Come aveva preconizzato negli anni Settanta Pierpaolo Pasolini, il consumismo, molto più del fascismo e del comunismo,
è entrato nell'anima della nostra gente, svuotandola di tutta l'eredità classica e cristiana.
La Chiesa ha grandemente sottovalutato questo processo,
in nome dell'imbroglio dello spirito cristiano del capitalismo.
Ha avuto paura della Modernità delle idee,
ma ha accolto a braccia aperte la Modernità delle merci.
Insieme a Dio, la grande vittima sacrificale della religione del consumismo
è infatti la comunità, è la trasformazione della persona nell'individuo consumatore,
che più è solo e isolato più consuma per sostituire le relazioni umane mancanti con le merci.
E così, sta eliminando la pre-condizioni di ogni esperienza religiosa,
soprattutto nella Chiesa cattolica: la comunità.
Un cattolicesimo senza comunità è un ossimoro, teologico e pragmatico.
Luigino Bruni, Avvenire, 24 giugno 2024
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