Voi che siete partite, sentendo la saudade di chi
è rimasto, saudade avevate
Voi che siete partite con valigie piene di sogni e speranze
Voi che avete lottato contro la bestia feroce chiamata
integrazione
Voi che durante il giorno il lavoro occupava i vostri
pensieri
Voi che nelle notti tristi e solitarie avevate il viso
bagnato di lacrime che i vostri occhi non riuscivano
a trattenere
Voi che la saudade stringeva il cuore, soffocava la gola,
rendeva rauca la voce
La saudade era così grande che non passava notte
che non sognaste la vostra famiglia lontana,
il popolo delle Isole color caramello bagnate dalla
brillantezza, del sole
Voi che avete imparato che l'importante non è
come cadiamo, ma come ci rialziamo
Sappiate che non dovete invidiare le donne risparmiate
da miseria, sacrifici e difficoltà
Voi avete vissuto, loro sono solo esistite
Poesia di Vivi Martins, inviata, in occasione della celebrazione dei sessant'anni dell'arrivo delle prime capoverdiane in Italia, da una delle ragazze che ha lavorato per diversi anni nella Penisola prima di trasferirsi a Parigi con le due figlie. La traduzione dal portoghese è di Alicia Lopes Araújo. Da L'Osservatore Romano, 11 aprile 2023