Non ho odiato i miei persecutori quando ero una bambina, non li odio adesso che ho più di 80 anni. Se dovessi vivere pensando a odio e vendetta, farei danno a me stessa e alla mia anima, sarei malata perché l'odio ucciderebbe anche me come ha ucciso quegli uomini che hanno seminato morte. Lidia Maksymowicz, internata a tre anni nel lager di Birkenau, uno dei campi di Auschwitz con il numero 70072
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