Conosco alcune suore che sono splendide donne. Non imitano nessuno, men che meno gli uomini, pensano con la loro testa, non hanno paura del contatto umano né di dire la loro, anche se nei consessi ecclesiali capita che non possano esprimere il loro voto. Stanno dritte in piedi, guardano lontano e amano, amano con un cuore di donna consacrato, donato per sempre al loro Amore, un dono di sé che le rende libere di stare senza paura in un mondo di uomini. Libere di non trovare la morale a tutti i costi. Libere di non convertirti entro i prossimi dieci minuti. Auguro a mia figlia di incontrarne qualcuna sulla sua strada, prima o poi. Alberto Porro, "Come sopravvivere alla Chiesa cattolica e non perdere la fede", Bompiani
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