La fede cristiana dismette il suo carattere tragico, quando si trasforma in religione borghese, pantofolaia, devozionistica, vagamente (ma non religiosamente) consolatoria. Il cristianesimo borghese promette il benessere all'improbabile credente, con la pretesa di evangelizzare quanti cercano e forse trovano nel fitness o nella movida il loro star-bene. Il cristianesimo tragico, con la sua radicalità (non fondamentalista), interpella e offre un orizzonte di senso alle tragedie storiche di ogni tempo e di ogni latitudine. Giuseppe Lorizio - "Avvenire" – 29 agosto 2020
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