda il fondamentalismo islamico, non credo che ci siano rischi. Nelle piazze arabe ci sono giovani che vogliono costruire società libere e democratiche. Nessuna repressione li fermerà. E se l'Occidente non si libera dalla paura dell'islam, il risultato sarà il suo indebolimento».
Chi rischia di più?
«L'Europa. Se le paure di un'invasione islamica non vengono superate, se non si cambiano le politiche che tendono solo a respingere, l'Europa diventerà un soggetto debole».
Dove siamo arrivati?
«A un punto motto rischioso. Ogni Paese europeo si occupa ormai solo del proprio ristretto orizzonte. E questo è un pericolo».
Vale anche per la Libia, dove si spara?
«Sì. In ordine sparso si è costituita una coalizione dei "volonterosi", che non è assolutamente una coalizione. Ognuno ha i suoi interessi, ma nessuno lo ammette. Gli Stati Uniti hanno avuto buon gioco a coordinare tutta la faccenda, anche perché sanno fare le guerre. Il problema è il "dopo", argomento che nessun Paese, e soprattutto gli Usa, mettono in agenda prima di iniziare un conflitto. La Libia è un Paese difficile e complesso; il problema non è Gheddafi, che ha già perso, ma quello che verrà. Se l'Occidente "volonteroso" imporrà in Libia la propria democrazia, sarà un disastro come in Irak».
La scomparsa di Osama Bin Laden può avere risvolti positivi?
«Il terrorismo internazionale non sparisce con la morte di Osama e ha cause molto più complesse che la follia di un uomo solo».
Cosa bisogna fare per migliorare i rapporti internazionali?
«Riformare finalmente le Nazioni Unite. Oggi l'Onu sembra che esista soltanto per far pressione sui Governi per approvare leggi sull'aborto o sui matrimoni gay. Lo stesso impegno non lo vedo contro il narcotraffico, la povertà, gli obiettivi del Millennio, che sono spariti da qualsiasi discussione. Il Consiglio di sicurezza non è il Governo mondiale, anche se approva "guerre umanitarie", come per la Libia. Va riformato, abolendo il diritto di veto esercitato solo quando accade qualcosa che non conviene a uno o più dei cinque Paesi membri permanenti. Che, però, non sono i padroni del mondo».
Alberto Bobbio  - Famiglia Cristiana n° 22, 29 maggio 2011

 

 

venerdì, giugno 03, 2011

mercoledì, giugno 01, 2011

Ritirata

Ebbero duri combattimenti in ritirata e appresero che questo si chiamava "l'indisturbato sganciamento dal nemico". In un'esplosione di mine persero tre quarti della compagnia.  Ernst Wiechert - "Ognuno - Storia d'un senza nome", Frassinelli, 1941

martedì, maggio 31, 2011

Dio c'è, Dio non c'è

L'umanità è irrazionale. Anticamente, vedendo le stelle, diceva: Dio c'è. Ora che è sulle stelle esclama: Dio non c'è. Enrico Medi

lunedì, maggio 30, 2011

La casa

L'educazione che lascia tracce più profonde è sempre quella della casa. Io ho dimenticato molto di ciò che ho letto sui libri; ma ricordo ancora benissimo tutto quello che ho appreso dai miei genitori e dagli anziani che ho incontrato nella mia vita.  Giovanni XXIII, "Mamma"

giovedì, maggio 26, 2011

Successione

... le generazioni passano via; altre ne succedono, così che i giovani subentrino al posto degli antenati.    Canto dell'arpista, testo egizio del 2000 a.C.

