"AdDio", "A-Dieu", "A-Diós". Anche in congedi provvisori spesso è evocato e invocato Dio. Solo pochi esempi di un fenomeno linguisticamente molto diffuso in tutto il mondo: "Dio ti benedica", "God bless you"; così pure nel probabilmente più diffuso congedo: "Go o dbye" e le sue abbreviazioni "Bye bye", "Bye", derivanti dall'inglese antico e medio "God by ye": "Dio sia con te". Così pure nella lingua moore del popolo Mõose, in Burkina Faso: "Wnd na maneg f sore": "Dio benedica la tua strada". Dio è ricordato anche in alcuni saluti iniziali; solo un paio di esempi: il gaelico "Dia Dut", "Dio sia con te" o il tedesco "Grüß Gott", "Dio ti benedica, Dio ti saluti". Insomma, sembra che quanto avviene durante i saluti sia così gravido di senso che è bene coinvolgere Dio. Ovvero è gravido di senso perché, sotto copertura, Dio ne è già coinvolto? Giovanni Cesare Pagazzi
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