L'uovo di legno, un oggetto un tempo di uso comune, ma oggi quasi sconosciuto ai più, che serviva a rammendare i calzini. Quell'uovo, ereditato dalla nonna e in un primo tempo scambiato per un oggetto quasi magico, mi chiedeva di essere un monito affinché diventassi finalmente capace di rammendare i buchi della mia vita. Così ho fatto. Ho imparato a raccogliere i punti smagliati, a unire i lembi di uno strappo.
Da "L'uovo di legno", di Luisa Stagni, racconto contenuto in "Arripizzari. Tessitrici di storie" a cura di Alma D'Addario (le Commari, pagine 177, euro 18,00)
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