martedì, maggio 24, 2011

I giusti

Cristo non chiama i benefattori né amorevoli né caritatevoli. Li chiama i "giusti". Il Vangelo non fa alcuna distinzione fra l'amore del prossimo e la giustizia. Simone Weil - AD 104

venerdì, maggio 20, 2011

Umiltà

L'umiltà è l'unica forma lecita di amore di sé. Lode a Dio, compassione per le creature, per se stessi umiltà. Tutte le virtù senza umiltà sono finite. Solo l'umiltà le rende infinite.  Simone Weil - Q IV 125

giovedì, maggio 19, 2011

Libero arbitrio

Scrivo con le mani legate, ma preferisco questa condizione al sapere incatenata la mia volontà. Non sono il carcere, le catene e nemmeno una condanna che possono far perdere la fede a qualcuno o privarlo della libertà […]. Perché Dio avrebbe dato  a ciascuno di noi la ragione ed il libero arbitrio se bastava soltanto ubbidire ciecamente?  Franz Jägerstätter - Dal testamento, Berlino, luglio 1943

martedì, maggio 17, 2011

Imperialismo

Un sistema di sfruttamento che non si presenta solo nella forma brutale di coloro che con dei cannoni vengono ad occupare un territorio, ma più spesso si manifesta in forme più sottili, un prestito, un aiuto alimentare, un ricatto. Noi stiamo combattendo il sistema che consente ad un pugno di uomini sulla terra di dirigere tutta l'umanità. Thomas Sankara

lunedì, maggio 16, 2011

Il fuoco dell'Amore di Dio

Non è dal modo in cui un uomo parla di Dio, ma dal modo in cui parla delle cose terrestri, che si può meglio discernere se la sua anima ha soggiornato nel fuoco dell'amore di Dio. … Così pure, la prova che un bambino sa fare una divisione non sta nel ripetere la regola; sta nel fatto che fa le divisioni.  Simone Weil - Q IV 182-183

venerdì, maggio 13, 2011

Messaggio ai giovani

Più sento avvicinarsi la fine della mia vita, più sento la necessità di ripetervi: è amando che noi salveremo l'umanità.

E di ripetervi: la più grande disgrazia che vi possa capitare è quella di non essere utili a nessuno, e che la vostra vita non serva a niente.

Amarsi o scomparire.

Ma non è sufficiente inneggiare a: "la pace, la pace", perché la Pace cessi di disertare la terra.

Occorre agire. A forza di amore. A colpi di amore.

I pacifisti con il manganello sono dei falsi combattenti. Tentando di conquistare, disertano. Il Cristo ha ripudiato la violenza, accettando la Croce.

Allontanatevi dai mascalzoni dell'intelligenza, come dai venditori di fumo: vi condurranno su strade senza fiori e che terminano nel nulla.

Diffidate di queste "tecniche divinizzate" che già San Paolo denunciava.

Sappiate distinguere ciò che serve da ciò che sottomette.

Rinunciate alle parole che sono tanto più vuote quanto sonore.

Non guarirete il mondo con dei punti esclamativi.

Ciò che occorre è liberarlo da certi "progressi" e dalle loro malattie, dal denaro e dalla sua maledizione.

Allontanatevi da coloro per i quali tutto si risolve, si spiega e si apprezza in rapporto ai biglietti di banca.

Anche se sono intelligenti essi sono i più stupidi di tutti gli uomini.

Non si fa un trampolino con una cassaforte.

Bisognerà che dominiate il potere del denaro, altrimenti quasi nulla di umano è possibile, ma con il quale tutto marcisce.

Esso, Corruttore, diventi Servitore.

Siate ricchi della felicità degli altri.

Rimanete voi stessi. E non un altro. Non importa chi. Fuggite le facili vigliaccherie dell'anonimato.

Ogni essere umano ha un suo destino. Realizzate il vostro, con gli occhi aperti, esigenti e leali.

Niente diminuisce mai la dimensione dell'uomo. Se vi manca qualcosa nella vita è perché non avete guardato abbastanza in alto.

Tutti simili? No.

Ma tutti uguali e tutti insieme!

Allora sarete degli uomini. Degli uomini liberi.

Ma attenzione!

La libertà non è una cameriera tuttofare che si può sfruttare impunemente. Né un paravento sbalorditivo dietro il quale si gonfiano fetide ambizioni.

La libertà è il patrimonio comune di tutta l'Umanità. Chi è incapace di trasmetterla agli altri è indegno di possederla.

Non trasformate il vostro cuore in un ripostiglio; diventerebbe presto una pattumiera.

Lavorate. Una delle disgrazie del nostro tempo è che si considera il lavoro come una maledizione. Mentre è redenzione.

