domenica, giugno 30, 2024

Fratellanza armata

Si è tenuta nei giorni scorsi a Villepinte, banlieue di Parigi, la Quarta internazionale del vero Concilio ecumenico, il venticinquesimo salone mondiale degli armamenti. Dunque c'è ancora un evento che affratella, che cancella le differenze, che rende tutti eguali perché vale solo l'eccellenza del prodotto e l'appetito del business. E dove, verrebbe da aggiungere, si respira l'agostiniana "naturalezza del Male", ma non con angoscia, semmai allegramente con l'Utile e la partita doppia. Pensavate che una mostra di macchinari omicidi fosse un luogo inameno, cruccioso, drammatico? Per nulla. Il mercato delle armi non conosce frontiere, sanzioni, divieti, ideologie, tentennamenti, rimorsi. Perché il Male, soprattutto di questi tempi, vende benissimo. E in fondo la Morte non rende tutti eguali? Il centro di gravità del pianeta si è spostato negli arsenali. Si annunciano acquisti di armi come un tempo si celebravano i successi dello Stato Sociale. Paesi stringati dalla fame accorrono al bazar del carro armato e del drone infallibile. Di fronte al Riarmo in Europa, Destra e Sinistra si miscelano finalmente omologati, come all'epoca del Kaiser e di Poincaré... Il salone era vietato ai minori di anni sedici, come una volta i film leggermente osé. Ma che errore grossolano questa censura anagrafica! Le scolaresche bisognava portare qui, intruppate, dalle scuole elementari al "baccalaureat''. Che si istruiscano, in questa decoratività bellicista e un po' fanfarona, su cosa muove davvero il terzo millennio. E si preparino all'evo che li aspetta, non un mondo declamatorio in tela e cartapesta ma quello di una età del ferro planetaria. Domenico Quirico, La Stampa, 21 giugno 2024 - Citato da http://gruppifamiglia.wordpress.com


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