Meritate la felicità di amare il vostro dovere.

E poi, credete nella bontà, nell'umile e sublime bontà.

Nel cuore di ogni uomo ci sono tesori d'amore.

Spetta a voi, scoprirli.

La sola verità è amarsi.

Amarsi gli uni con gli altri, amarsi tutti. Non a orari fissi, ma per tutta la vita.

Amare la povera gente, amare le persone infelici (che molto spesso sono dei poveri esseri), amare lo sconosciuto, amare il prossimo che è ai margini della società, amare lo straniero che vive vicino a voi.

Amare.

Voi pacificherete gli uomini solamente arricchendo il loro cuore.

Raoul Follerau

martedì, maggio 10, 2011

Guardare il cielo

Osservate più spesso le stelle. Quando avrete un peso nell'animo, guardate le stelle o l'azzurro del cielo. Quando vi sentirete tristi, quando vi offenderanno, quando qualcosa non vi riuscirà, quando la tempesta si scatenerà nel vostro animo, uscite all'aria aperta e intrattenetevi da soli col cielo. Allora la vostra anima troverà la quiete. Pavel Florenskij  - "Non dimenticatemi"

lunedì, maggio 09, 2011

Due orecchie e una bocca

Come diceva un monaco del deserto egiziano: Dio ci ha dato due orecchie e una bocca. Per capire infatti è più importante ascoltare che parlare. E questo vale sia per capire Dio che per capire gli uomini. Immaginate se avessimo due bocche e un orecchio!    don Andrea Santoro

 

sabato, maggio 07, 2011

venerdì, maggio 06, 2011

Giustizia fraterna

Ho un solo alleato: la Giustizia fraterna quale il Vangelo la presenta, ciò significa: lavoro per chi ne manca, casa per chi ne è privo, assistenza per chi ne necessita, libertà spirituale e politica per tutti…". Giorgio La Pira

giovedì, maggio 05, 2011

L'arte del vivere

La vita vola via come un sogno e non riesci a far nulla prima che ti sfugga l'istante della sua pienezza. Per questo è fondamentale apprendere l'arte del vivere, tra tutte la più ardua ed essenziale: colmare ogni istante di un contenuto sostanziale nella consapevolezza che esso non si ripeterà mai più come tale.   Pavel Florenskij  - "Non dimenticatemi"

lunedì, maggio 02, 2011

L'approssimazione

Essere e non apparire, costruire una disposizione d'animo chiara e trasparente... coltivare con attenzione e in modo disinteressato il pensiero... Non fate le cose in maniera confusa, non fate nulla in modo approssimativo, senza persuasione, senza provare gusto per quello che state facendo. Ricordate che nell'approssimazione si può perdere la propria vita.  Pavel Florenskij  - "Non dimenticatemi"

mercoledì, aprile 27, 2011

Se non credi al tuo Dio

Non essere superbo, tu uomo ricco,

anche tu morirai,

cessa l'ingiusta lotta di classe,

poiché anche il figlio di Dio non era ricco sulla terra.

Ah, quanto sono colmi di dolore spesso i nostri giorni

nella nostra breve vita,

sulla quale viaggiamo tutti in modo diverso,

finché un giorno il treno deraglierà.

Ora chiedo a te, uomo superbo,

se la ricchezza personale ti basta,

finché Dio ti dona la salute

e nessun dolore t'opprime.

Salute ed intelligenza sarebbero altrimenti il dono più bello,

ed anche essere bello ed avere denaro è giusto

se si possiedono queste doti.

Ma tutti i bei doni

non ti portano la felicità sperata,

quando nel cuore ti manca l'amore,

perché anch'esso è un capolavoro.

Ma anche pace e amore non durano a lungo,

se non credi al tuo Dio

e a nessuna eternità.

Franz Jägerstätter - 3 ottobre 1932

martedì, aprile 26, 2011

Ai giovani

Una cosa vorrei dirvi.

È una cosa speciale per coloro

che sono sensibili alle cose belle.

Abbiate un sogno.

Abbiate un bel sogno.

Seguite soltanto un sogno.

Il sogno di tutta la vita.

La vita che è un sogno è lieta.

Una vita che segue un sogno

si rinnova di giorno in giorno.

Sia il vostro un sogno che miri a rendere liete

non soltanto tutte le persone,

ma anche i loro discendenti.

E' bello sognare di rendere felice tutta l'umanità.

Non è impossibile…

 

Padre Ezechiele Ramin

giovedì, aprile 21, 2011

Una goccia

Vorrei aggiungere che i piccoli, i senza voce, quelli che non contano nulla agli occhi del mondo, ma tanto agli occhi di Dio, i suoi prediletti, hanno bisogno di noi, e noi dobbiamo essere con loro e per loro e non importa nulla se la nostra azione è come una goccia d'acqua nell'oceano.
Gesù Cristo non ha mai parlato di risultati. Lui ha parlato solo di amarci, di lavarci i piedi gli uni gli altri, di perdonarci sempre.       Annalena Tonelli

Una goccia

Vorrei aggiungere che i piccoli, i senza voce, quelli che non contano nulla agli occhi del mondo, ma tanto agli occhi di Dio, i suoi prediletti, hanno bisogno di noi, e noi dobbiamo essere con loro e per loro e non importa nulla se la nostra azione è come una goccia d'acqua nell'oceano.
Gesù Cristo non ha mai parlato di risultati. Lui ha parlato solo di amarci, di lavarci i piedi gli uni gli altri, di perdonarci sempre.       Annalena Tonelli

mercoledì, aprile 20, 2011

Povertà

"Presenza profetica della storia", fonte di ricchezza interiore, fondata sulla libertà da se stessi, di attenzione all'essenziale, capace quindi di cogliere una priorità di valori. E' in nome della povertà intesa come libertà che gli uomini rinunciano a possedere e diventano capaci di convivenza fraterna.  David Maria Turoldo (1916 – 1992)

martedì, aprile 19, 2011

Incarnazione

Passione per l'uomo che si manifesta nella necessità della "relazione" per poter incontrare l'altro, il suo quotidiano, la sua storia. In forza di essa deve essere possibile il superamento di ogni divisione e differenza.   David Maria Turoldo (1916 – 1992)

lunedì, aprile 18, 2011

Lo scopo della vita

La realizzazione della propria umanità: questo è il solo scopo della vita che siamo chiamati ad essere, questa umanità di Dio, che è, appunto, il sogno di Dio. Ecco. Magari fosse possibile dire: sono arrivato! Ma non sono arrivato mai. E il progresso, il benessere, l'"essere bene" non sta nei possedimenti o nei libri o nelle cariche; sta in questa umanità realizzata giorno per giorno. E anzi se un giorno va male non scoraggiarsi perché la faremo andare bene oggi. Questa è la ragione della vita, tanto più la ragione del credere e del pregare. David Maria Turoldo (1916 – 1992)

giovedì, aprile 14, 2011

Ascoltare

Ascoltare è spogliarci dei problemi personali, dimenticare l'orologio, non preoccuparsi delle risposte e delle soluzioni da dare. Se non ci svestiamo dei nostri problemi personali, corriamo il rischio di coinvolgerci in modo non corretto nella difficoltà dell'altro. Finisce che è il nostro problema a sovrastare l'latro.  Centro Caritas Diocesana di Torino

mercoledì, aprile 13, 2011

lunedì, aprile 11, 2011

Vivere insieme

Abbiamo tutti un immenso bisogno di imparare a vivere insieme come diversi, rispettandoci, non distruggendoci a vicenda, non ghettizzandoci, non disprezzandoci e neanche soltanto tollerandoci, perché sarebbe troppo poco la tolleranza. Ma nemmeno – direi – tentando subito la conversione, perché questa parola in certe situazioni e popoli suscita muri invalicabili. Piuttosto "fermentandoci" a vicenda in maniera che ciascuno sia portato a raggiungere più profondamente la propria autenticità, la propria verità di fronte al mistero di Dio.      Omelia del Cardinale Carlo Maria Martini per il xxv anniversario di episcopato, solennità dell'Ascensione Milano-Duomo, 8 maggio 2005